Lun
12
Mag
2014
Inseguire uno scopo nella vita
Sono rinchiuso nella mia torre d'avorio (la mia camera -.-). Ho alcuni siti di matematica aperti che dovrei finire di guardare ma come sempre poi mi ritrovo da tutt'altra parte con la mente. Dopodomani ho simulazione di seconda prova e di matematica non so quasi niente. Un anno è quasi passato e gli esercizi che ho fatto si contano su una mano ahah. Chiamatemi pigro chiamatemi come cazzo volete gente...mi hanno catalogato in molti modi e mai nessuno, neppure mia madre ci ha mai azzeccato, per questo motivo ho deciso di fregarmene. Certo la pigrizia è presente in tutti ma la mia è apatia, noia, delusione e sonno ahah tanto sonno. Ho letto qualcosa sulla depressione e sembrerebbe che io sia ad uno stadio avanzato ma non sono mai stato da nessuno per confermarlo. Dico solo che dormo molto, ho molto sonno anche quando dormo, poca voglia di alzarsi la mattina e poca voglia di uscire, soprattutto nell'ultimo periodo. Non trovo uno scopo e mi interrogo su cosa sia giusto o cosa non sia giusto fare...tutto spreco di tempo. "..Basta che funzioni" diceva boris (?) protagonista dell'omonimo film di woody allen...basta cercare quel minimo di felicità e di serenità dell'anima. Io so per certo cosa mi rasserena, più che altro cosa mi suscita un po' di felicità, ma il problema è che quel piccolo momento di felicità è effimero poco dopo passa. Una volta l'attesa del piacere mi provocava piacere, come diceva il genio di leopardi. Ora il problema è che, pensando già alla natura effimera di quel momento, mi viene male prima ancora di iniziare a provare piacere perchè so che sarà finito prima o poi e dovrò tornare alla solita routine e alla solita noia. La chiave forse sta nel rendere quella piacevole sensazione, esperienza o qualunque cosa ti dia piacere una routine, uno stile di vita, in sintesi, FARE QUELLO CHE HAI VOGLIA DI FARE quando cazzo ti pare. Io ci sto provando, mi sono un attimo perso negli ultimi mesi ma tento di ripartire. Il problema è che ora trovo inutile pure ciò che tecnicamente mi piace fare...Non trovo gli stimoli per vivere. Mi lascio trasportare, come ho già scritto nei precedenti post. A volte mi blocco anche per cose su cui non posso farci niente tipo: la paradossalità della nostra civiltà e della nostra esistenza. mi vien da ridere per tutti quei politicanti che cercano di raggiungere il potere e anche tutti quelli che si impongono sugli altri, per cosa??? Cercano di accumulare come se dovessero sistemarsi in eterno, ma moriranno come tutti e magari avranno passato gran parte della loro vita ad "accumulare roba", come diceva Verga, per niente. Arriveranno alla vecchiaia e avranno speso ciò che di più caro abbiamo: il tempo. La cosa che mi fa riflettere è che questa condizione mentale non riguarda solo noi, uomini del ventunesimo secolo, ma riguarda l'umanità intera fin dalle sue radici. Per questo motivo a volte pensando a ciò poi mi dico che non ha senso scervellarsi troppo e piuttosto è meglio andare avanti, tanto domani sarò già vecchio e morirò in pace :D. Il mio "andare avanti" però non è inteso come un vivere inconsciamente, ma bensì, vivere sapendo ciò che ti aspetta, conoscendo la malignità della natura (come la definiva leopardi "utero tonante") o del destino o qualunque cosa tu pensi sia la causa dei possibili mali che ti potranno capitare anche la semplice casualità. Non sono un tipo che entrerà in politica per i motivi già citati ma a volte penso che fare del bene per gli altri potrebbe essere una buona causa di vita, altre volte invece penso fregatene e vai avanti, non fare del male ma fregate e rimani più o meno indifferente... sono confuso lo so. E una risposta non c'è perchè la vita non ha senso, sei tu che decidi cosa scegliere, che ideali inseguire, come passare i circa 30000 giorni (se ci va bene, più o meno dai ahaha) a disposizione. Perciò decidi cosa fare e basta fallo indipendentemente da tutto il resto, però decidi cazzo, prendi una decisione. Sono dell'idea che la vita sia solo un passaggio e che la morte debba essere una ficata (non prendetemi per pazzo) perchè in un mondo così razionale, sicuro, la morte e in particolare cosa succede dopo la morte si presenta come l'unico elemento metafisico insipiegabile ultraterreno e non so voi ma io un po' sono curioso di sapere cosa ci si nasconda dietro. Non la temo, l'unica cosa che temo è il dolore qua in terra ma è proprio grazie alla morte che questo dolore questa paura deve scomparire perchè tanto moriremo tutti, tutto questo dolore cesserà prima o poi, non ha senso avere paura o addolorarsi troppo. Boh per il momento è tutto, dovrei tornare a studiare, qualcosa farò dai ahah...
6 commenti
In quel caso appunto non te ne accorgeresti nemmeno, la tua coscienza svanisce e fine di tutto...Comunque non soffrirai dopo ahah
si chiama adolescenza...
o post-adolescenza. A meno che tu sia un caso a parte(non ti conosco) sono periodi che passano, non sarai sempre la stessa persona apatica e paranoica, te lo dice una che avrebbe potuto scrivere le tue stesse cose fino qualche annetto fa :)
spero bene :D
Chiama Falcor. :D
Mi sa che sei troppo piccolo per capire O.o
Falkor??
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e se non ci fosse nulla dopo la morte? finisce tutto e non c'e' piu' niente?