Sab
05
Lug
2014
La collega stronza
Non la sopporto più, da quando è stata assunta a tempo indeterminato ed è diventata per tutte le questioni più delicate la segretaria del capo, ha cominciato a trattarmi di merda e come me altri colleghi.
Il bello è che questa ragazzina che venderebbe sua madre per fare carriera fa la finta amica di tutti, per poi ricoprirti di critiche con gli altri appena volti le spalle...dalla sua migliore amica (che pensa ovviamente di esserlo, senza sapere che appena si gira la critica) a me e agli altri. Avete presente quelle stronze che non perdono occasione per infilare alla presenza del capo ogni sorta di frecciatina per dimostrare che sei tu che sbagli e non lei?
E prima di essere assunta almeno era simpatica. A pochi mesi dal contratto ha iniziato a fare l'arrogante con tutti.
Questa ragazzetta decide oggi della vita e della morte di tutti, compresi noi miseri stagisti sottopagati. Fa pesare qualsiasi stronzata e non perde occasione per umiliarmi alla presenza degli altri. E io devo subire, perché so che altrimenti 10 minuti dopo sono convocato da un capo che non comprende la realtà perché ha le fette di salame sugli occhi.
In realtà, cara "amica", la più grande sfigata sei tu. Sei solo un'insoddisfatta che vive solo di ambizioni del cazzo tipo comandare su tre stagisti, forse perchè non hai niente di meglio da progettare nel resto della tua vita. Non hai valori, hai solo un uomo che peraltro ha preso il posto del precedente scaricato probabilmente perché cornificato che non immagino come possa averti scelto. Non sei neanche una bella donna, probabilmente perché anche lui è altrettanto sfigato che comanderai a bacchetta e a cui farai il culo tutte le sere.
Se sarò cacciato la colpa sarà tua e delle tue tramettine del cazzo, perché non importa lavorare 11 ore al giorno e spaccarsi la schiena, conta solo se ti sto sui maroni oppure no, perché sarai tu a filtrare le informazioni sulla mia permanenza al capo. Non importa se ho l'esigenza di mantenermi e di formarmi una famiglia, a differenza tua, conta solo quello che pensi tu. Meglio una sottomessa neolaureata che ti può leccare il culo piuttosto che un lavoratore con una propria testa.
Quando al mattino ti saluto e tu mi rispondi con un grugnito come se dire "buongiorno" fosse da parte tua una concessione imperiale, avrei voglia di prenderti a sberle e farti capire che la vita non è solo quella merda che vivi tu quotidianamente, ma qualcosa di più coinvolgente.
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Ma si è trovata in una posizione per cui era impreparata?