Dom
27
Nov
2016
non vivo piu'
Cari amici,
vi scrivo perche' vorrei sapere se qualcuno ha mai vissuto le sensazioni ke provo, se siete riusciti ad uscirne o se semplicemente avete trovato una soluzione. Riassumendo la mia vita: ho 29 anni ho girato tutto il mondo, ho sempre lavorato e ho conosciuto gente speciale. Sono una persona di cuore, agisco in maniera spontanea e altruista senza tornaconti. I miei sono separati da 23 anni, nonostante io sia in buoni rapporti e viva da mia mamma , crescendo ho iniziato a giudicare mio padre come un grandissimo egoista (a detta un po di tutti) e mia madre una donna che si e' 'fatta' sola ma che mi ha sempre giudicata troppo e che ha sminuito ogni cosa facessi e da qui sono nate tutte le mie insicurezze su ogni singolo passo che faccio e anche il non accettare me stessa fisicamente. Sono due anni che sono ritornata a casa e nonostante alti e bassi con mia mamma il mio problema rimane la mia indipendenza perche' non sono mai riuscita, viaggiando, a trovare un lavoro stabile qui e ke mi permettesse di mettere radici, nel frattempo ho conosciuto il mio ragazzo stiamo insieme da un anno e mezzo ed e' da questa estate che ho seri problemi a stare bene con lui. Mi spiego meglio : lui e' quasi perfetto per me lo amo da morire e lui mi ama altrettanto, il suo difetto la sua ingenuita' e tranquillita' innata che mi porta a sentirmi scontata e sempre presente. Lo so che sembra che voglia cercare il pelo nell'uovo ma io mi sento 'messa da parte' , non calcolata, trascurata. Non mi ha mai fatto niente di concreto che abbia portato a pensare che lo facesse con cattive intenzioni, cioe' non posso farvi esempi sono solo mie sensazioni però ancora non sono sicura di lui. A volte quando abbiamo litigato mi ha detto parole pesantissime e io non le dimentico. Vivo con la paura che mi lasci. E in piu' io mi sento un cesso e lui lo vedo come un dio , non solo per come mi tratta e il carattere dolce che ha con me, ma anche fisicamente, credo di non trovare piu' nessuno come lui se ci lasciamo- Inoltre sto in un periodo dove non mi sento realizzata e spesso mi sento a disagio con lui e il suo gruppo anche se non hanno mai fatto nulla per farmi sentire cosi'. Vivo male ogni uscita penso di non essere al centro delle sue attenzioni ma che lui sia piu' attento ai suoi amici o alle fidanzate di questi!Mi chiedo ma l'amore non vuol dire esserea l centro di tutto per l'altro? Poi mi chiedo xke' lui non mi abbia presentata ufficialemente ai suoi , cioe' ci salutiamo con tanto di sorriso quando ci vediamo ma lui non mi invita mai a casa sua quando ci sono i suoi(gli e ne ho gia' parlato troppe volte e dice solo di aspettare). Mi sento a disagio, male cn me stessa. Non so come comportarmi e cosa fare per cambiare questo mio atteggiamento non solo con lui anche cn me . Sono stanca di essere insicura, sono stanca di farmi paronie sul lavoro, di farmi paranoie su lui ke piace a tutte, di io che mi sento sempre inferiore,anche se a detta deglia altri sono il top, ma il top di cosa? Cosa ci vedono gli altri in me? Perche' io nn mi vedo come gli altri mi descrivono?
2 commenti
Consiglio che non consiglia
Purtroppo nessun consiglio è utile
In ogni caso ti scrivo lo stesso cercando di dartiqualche spunto.
Tu hai scritto che ami il tuo ragazzo e che lui ti ama.poi ti contraddici e poni dubbi.
La mia ex ragazza aveva sempre bisogno che le dimostrassi il mio amore,era in perenne tensione.
Ogni tanto bisogna fermarsi e riflettere con chiarezza.
1) senza farti condizionare cerca di capire se il rapporto con il tuo ragazzo è sincero da entrambi i lati e se in realtà non ci sono grossi problemi. Tutte le coppie hanno problemi e litigano.
2) anche io come te per alcune cose non mi apprezzo fisicamente e mi crea un calo dell'autostima.Nel frattempo che questa cosa è irrisolta in te come lo è in me e non riesci a risolverla subito,ne prendi atto e cerchi di andare avanti. Ponendo gerarchicamente i problemi ti rendi conto che certe cose come il " vedersi brutti" è un problema che si può lasciare sulla strada in attesa.
è normale che cerchiamo attenzioni in una relazione,ma bisogna vedere il limite.
se tu sei in abbandono verso di lui e lui lo è in te,non significa essere 24 ore su 24 presenti. cercare l'amore dell'altro(nel caso già c'è) significa che c'è una mancanza in noi stessi.
In ogni caso tutti recitiamo delle parti,si può sempre cambiare.Tu non sei tu,gli shemi comportamentali e i tuoi problemi si possono risolvere.
L'importante è che ti fermi,prendi tutto il tuo dolore,cerchi di penetrare ( non con la logica) ma con l'intuizione. devi vedere le priorità,quelle che non creano conflitti.
Tu non puoi sapere nulla, sei confusa,devi chiedere a qualcun'altro,altre parti di te che hanno chairezza,le devi solo cercare.
Mi dispiace di non poterti aiutare,non posso aiutare nemmeno me stesso. Ma suvvia,la sofferenza genera gioia,non si evita ,la si abbraccia.
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Dopo aver viaggiato per il mondo, viaggia in te stessa, da qualche parte sperduta ti troverai. - 3