Mer

26

Set

2012

Mi sento sempre di più diventare pietra

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Sto vivendo un periodo orrendo. Non so quando è cominciato, non riesco a ricordarlo... mesi, forse un anno fa. E non ricordo nemmeno con cosa è iniziato. So solo che è brutto, e che mi sento andare sempre più giù.

Anni fa ebbi episodi di depressione, avevo 20 anni, e per un anno non ho fatto altro che piangere, vivere nell'ansia e nella disperazione ogni giorno, urlare d'angoscia, mangiare a cazzo di cane, fumare come una turca... forse vi sembrerà assurdo, ma tra psicoterapia, farmaci, ricoveri, momenti di mania e depressione alternati a cavolo, sbalzi d'umore spaventosi... tanta, tanta volontà, e ne sono uscita. ci ho messo 7 anni, ma ne sono uscita. naturalmente la mia vita per 6 anni è stata spenta, completamente. ho mandato all'aria tutti gli studi... tutto! ho ripreso, ma in ritardo FEROCE rispetto agli altri. e ancora oggi, quando mi chiedono che cavolo ho combinato per anni, non so che rispondere. che rispondo? che non sono riuscita a sostenere la vita? perchè quello è successo: non ho sostenuto la vita, i suoi urti. sono tra quelli che sono andati giù, invece che tra quelli che si sono adattati e hanno galleggiato. poi sono anche risalita. ma a che prezzo?

poi ho avuto un bel periodo: nuovi amici, nuova vita. devo ammetterlo: ho cercato di sotterrare tutto il resto, tutto il passato. mi vergognavo: quando la gente sa che eri "pazza", che lo sei stata, possono pure farti i comprensivi sul momento; ma poi la jena dentro ognuno di noi ha il sopravvento, e allora diventi una reietta, una lebbrosa, una con la peste, da evitare, perchè chissà! potrebbe fare qualcosa di pericoloso! sì, io che di pericoloso ho solo cercato di suicidarmi due volte, forse per non dare più fastidio a chi mi stava vicino (ammazza quanto sono pericolosa!)

sono passati 5 anni, belli, anche. ma da un pò tutto va giù. sento di nnon essere riuscita a realizzare nulla di ciò che avrei voluto fare. non ho giustificazioni, perchè dire "sono stata male, sono impazzita perchè non riuscivo a parare gli urti della vita" significherebbe diventare una reietta; mentre così, col mio silenzio, divento solo una che per anni non ha avuto voglia di fare un cazzo.

mi sento abbandonata, sola, distaccata anche da chi amo, come il mio ragazzo, che non riesce a compensare questa situazione. sento sempre che, se morissi, non importerebbe a nessuno. se io stessi male, se stessi in coma o impossibilitata, la gente non si chiederebbe nemmeno come mi chiamo: sarei un oggetto. Mi sento sempre di più diventare pietra, lichene, muschio, capitello, cosa. 

in tutto questo mi sento brutta, vecchia. potrei essere una bellissima, giovane donna, ma sono stanca. faccio un lavoro stancantissimo che mi ruba un sacco di tempo, anzi, mi sono ridotta a farlo perchè non ho conseguito nemmeno la laurea. anche per questo agli occhi di molti non valgo tanto. vorei solo dormire, a volte vorrei solo quello per giorni, ma non posso.

e poi penso spesso che vorrei morire. stamattina ho fatto un piccolo errore sul lavoro, una cazzata. ho pianto di nascosto, e per un momento ho avuto la voglia lucidissima di buttarmi dalla finestra, di finirmi. il problema è che l'errore sul lavoro l'ho fatto perchè ho sentito un nome per un altro; cioè, la mia testa ha capito CHIARAMENTE a, mentre mi hanno detto b. ho pianto perchè ho avuto paura che fosse un episodio psicotico dovuto allo stress, o alla stanchezza.

altra brutta storia: sto con il mio ragazzo da 4 anni. lui mi ama, mi vuole bene, io lo so. ma è una persona pesantissima, spesso melanconico e di cattivo umore per natura. naturalmente vicino a me una persona così provoca il diluvio, mi peggiora gli stati d'animo, certe volte sento un senso d'oppressione infinito. e poi non mi corteggia più, ed è pure geloso. a volte, quando qualcuno mi corteggia, ne sono lusingata ma dopo un pò sprofondo, perchè so che non avrò più l'emozione di un amore. è come se anche il mio cuore si stia facendo pietra.

la differenza con il problema che avevo a 20 anni è che allora mi sentivo disperata: ero come un gattino appena nato chiuso in una busta di plastica e buttato in un cassonetto, che piange forte perchè VUOLE VIVERE AD OGNI COSTO; ora non piango più, non mi sento disperata. mi sento vuota, pietra, senza sentimenti. sento che non posso fare nulla, che i giochi sono fatti, che mi terrò la mia vita così, e non potrà cambiare mai.

in tutto questo vuoto devo ammetterlo, come una cretina a volte guardo un mio amico più piccolo di me, dolcissimo. quando è lì vicino, il cuore fibrilla un poco, mi sento più leggera. ma per lui sono come una sorellona maggiore, e la sua ragazza ha 9 anni meno di me, figurarsi. sono vecchia. 

5 commenti

ciao

ti capisco benissimo .anche io sono stato male parecchio e pur avendo una vita abbastanza tranquilla, dentro di me c'e' sempre stato un fuoco di disperazione che nn ho mai voluto raccontare a nessuno . Quando provavo a parlarne con la mia ragazza  mi sentivo dire  che forse era il caso di andare da psicologi o roba varia ... cazzate.

Ho resistito anni e anni ,ho tenuto duro , sempre a fare finta di essere quello che nn si e' . Alla fine lo facevo solo per nn da disperazione ai genitori . Punto .

Ora sono genitore anche io ,e forse e' stata questa la mia medicina , nn so forse anche il cervello era stanco di essere esaurito .

NN ho mai capito il perke' di tutto questo ma comunque ora mi e' rimasta tanta insicurezza e paura di affrontare tante coe e , di fronte ai figli me ne vergogno anche se , ovviamente nn lo accio notare .

Ti capisco pienamente , su tante cose .devi solo trovare una persona che riesca a darti la forza di trovare un appiglio per il quale ricominciare . Non aver paura di molllarlo ,forse e' lui il problema  .Fallo per  te , forse poi recupererai un po' di sicurezza , 

Niente e' perduto . mai  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 22:39 del 01-10-2012
Ti capisco

Io mi sento come te... non sono "impazzita" in passato, ma non ho retto agli "urti della vita" come li chiami tu.. sono una debole di natura.. ho lasciato l'università e per anni non ho nemmeno lavorato, con la scusa di non trovare niente.. Il problema è che non riuscivo a misurarmi con il mondo, che andava a un ritmo diverso dal mio.. io anelavo alla pace, all'amore, alla vita semplice e naturale.. non avevo paura della "fatica", come molti pensano..ma della gente, della loro malignità, del non essere capita, di essere attaccata, aggredita e calpestata nella dignità e nell'orgoglio (non fisicamente), di trovarmi "fuori" dal mondo bello e pieno di favole e romanticismo che sognavo di vivere.. Mi sentivo tanto indifesa. E anche umiliata, perchè sono intelligente e molto colta, mi piaceva studiare, avevo molte potenzialità, sarei potuta diventare qualsiasi cosa se non fossi stata così debole..sono anche molto bella, benchè esile e piccolina, sempre la più bassa della classe eppure molto corteggiata.. sono sempre stata fragile anche di salute, e sono sempre sembrata più giovane di quel che sono.. potevo avere tutto dalla vita con le mie capacità, anche artistiche (amo dipingere) e a fare la commessa o la donne delle pulizie, anche se sono lavori rispettabilissimi, mi sentivo degradata, sminuta, mi vergognavo. Non ho mai avuto il coraggio di alzare ne la voce ne la testa con nessuno, molta gente mi ha fatto dei torti anche pesanti, quando ero piccola mi prendevano in giro perchè ero timida e sognatrice, sempre troppo buona e accondiscendente con tutti, io ho sempre mandato giù il rospo e sorriso per il quieto vivere,e ho sempre provato l'impulso di scappare e di rifugiarmi in un posto sicuro, con una persona più forte di me che mi proteggesse e che mi amasse per quella che sono, anche se debole, ho un'anima buona e piena di sentimento, avrei daro la vita per una persona così.. Quando a 27 anni mi sono trovata ad essere troppo grande per stare con mamma e papà e ho cominciato a soffrire la situazione, perchè loro mi spingevano ad andarmene e ad avere un'indipendenza (non per cattiveria, ma per il mio bene) mi sono buttata a capofitto in una storia d'amore difficile, perchè avevo bisogno del principe azzurro, di qualcuno che mi salvasse e mi portasse via. Mi sono innamorata davvero pensando che quell'uomo fosse lui, tanto più forte e deciso di me, tanto più autonomo.. mi sono sposata.. pensavo che il matrimonio mi avrebbe dato finalmente un posto nel mondo.. non volevo lavorare, ma non sono una perditempo, sgobbavo da mattina a sera, mio marito trovava casa linda, lucida come uno specchio, c'era sempre un dolce appena fatto, il pane casareccio, le mie marmellate.. gli preparavo cene da ristorante e lui in casa non muoveva un dito, era servito e riverito.. volevo diventare mamma.. invece tutto si è rovinato, sempre per colpa del mio vivere di sogni fuori dal mondo.. Mio marito si è stancato di una donna che era sempre in casa, cuoca perfetta, domestica perfetta, amante perfetta.. voleva che andassi a lavorare, ma non per i soldi, perchè io ero troppo dipendente da lui che era tutto il mio mondo.. non voleva figli in quel momento, anche se forse ci avrebbero salvato, perchè io avrei avuto qualcun altro da amare.. Per lui è stato meglio avere avventure con le altre, che erano "novità", io ero una ciabbatta da casa, anche se ho sempre cercato di essere bella per lui ero una casalinga, una che guarda la de filippi in tv e che ha poco da raccontarti quando torni.. una cosa sicura che sta sempre li a lavarti i calzini e non c'è il brivido della caccia, il brivido di beccarsi un no, la gelosia.. stavo sempre a casa e di chi vuoi essere geloso, della scopa??? Lui mi ha fatto tante corna, ma non mi lascia, perchè io gli sono troppo comoda, e dove la trova una più perfetta di me..?? gli amici lo invidiano da morire, dicono "tua moglie è bellissima, innamorata, non ti fa ingelosire, non ha pretese, non vuole vestiti ecc ecc, ti fa tutto, ti cucina, ti vizia"... ma per lui sono solo una serva niente di più e io sono diventata di pietra come te, perchè non lo amo più e non riesco a lasciarlo per la mia solita "paura del mondo".. non abbiamo fatto nemmeno i figli, perchè lui non li ha voluti per ora, e forse non li vorrà mai, sono altre bocche da sfamare, altre persone che dipenderebbero da lui, che gli chiederebbero amore e attenzioni e lui di questo è avido, vuole la sua vita, la sua indipendenza.. però sono rimasta qui, continuo a fargli da serva, lavo stiro e rassetto, lui ha avuto tante amanti e io lo so, ma non ho il coraggio di andare via. La mia vita ormai è finita, io non cambierò mai, non lo lascerò mai, non sarò mai mamma e non avrò mai l'amore che ho sognato e che a mio modo forse mi sono meritata...

Avatar di AnonimoAnonimo alle 03:51 del 02-10-2012

La vita è un evento inspiegabile. Non sappiamo chi siamo e non sappiamo perchè siamo stati chiamati a viverla, ma non dobbiamo tirarci indietro,mai! prima o poi, la vita finirà per tutti noi, per me, per te che ora non trovi una scappatoia..ma vivere è un'opportunità che ci è stata data e che possiamo giocarci. Ho quarant'anni, sono un medico, e ho visto tanto orrore e disperazione: la disperazione di chi avrebbe voluto vivere e invece si sentiva dire "la sua prognosi è di sei mesi al massimo..mi dispiace.". A te che ti definisci "casalinga senza speranze" dico : coraggio! niente è perduto. a qualunque età si può trovare un'anima affine alla nostra, una persona con cui condividere il nostro amore, una persona con cui possiamo migliorare e che possiamo aiutare a crescere. tuo marito non è l'unica persona al mondo: non restare con lui per abitudine o per il timore di "fallire un matrimonio", perchè per come ne parli ora, il tuo matrimonio non ha avuto successo, e non è colpa di nessuno: non eravate compatibili, o cmunque ora non lo siete più. Ogni notte, quando vai a dormire, o quando piangi, o quando sogni, puoi sentire di essere una creatura unica al mondo, che merita di essere felice: in te c'è un pezzo di universo che si agita e ti ricorda di quante infinite potenzialità hai. Basterebbe uscire di casa e guardare ciò che hai intorno con occhi diversi. Basterebbe cercare un piccolo lavoro, se ti fa piacere, e guadagnare abbastanza per viaggiare. Sii felice senza timore, perchè quando morirai non esisterà più nessuno come te, quindi liberati dalle catene che ti sei costruita attorno in questi anni e vola. Si può SEMPRE cambiare vita, basta volerlo, e tu sai di volerlo, e vuoi anche trovare la forza per farlo. Lo stesso vale per te che hai scritto il primo post, parlando della tua malattia: sei stata brava ad uscirne, sei stata forte e coraggiosa perchè moltissime persone nelle tue condizioni non riescono a riprendere una vita normale. Tieni sempre a mente l'enorme vittoria che hai conseguito, ricorda sempre come hai sconfitto i tuoi mostri, mostra i muscoli della tua anima! Li hai,sai? sei forte. Affronta le cose a testa alta. potresti cominciare con un'attività che ti piace,non so.teatro, arti marziali..non c'è un'età! io comincio kung fu sabato prossimo a 46 anni. vivete! vale la pena morire senza troppi rimpianti. non facciamoci del male. vado ad operare, buona giornata, vi mando un bacio fraterno.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:30 del 09-10-2012
Ciao

ciao, m'intrufolo anch'io! Ho letto l'intera discussione... Credetemi, avete salvato anche me da questo momento di depressione! E le parole scritte dal medico sono bellissime... Alcune me le segno! Grazie all'utente che ha inizato lo sfogo, per alcuni versi mi ritrovo, e devo ammettere di ammirare davvero la forza e la tenacia con la quale ti sei battuta... Ora vai avanti, ti prego! Sei un esempio per tutte noi malate di depressione! 

Mi sono servite anche le altre due testimonianze di vita. Avete una forza dentro, anche se non ve en accorgete!

Come dice il medico: coraggio!

Grazie davvero.. Mi è servito leggervi.. Questa giornata finsice bene,a nche se è iniziata nel peggiore dei modi, con una crisi depressiva come non ne vedevo da molto tempo! 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 00:03 del 02-12-2012
E' passato tanto tempo ma devo scrivere...

Mi dispiace leggere di frasi che, giustamente, dicono forza, coraggio, la vita è unica... Capisco perfettamente quel che si vuol dire, son stata felice anch io e ogni tanto ho dei picchi di letizia con belle giornate che poi...scompaiono nel nulla.
Credetemi, quando una persona è caduta nel baratro della depressione e tristezza non può risalire solo con un forza e coraggio. Non c'è la volontà, è sparita, non si riesce a vivere più per qualcosa.
Ho 24 anni e a causa della povertà della mia famiglia non ho potuto fare l' università. Va benissimo, mi dicevo. Se c'è la passione c'è tutto. E invece no. A 24 io, che amavo disegnare, mi son vista portare via anche questa passione perchè non avevo fatto un università, perchè a 24 anni 'sono troppo adulta per cominciare questa cosa', vecchia. Già. Mi è stato detto da molti, da 'esperti' se così vogliam dire e ovviamente ora non ho più nessuna passione.
Mi infiammo ancora un pò nel vedere dei bei vestiti come piacciono a me, ma poi penso che senza amici, senza conoscere nessuno con i miei gusti e in più povera in canna non posso andare da nessuna parte.
Manca il fuoco, manca la vita..e se non c'è nessuno che ti aiuta (neanche il ragazzo ce la fa) allora sei morta e inutile per tutti.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:08 del 09-03-2013

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