Gio
30
Gen
2014
Badare troppo all'opinione altrui
Dopo i recenti fatti avvenuti sul sito, prendo spunto per tirare fuori una tematica che nasce più come una riflessione.
Tutti i giorni, ognuno di noi entra in contatto con un numero variabile di persone. Persone con cui comunichiamo faccia a faccia, tramite telefono, internet e tanti altri bei strumenti a nostra disposizione.
Quanto valore diamo però all'opinione altrui? Passino parenti e familiari, meno colleghi e conoscenti. A questo punto invariabilmente, finiremo, non tutti i giorni forse ma spesso o quasi a discutere, anche animatamente con qualcuno, perchè? Molte volte ciò che sentiamo non ci piace e dobbiamo controbbattere ad ogni costo; altre volte invece ci viene mossa una critica e se il tasto toccato è particolarmente sensibile ci animiamo in maniera spesso esagerata, ammettendolo pure in un secondo momento, a freddo.
La sensazione è che sostanzialmente si dia troppa importanza al giudizio altrui e che senza dubbio alcuno molto spesso non siamo in grado di cogliere i frutti di una critica, non ci prendiamo neanche quell'attimo per riflettere se ciò che ci viene detto possa essere o meno costruttivo, offrendoci una scelta NOSTRA su come agire, preferiamo partire in quarta appena sentiamo qualcosa di stonato. In alcune circostanze è normalissimo, siamo influenzabili da parecchie variabili che ci portano a non essere sempre predisposti ad un dialogo costruttivo, colpa dello stress ma quanto lasciamo realmente che questo condizioni le nostre vite? Quanto la nostra capacità d'ascolto è inferiore alla nostra voglia di rispondere ed esporre la nostra senza prenderci quel momento per vedere da diverse angolazioni ciò che ci viene detto?
Ritengo che molto spesso tendiamo ad esagerare, ovvero, in taluni casi non diamo proprio valore a ciò che ci viene detto criticandolo e basta, oppure diamo troppa importanza a quel giudizio, tanto da farci scaldare a tal punto da mandarci talvolta le giornate in vacca.
Ricordo ancora mio nonno quando mi diceva di contare fino a dieci prima di rispondere, c'ho impiegato circa vent'anni a comprendere che ciò che voleva comunicare era semplicemente di darmi il tempo necessario ad elaborare ciò che mi veniva detto e scegliere come agire senza essere veicolato unicamente dall'impulsività delle emozioni....
51 commenti
Io sono l'esatto contrario di senzacielo...se prendo una critica da qualcuno a cui voglio bene, pur rimanendoci un pò male sulle prime, ascolto e faccio tesoro dei consigli, se la prendo da qualcuno che conosco poco e mi conosce poco me ne frego altamente e nemmeno ascolto. In linea di massima io con gli anni ho imparato a farmi spesso esami di coscienza per capire dove e come ho sbagliato ma non dò eccissivamente peso al giudizio altrui perchè ho un'età che mi consente di sentirmi abbastanza completa, sicura e a posto con la mia coscienza.
Sono completamente d'accordo con Senzacielo.
A proposito, ciao Senzacielo, ci siamo passati accanto tutto il giorno ma senza salutarci. Alla lunga io ci sto male. Devo dire che fa parte del mio carattere e so che è un difetto: Litigo con le persone a cui tengo, con gli altri sono fin troppo lascivo, mi sembra non valere la pena. In un sito come questo credo di essere un po più equilibrato perchè come dici, ho il tempo di riflettere prima di scrivere la mia opinione. Forse i miei toni sembrano duri ma credimi anche i tuoi, quando scrivi mi arrivano allo stesso modo.
Dici a me Innominato, quando parli dei toni duri?
Si Setanta.
Però penso che sia il tuo carattere.
ciao innominato :)
a me i vostri toni non arrivano duri
Setanta, a me le opinioni altrui interessano positive o negative che siano perché lmi fanno riflettere e crescere! Magari qualcuno come magari qui nel sito mi fa notare certi miei atteggiamenti troppo pesanti e perché non ascoltare e prendere spunto? personalmente dal punto di vista emotivo non mi tocca più di tanto!!
Guarda Innominato, non sei il primo che me lo dice, ci sta che ci sia questa percezione, in un certo senso voglio sia così. Mi spiego, per quanto i miei toni possono essere duri sono il frutto comunque di una verità privata di fronzoli, spesso scomoda, per questo risulta dura. Una verità contestabile, d'altronde ognuno di noi rivela le proprie verità, ognuno di noj esprime un punto di vista oppure un dato di fatto che può essere, molto spesso, correlato e ben legato ad altri dati di fatto che all'apparenza possono risultare all'opposto.
La mia scelta propende per una risposta schietta e forse in alcune circostanze brutale, ritengo sia il modo migliore di esternare i propri concetti, sebbene riconosco che ci possono essere altri metodi
Io e Setanta ci siamo a volte criticati, forse un po pesantemente, perchè abbiamo opinioni divergenti, forse.
Io personalmente stimo la sua capacità di riflessione però percepisco un po di pessimismo.
A volte ci vengono fatte delle critiche costruttive.che al momento magari ti fanno incavolare.ma dopo tempo,anche il giorno dopo dici.caz aveva proprio ragione.ecco di queste ne faccio tesoro.
Guarda Innominato, più che pessimismo, a volte è più sapore di occasioni mancate o semplicemente di situazioni in cui, parlo genericamente, ci si esprime al di sotto delle proprie possibilità senza un motivo alla fine veramente valido se non una sorta di autocommiserazione
vaisereno togli il magari :) sul momento t incavoli di brutto innominato non ero a conoscenza di vostre discussioni.poi ci sei molto poco nel sito :(
Ma è il bello di questo posto, tu metti a nudo i tui pensieri, li dai per oro colato, poi magari scopri che sbagliavi, ma nel frattempo hai imparato una cosa nuova. Io ho scritto molto anche se non si vede, e ho imparato anche io. Signori non siamo perfetti.
No, ma forse era una mia percezione Senzacielo, Setanta se non sbaglio ci siamo pizzicati ogni tanto, no? ma sempre in nome delle proprie convinzioni.
Solo gli stolti non cambiano mai idea. Molto spesso però, qui credo potrai convenirne, la durezza delle parole apre dall'altra parte un dialogo costruttivo, parlo di durezza e non d'insulti, si può esser duri e tutto sommato rispettosi senza dover scadere nella banalità della provocazione sterile. Quando discuto su qualcuno, posso essere si sicuro della mia visione ma giacchè mi sto relazionando con un'altra persona, sto considerando ed ampliando le mie conoscenze con una visione nuova che posso o meno condividere, chiaro questo, ma di cui vengo a conoscenza arricchendo comunque il mio bagaglio
Si è capitato Innominato ma non mi risulta siamo mai scaduti nella sterile polemica, mi ricordo che abbiamo esposto le nostre opinioni ascoltandoci comunque l'un l'altro e per me a prescindere che si condivida o meno, questo è ciò che maggiormente apprezzo in assoluto
Setanta, io credo che per tutti ci sia la possibilità di mettersi a confronto se dall'altra parte trovi una persona disposta a farlo in maniera costruttiva!
Molto spesso però, si cerca lo scontro e si cade nel banale. In questo caso che fai? Lasci perdere? Stai muto? Io credo che a tutti sia capitato di cadere in discorsi sterili e diretti allo scontro! non siamo perfetti... C 'è chi ha più autocontrollo. , come te... E chi è più istintivo ... Come me!
Ciao Senzacielo,diciamo che e' tutta scena la mia.poi dopo poco me ne pento,e cerco la riappacificazione :) buonanotte cara
Infatti, questo tuo sfogo, questa sera mi ha indotto a pensare, perchè mi sono rivolto a Janas (non so se lo hai letto) in un certo modo, ma non mi riferivo a te, è solo che dovevo farlo. Il mio pensiero era rivolto più che altro a lui. E comunque fino ad ora non leggo nessuno stolto in questo sfogo.
Robyyyy... Ciaoooooooo
Lo so Luna, ci sta l'istintività, mi piacciono le persone istintive e sorpresa delle sorprese sono una persona fondamentalmente istintiva. Il fatto dell'autocontrollo è il modo che si ha per dedicare le proprie energie a qualcosa di più piacevole, sono dell'idea che il sano confronto porti soddisfazione e quindi appagante mentre lo scontro sterile è più una difesa
Ma ciao vaisereno :)
No, deve essermi sfuggito Innominato, se mi dici che sfogo era vado a leggere, così per avere una completa visione del quadro
L'ultimo che ho scritto io, se ti ricordi ti avevo promesso una risposta, be allora ho sbagliato valutazione, credevo lo avessi letto.
Ma ciao Gioia,ma ciao Luna :) ero passato un attimo.insomma sono giorni un po' movimentati.buona notte carissime.ma proprio carisssssssssime
Comunque Buona Notte a tutti, io non posso stare oltre quest'ora, a rileggervi a presto.
Buonanotte Innominato ciaooooo
Avevo la sensazione stando qui di essermi dimenticato qualcosa Innominato, scusami se non mi è venuto in mente, comunque mi applicherò a leggere le tue risposte, ho letto quella verso Janas, e leggerò quella destinata a me
Buonanotte!! :))
Io la vedo in questo modo... Quando una critica mi viene mossa, dipende da come mi viene detta.
Per quanto riguarda la famiglia, sono stata cresciuta in un ambiente in cui non solo la propria opinione veniva pronunciata quando non richiesta, ma anche in modo a dir poco brutale, quasi umiliante. Credo di aver sviluppato per questo una certa chiusura (faccio moltissima fatica a esprimere le mie emozioni, anche a livello fisico) e diffidenza. Perché per me il momento della critica è sempre stato percepito come un attacco da cui devo difendermi. Mi scuso pertanto se rispondendo ai vostri commenti posso essere risultata offensiva o aggressiva.
Di contro, sono sempre stata anche io schietta, ma in ogni cosa, ho sempre avuto la tendenza a dire ciò che pensavo, illudendomi del fatto che anche gli altri lo facessero. Dopo un avvenimento insignificante, ma che per me è stato traumatico, ho moderato considerevolmente questo mio atteggiamento, nel senso che 1. penso sempre quello che dico, ma non dico sempre quello che penso 2. sto attenta a come lo dico. Ero convinta di essere abbastanza attenta, ma mi sono sbagliata, quindi cerco sempre di studiare le parole, come organizzare il discorso, fare attenzione ad essere sempre neutrale. Questa cosa, devo dire, ha ridotto di molto i miei problemi con le persone.
Ah, piccola aggiunta:
Ho la tendenza a badare moltissimo alle critiche, più che ai complimenti (ma penso sia abbastanza normale). Le esperienze negative sono le cose su cui più mi arrovello a pensare... So di non essere perfetta, di non poterlo essere, però a volte ripenso a cose che sono capitate, chiedendomi come posso aver permesso che succedessero, arrabbiandomi, fino a quando quelle cose non mi danno la nausea e subentra la rassegnazione. E' come se avessi piantato un coltello nella carne, e le critiche ne inasprissero la lama.
Non che io consideri le critiche qualcosa di negativo, anzi, col senno del poi sono i primi ganci a cui mi aggrappo per 'salvarmi'. Nel momento dell'ira per me è come sparare sulla croce rossa, letteralmente implodo dentro, anche perché la maggior parte delle critiche riguardano cose che già penso o che già so.
Io non tollero che mi si facciano critiche solo se riguardano la mia bambina,il modo in cui la cresco e tutto ciò che la riguarda....mi manda in bestia solo questo...
E pure dal marito...infatti quando pone un obiezione io cerco di contare fini a 10 prima di rispondere perché è il papà e,anche se ho voglia di arrabbiarmi,riconosco che non ne ho molto il diritto....
Se non sto attenta in pratica...Tendo a comportarmi come se fosse solo mia....sicuramente se n'è accorto e lo ho ferito così,più di una volta....
E che ho l'istinto di una leonessa...anzi...quando torna a pranzo gli chiedo scusa :(
Le critiche di solito mi lasciano indifferente... mi conosco bene quindi o é qualcosa che gia so (quindi non mi si sta dicendo nulla di nuovo) oppure chi mi sta criticando non ha capito qualcosa (perché magari non aveva tutti gli elementi per farlo) e a quel punto mi limito ad ignorare la cosa.
Per quanto riguarda le discussioni... io odio arrabbiarmi, mia madre é sempre stata una dallo scoppio d'ira facile... litigava spesso con mio padre (grande incassatore... sempre calmo e controllato), di conseguenza io odio i litigi e le incazzature! Per questo cerco di evitarle in ogni modo... anche perché le poche volte che ho perso il controllo per la rabbia sono diventato una belva (a parole si initnde...) e la cosa non mi piace perche mi impedisce di pensare in maniera lucida e razionale! Nella mia vita cerco di tenere le emozioni il piú sotto controllo possibile!
Cé' un solo argomento invece per cui non riesco a trattenermi e se sento qualcosa che mi fa imbestialire devo buttarmi a capofitto nella discussione... e'davvero piú forte di me!
Adesso ci dici che argomento sono troppo curiosa
L'unico argomento su cui litigo con setanta (e qualche altro utente)... scienza! Quando sento qualcosa che secondo quello che so é "fuori dal mondo" esplodo (sono aperto alle ipotesi... ma un conto é fare ipotesi un conto é sostenere cose che secondo me son sbagliate)
io cerco sempre di non parlare di religione,calcio e politica...sennò la discussione è inevitabile,perché mi ci faccio il sangue amaro,c'è poco da fare
Amethos, calcio?? Tifosa?
si setanta,anche molto! :)
@amethos: io del calcio conosco a stento le regole XD... religione e' in realta una non discussione in quanto argomento a base di fede e politica... argomento che evito visto che ho una posizione politica che non piace mai a nessuno!
Ho paura a chiederlo ora... Che squadra tifi?
rosen eh,invece io sono una donna strana,amo tanto sia calcio che f1,il mio compagno vorrebbe convertirmi al rugby...mmmh,non è male,ma il calcio lo preferisco :) ps:so cos'è il fuorigioco,se mai te lo chiedessi :p
sono della roma :p non si era capito no? :D
Oh brava, bene su una cosa non ci scontreremo mai... D altronde già sei sulla retta via!
bene bene,mi fa moooolto piacere! :) pensa che mio padre è juventino...ti puoi immaginare le discussioni!!!
In famiglia fortunatAmente tutti romanisti..pero ho l immancabile capacita di avere intorno pecorelle smarrite. Il mio più caro amico interista, ho avuto una sequela di ragazze che tutto tifavano, ma tutto fuorché Roma !!!
il mio compagno è interista...in casa solo mia mamma mi supporta!
setanta quando dici :"ci sono voluti 10 anni prima..." pensavo scrivessi per contare fino a dieci uahauhauahuahauahua a parte gli scherzi e la battuta, credo che la tua riflessione abbia toccato l'effetto non la causa vera della questione. per non fartela lunga ti dico anch'io un detto:" la maggiorparte delle volte parliamo a noi stessi" l'immedesimarsi infatti in un qualcosa, nel caso in internet come utente in una qualche chat per esempio, in un nick, oppure un social network, e poi negli argomenti specifici fa si che noi mettiamo la nostra parte immateriale presunta o vera sia, e la rendiamo materiale. La reazione spesso avviene per questo processo e non è dissimile da questo, anche se con aspetti differenti, la relazione umana quotidiana. Ciao
Parzialmente d'accordo Brigante, il fatto d'immedesimarsi però non toglie il fatto che diamo troppo peso all'opinione altrui a tal punto da perdere il controllo di noi stessi, sovente di fatti a mente fredda ci si rende conto d'aver commesso un'imprudenza, un qualcosa che tutto sommato potevamo evitarci. Il problema non è mettere tutto se stessi in qualunque cosa facciamo ma la differenza tra agire e reagire nel momento in cui ci viene mossa una critica negativa di qualunque genere. Reagendo t'arrabbierai, perdendo il controllo di te stesso, agendo, ti prenderai il tempo necessario per SCEGLIERE il comportamento adeguato
assolutamente si è come dici ma è l'effetto e agire secondo me per il controllo di se partendo dall'effetto è molto faticoso perchè si controlla la reazione anzicchè prevenirla che comunque si accumulerà dentro e la giacerà fino a prossima occosione rinforzata... Ti faccio un esempio. Ammettiamo un utente una persona nella vita reale. mmettiamo che nella sua vita abbia subito un tradimento per esempio. ovvio è molto spicciola la faccenda ma spero rendere l'idea tu sei un uomo intelligente. A grandi linee dunque, ci avrà riflettuto per razionalizzarlo il tradimento, per trovare giustificazioni torti e favori per estinguere il dolore e chissà cosa ok? Acquisirà col tempo da solo altri valori su come fare e non fare per il futuro. Poi in internet trova un discorso che tocca i suoi temi fondamentali, lui immedesimato, come si diceva e per di più irrigidito in quella risoluzione tenderà di abbattere ogni forma contraria alla sua nuova visione, come non potrebbe farlo? sarebbe come dire che il suo ricostruirsi è di nuovo sbagliato e da rifare. Per cui si scaglierà contro probabilmente con irruenza, sarà forse istintivo. Ma questo è solo la punta dell'iceberg perchè le persone non portano con se solo un fatto specifico ma l'intera propria formazione. Allora per concludere la visione secondo me per prevenire dovrebbe essere antecedente all'effetto, nel senso che io da prima a mente aperta libera con meno ego possibile, devo alleviare dentro quella energia che mi fa eventualmente scattare. nel post "cose umane" in qualche modo ho toccato quest'argomento, infatti una tua opinione mi sarebbe piaciuta ma vedo, anche se fronti un po diversi, sia la mia che la tua strada vanno in qualche modo nella stessa direzione ciao :-)
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bella riflessione.rispondo dicendoti che se prendo una critica da chi tengo...per me é come una pugnalata.di solito cado in un mutismo assoluto,mi faccio mille domande,mi sento la persona piu sbagliata del mondo. se é una persona che conosco poco o niente ...non ho problemi,anzi magari davvero rifletto su quello che dice senza minimamente innervosirmi o rattristarmi. perché?