Sab
19
Mar
2016
Non sono pigra, sono depressa.
Penso di avere una lesione al cervello. o cmq qualche valvola che non funziona bene, che ne sò, magari quella che produce serotonina si è intasata o definitivamente arrugginita.
Da quasi un anno ormai vedo nero. Nero nero nero.
Non che sia una novità, non sono mai stata una ragazza particolarmente allegra. E bè nel 2013 ho provato anche a suicidarmi ma haimè con un risultato ancora più pietoso. Dalla padella alla brace proprio. Sono stata più o meno bene pr un po' (certo perché dopo che provi a farti fuori succede che i finti amici ti fanno un bel ciaone e la famiglia cmq si preoccupa un filino e si, cercano anche di renderti la vita leggermente più facile) ma giustamente nessuno rimane lì a tirarti su il moccolo per tutta la vita.
Passato lo spauracchio, dopo qualche mese laconico di psicoterapia ed averti imbottito di farmaci bè calcione nel culo e vai!
Che mi sembra pure giusto.
Adesso però sono di nuovo depressa. Del tipo che solo farmi la doccia è un impresa titanica! Devo autoconvincermi almeno due giorni prima. Fatico il triplo di una persona normale per svolgere una qualsiasi azione quotidiana. Fare la spesa? Un vero e proprio incubo. Una volta ho mangiato patate e riso per tre settimane pur di non andare a fare la spesa. E' ridicolo lo sò.
Mi alzo dal letto la mattina solo per portare il cane a pisciare. Poi dormo di nuovo. Poi mi alzo per andare al mio pidocchioso lavoro (che odio e che mi è stato donato solo per pura beneficienza diciamo). torno a casa, piscio il cane, e dormo. Ripetere da capo il giorno successivo.
Non credo sia una vita che valga la pena di essere vissuta.
Mi sento uno spreco di ossigeno.
Un'erbaccia.
Niente mi amoziona, niente m'incuriosice. Se non avessi il lavoro pidocchioso e il cane non credo che mi alzerei mai dal letto. E sinceramente preferirei.
Ritentare un suicidio richiede uno sforzo enorme. Ogni tanto ci penso ma poi mi passa la voglia. E in tutto questo gli "altri" hanno ricominciato a dirmi le solite cazzate. La vita è bella, pensa a chi sta peggio di te, ma ti stai sempre a lamentare, ma fai questo, ma fai quello, esci e prendi aria, vai a farti una passeggiata ecc. Ma perchè non andate tutti a fanculo?
E' depressione, non pigrizia!
15 commenti
Dato che sai esattamente quale sia il tuo problema, non aspettare oltre e rivolgiti al tuo medico per ottenere un'impegnativa per una visita psichiatrica.
Sono d'accordo con Hyper quando dice che il cervello e` un organo come gli altri e come tale va curato.
Psicologi e psichiatri già provati.
Dopo che mi sono quasi ammazzata ho fatto un anno in terapia (non potevo fare altrimenti, sennò mi avrebbero ricoverato di nuovo) ma bò alla psicologia non ho mai creduto un gran chè. Cioè stare li seduta a parlare a questa estranea che non ha mai avuto problemi come i miei nella sua splendida vita, con la sua splendida casa e la sua splendida carriera mah... che consigli potrebbe mai darmi? Che aiuto? Ok avrà letto e studiato miliardi di libri ma bò se non sei mai stato depresso in vita tua, non credo che potrai mai capire come ci si sente.
E infatti mi ci sono trovata male.
All'inizio ero anche sincera ma poi anche lei ha attaccato col "esci la sera, fatti gli amici, guarda le cose positive" che porca miseria sta roba me la dice pure mia nonna che non c'ha nemmeno la terza media! Cioè grazie al cacchio, se potessi lo farei!
Poi dopo ha iniziato a metterci in mezzo anche i miei (che tra l'altro sono anche uno tra i miei principali motivi per i quali sono depressa) e la cosa mi ha scocciato non poco perché gli andava a dire quello che dicevo a lei (non cè il cavolo di segreto professionale??? Io bo!!!) e da lì ho iniziato a mentire spudoratamente così avrebbe lasciato perdere.
Pessima esperienza.
La psichiatria invece ha dato maggiori frutti. Dopo le prime due settimane in cui stai malissimo per i psicofarmaci, poi ho notato un netto miglioramento. Però dopo più o meno un anno ho lasciato perdere pure quello perché le medicine mi rincoglionivano maggiormente, oltretutto detestavo essere felice chimicamente! Volevo farcela da sola ma è durata poco.
Mi sono trasferita (perchè come ho già detto la mia famiglia è uno dei problemi) e siccome ero da sola ho preso un cane. Mi sono impegnata nel lavoro (CHE ODIO) e ho cercato di crearmi una specie di vita sociale.
Prima del suicidio avevo un cerchio di "conoscenti". Nessuno di loro potrei definirlo amico visto che dopo che sono stata etichettata come pazza non li ho più ne visti ne sentiti. Non c'ho perso un gran che ma almeno con loro ogni tanto uscivo. Mi ubriacavo e, si dai, mi divertivo pure.
Mi sono iscritta in palestra, ho ricominciato a prendermi cura di me. E' durata poco. Non penso che potrò mai essere felice o quantomeno serena. Perchè avevo tanti sogni e progetti ma sono andati tutti in fumo, uno dopo l'altro. E adesso se mi guardo indietro ho solo brutti ricordi, se guardo il presente vedo una grandissima fallita depressa e se guardo il futuro be non vedo proprio niente.
Stavo seriamente pensando di provare l'ipnosi. Qualcuno dice che funziona. L'avete mai provata o presa in considerazione?
Forse dovrei davvero solo farla finita ma poi il cane a chi lo lascio?
Te lo scrivo senza giri di parole: non riesci ad uscirne da sola perche`il tuo cervello ha delle disfunzioni che gli impediscono di "lavorare" come dovrebbe. Per quanta forza di volonta` tu possa metterci, non ne puoi uscire senza farmaci.
Se fossi diabetica non penso ti faresti problemi a farti iniezioni d'insulina. Non diresti mai: "Tenere la glicemia sotto controllo in questo modo e` uno star bene artificiale." Credo che, invece, riconosceresti che e` l' unico modo per star bene.
Quello che sto cercando di scrivere e ` che. il cervello puo` aver bisogno di farmaci esattamente come gli altri nostri organi. Pensare che gli psicofarmaci siano qualcosa di diverso o vergognoso da assumere e` un'idea che dovrebbe ormai essere superata.
Bè senza dubbio è assolutamente vero.
Ma se mi davano un beneficio da una parte, dall'altra però mi levava qualcosa! Ad esempio non mi ricordavo mai niente. Se mi dicevano una cosa, un minuto dopo l'avevo già scordata. Spesso avevo nausea (a dirla tutta piano piano stava scomparendo), la pancia gonfia e il ciclo ormai andava per cavoli suoi. Inoltre ok ero più serenza ma mi facevano essere anche molto rincoglionita tutto il giorno.
Se poi dimenticavo di prenderne una apriti cielo! Crisi d'astinanza che nemmeno un cocainomane! Infatti dopo due tre volte che le ho scordate e sono stata malissimo, ho iniziato a disseminarle in giro, tipo le nascondevo sul lavoro, nella borsa della palestra, in macchina, così se me le scordavo ce l'avevo sempre dietro. Ma non è vita neanche questa! Che, oltretutto, se avessi avuto un lavoro normale, mi avrebbero licenziato ormai da tempo.
Non sò, magari i farmaci che hanno dato a me erano davvero troppo forti, ma assolutamente non ero in grado di lavorare! Almeno adesso ok che ho il morale sotto le scarpe e c'è sempre il pericolo che possa recidermi una vena col tagliacarte sulla scivania, ma almeno se mi dicono "fai questo" lo faccio.
Cmq gli psicofarmaci sono un'arma a doppio taglio. O li prendi e sei felice ma non sei più tu. O non li prendi e rimani depressa per il resto della vita.
Bò davvero non sò che fare.
Se avessi continuato a prenderli, pian piano, lo psichiatra ti avrebbe ridotto il dosaggio o prescritto un altro farmaco, magari meno forte. In questo modo mi sembra che tu stia tornando al punto di tre anni fa.
Ciao @Caso Mai
Volevo dirti che mi piace molto il tuo modo di scrivere: si capisce che sei una persona intelligente e con una buona cultura (scrivi molto bene)!
Da quello che scrivi noto una grande lucidità e capacità di critica... Credimi non è da tutti!
Sembra che non sei riuscita ad entrare in sintonia con la tua precedentre psicologa... Beh potresti sempre riprovarci con un/una altro/a psicologo/a: in questi casi conta molto l'empatia fra paziente e professionista!
Già il fatto che hai scritto lo sfogo ed interagisci con gli utenti che ti lasciano i commenti, secondo me vuol dire che vuoi lottare e cercare di stare meglio: non mi sembri rassegnata!
Un abbraccio!
per Caso Mai - depresso anch'io
stamane avevo cominciato a scrivere una risposta lunga includendo la mia esperienza. ma molte cose che avevo scritto te le hanno già dette gli altri. e a questo punto vado a puntualizzare un paio di cose e alcune mie opinioni personali.
per me che credo di capirti benissimo in sono quanto depresso anch'io le cose stanno diversamente. essendo più anziano o più grande come preferite non è la prima volta che affronto un periodo di depressione, e so che ne uscirò come già in passato sono entrato - uscito da questa situazione. so bene - perché lo sto vivendo - che le piccole cose come cucinare, avere cura della propria persona ecc costano molta fatica. è depressione e non pigrizia. quasi quasi mi sto convincendo che la pigrizia non esista nemmeno e l'abbia inventata la società, perché chi sta bene non è pigro, ha voglia di FARE. quando ci annoiamo è perché non abbiamo niente di gradevole da fare. ovvio che un minimo di sacrificio ci vuole, vedo persone sane che non vogliono lavorare e mi fanno un po' incazzare (rispetto le prostitute ma mi stanno sulle sulle OO le zingare che chiedono l'elemosina). lasciamo stare questo tema per carità, non voglio creare una guerra di religione, sono solo mie opinioni.
è ovvio che le frasi fatte dei tuoi amici non ti aiutano. quoto in pieno le tue affermazioni
[gli "altri" hanno ricominciato a dirmi le solite cazzate. La vita è bella, pensa a chi sta peggio di te, ma ti stai sempre a lamentare, ma fai questo, ma fai quello, esci e prendi aria, vai a farti una passeggiata ecc. Ma perchè non andate tutti a fanculo?
E' depressione, non pigrizia!]
credo che nel mio caso mi aiuti il fatto di avere una vita vissuta dietro di me, avere bei ricordi e sapere che passerà. non è la prima volta che sono depresso. ne sono uscito e rientrato, credo di sapere un po' come funziona. sto aspettando che la mia situazione si sblocchi, cerco soprattutto di non soffrire. mi conforta il passato perché mi ricordo com'è quando si sta bene.
intanto il suicidio o anche solo pensarci lo considero un errore. è una violenza contro se stessi da evitare come la violenza su altre persone - esseri viventi. e credo che non ci sia un modo indolore di morire. sarei curioso di sapere come hai provato a farlo, cioè che metodo hai usato, se te la senti di parlarne. e mi auguro che non ti abbia lasciato danni, o quanto meno niente di grave.
non sappiamo nemmeno perché sei entrata in depressione. sicuramente tu lo sai ed è sulle cause che dovresti riflettere insieme a un terapeuta.
noto inoltre una mancanza di autostima che dovresti assolutamente correggere:
[Mi sento uno spreco di ossigeno.
Un'erbaccia.]
per fortuna io sono un depresso che si stima. e tu non hai motivo per non stimarti.
anche questo punto dovrebbe essere affrontato con un terapeuta.
infine faccio distinzione fra psicologi e psichiatri. vedo di buon occhio la prima categoria e non mi piace la seconda. è pericoloso rivolgersi a uno psichiatra, e non sono il solo a pensarla così. basta cercare in rete ANTIPSICHIATRIA per capire di cosa scrivo.
gli psicofarmaci possono aiutare e essere a volte indispensabili, ma gli psichiatri fanno solo quello. io cercherei uno psicologo. la mia esperienza sembra l'opposto di quella di InquietaMente. secondo me InquietaMente ha trovato una psicologa del cavolo, perché manco rispettava il segreto professionale. potrei anch'io aver trovato solo psichiatri del cavolo ma non credo, siamo in troppi (vedi ANTIPSICHIATRIA).
concludo con un'affermazione di alcuni psichiatri (onesti) detta a parole mie:
ci tocca curare giovani con disagio psichico che quasi sempre viene dalla famiglia d'origine. non potendo allontanare il soggetto dalla famiglia stessa che è causa del suo male, o correggere queste famiglie sbagliate per mancanza di mezzi e perché non è possibile cambiare certe convenzioni sociali troppo radicate, gli diamo gli psicofarmaci (e avanti savoia). questa per me è colpevolizzazione della vittima.
(Colpevolizzazione della vittima - Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Colpevolizzazione_della_vittima)
attenzione a chi si chiede aiuto. una volta entrati in cura psichiatrica non è facile uscirne.
uso due sigle psichiatriche, vediamo se la sfogante le conosce.
la sfogante ha fatto un TS al quale è sicuramente seguito un TSO.
psicofarmaci e psichiatri sì ma con cautela. uno psicologo se anche non risolve per lo meno non fa danni (a eccezione di quello che ha trovato InquietaMente - da denunciarlo se non si fosse in italia).
passo e chiudo.
In fede.
- mi conforta il passato perché mi ricordo com'è quando si sta bene. -
A me invece esattamente l'opposto. Prima di tentare il suicidio ero all'università, in un'altra città. Avevo "amici" e cmq uno spiraglio di futuro, avevo delle ambizioni, dei sogni, stavo studiando per fare qualcosa che mi piacesse.
Ok ero depressa ma penso di essere depressa da tutta la vita (pensavo al suicidio anche da piccola quindi bò) però cmq stavo lavorando per qualcosa ecco. Non ero ferma, mi stavo muovendo. Poi per vari e molteplici motivi che non stò qui a raccontare (perchè ci vorrebbe davvero troppo) è successo quello che è successo e sono tornata a casa dai miei che mi hanno trovato subito questo lavoretto tanto per non farmi stare a casa a deprimermi ulteriormente. Un lavoro che non mi piace, che mai avrei voluto fare nella vita e che non mi da nemmeno tanta sicurezza economica a dirla tutta.
Che ok il lavoro serve ecc ma addio laurea, addio futuro, addio a tutto. In pratica stò messa peggio di prima, perché almeno prima avevo una speranza di riuscire a fare una vita diversa.
Quindi quando mi capita di ripensare al passato stò uno schifo perché se potessi tornare indietro o non commetterei l'errore di poter essere salvata, o non ci proverei proprio! Perché, ripeto, ho solo peggiorato le cose. Pensare al passato fa malissimo. Anche i ricordi belle sono diventati incubi. Vorrei poter resettare la memoria e non ricordarmi più niente. Davvero.
- e credo che non ci sia un modo indolore di morire. sarei curioso di sapere come hai provato a farlo, cioè che metodo hai usato, se te la senti di parlarne. e mi auguro che non ti abbia lasciato danni, o quanto meno niente di grave. -
Ho preso un bel po di farmaci (tanti, tantissimi) e alcool. Il classico insomma. No non è assolutamente indolore anzi! Se non mi avesse trovato il mio coinquilino (che quella sera doveva dormire fuori ma che invece è rientrato) sarei morta nel giro di un'ora. Ma è stata un'agonia! Davvero ragazzi NON FATELO MAI!!! Danni niente di grave. Solo qualche ulcera allo stomaco (ma piccole e non pericolose) e un lieve trauma cranico (come se non fosse già messo male il mio cervello) perché sono svenuta e ho sbattuto la testa. Si mi è stato fatto un TSO anche perchè ero praticamente in coma.
Penso che tu ti stia riferendo al mio di psicologo, che andava a raccontare ai miei quello che gli dicevo (l'ho scritto sempre io quel commento, stavo rispondendo a InquietaMente). Infatti per me è stata un'esperianza davvero brutta, per questo non voglio tornarci anche perché non mi ha portato a nessun beneficio, anzi.
- ci tocca curare giovani con disagio psichico che quasi sempre viene dalla famiglia d'origine. non potendo allontanare il soggetto dalla famiglia stessa che è causa del suo male, o correggere queste famiglie sbagliate per mancanza di mezzi e perché non è possibile cambiare certe convenzioni sociali troppo radicate, gli diamo gli psicofarmaci (e avanti savoia). questa per me è colpevolizzazione della vittima. -
Infatti io ho smesso di mia volontà di prendere gli psicofarmaci quando mi sono trasferita da sola, lontana dai miei che purtoppo erano (e ogni tanto ancora sono) una tra le cause della mia depressione.
Vivere lontana da loro e sopratutto non essere dipendente economicamente da loro mi ha portato sicuramente un miglioramento, ma rimane il fatto che non vedo un futuro in questa città, con questo lavoro, e sono troppo depressa per cambiare qualcosa! Ho provato a fare qualche corso formativo ma ci vuole tanto impegno (ovviamente) che io in questo momento non ho! Figuriamoci cambiare città o stato! Mi adagio al lavoro che ho adesso solo perché non ho davvero le forze necessarie per cambiarlo. Se già fare la doccia richiede uno sforzo enorme, figuriamoci un colloquio di lavoro o un trasloco! No. Assolutamente.
E questa consapevolezza aggiunge depressione su depressione perché mi sembra di essere un albero che non può spostarsi dal punto in cui è stato piantato anche se intorno c'è solo mondezza!
Autostima? Non sò cosa sia.
Per l'Anonimo delle 15:49
- Sembra che non sei riuscita ad entrare in sintonia con la tua precedentre psicologa... Beh potresti sempre riprovarci con un/una altro/a psicologo/a: in questi casi conta molto l'empatia fra paziente e professionista! -
No infatti. Anche perché mi sono sentita spesso giudicata da lei. Come ho già detto mi hanno obligata ad andare sia dalla psicologa che dalla psichiatra (l'alternativa era il ricovero) quindi all'inizio mi sono detta "bon tanto ci devi andare! Almeno cerca di ricavarne qualcosa!" ma bo ogni volta che le raccontavo qualcosa lei minimizzava, e sopratutto faceva una cosa odiosa dal mio punto di vista. Mi diceva tipo "io avrei fatto così" "io fare così".
Ma io mi chiedo come possa una persona che sarà anche laureata, ma se non sei mai stata depressa, ne anoressica, ne bulimica ne niente, hai sempre avuto una vita facile e tranquilla, come puoi aiutare una persona che sta passando cose delle quali tu hai letto solo nei libri? Secondo me è assurdo.
Per questo non credo nella psicologia. Quando ero ricoverata in salute mentale ho conosciuto ragazze e ragazzi con le mie stesse problematiche e giuro mi hanno aiutato più loro che la plurilaureata psicologa di sto cavolo!
Potrei si provare ad andare da qualcun altro ma dubito che potrei permettermi uno psicologo a pagamento (lei era gratuita, convenzionata con l'ospedale) e se poi va male anche con questo? Soldi e tempo buttati. Altri soldi e altro tempo.
il tempo รจ dalla tua parte
magari fra un po' questa esperienza negativa sarà solo un ricordo. non è mica la fine del mondo restare indietro con gli studi. perché pensi che non potrai tornare all'università? considerati convalescente per un periodo. quando starai meglio poco a poco tornerai in pista.
le ulcere guariscono, i traumi cranici pure. ne ho avuto uno tempo fa per un'uscita di strada causa ghiaccio e per un paio di mesi avevo problemi di equilibrio, quando ero stanco barcollavo come un ubriaco. poi ho chiesto in giro e altra gente mi ha detto che per loro è stata la stessa cosa. un tizio che fece un frontale con l'auto ebbe quel problema per un paio d'anni. mi è bastato questo per rinfrancarmi.
capisco che da giovani si ha un senso dello scorrere del tempo diverso che da "maturi". si tratta solo di pazientare e riorganizzarsi. non vedo niente di irreversibile. da quello che scrivi sembra che ti si siano chiuse tutte le porte e questo non mi sembra possibile.
se hai trovato uno psicologo del c@zzo mica tutti sono così, è come dire che una donna dopo una delusione amorosa debba per forza farsi suora perché gli uomini sono stronzi. oppure un uomo si fa prete perché ha conosciuto la donna sbagliata (questi esempi non sono il massimo ma ormai li ho scritti, servono solo per spiegare il concetto).
intanto hai già fatto qualche passettino, ti sei tolta gli psicofarmaci e ti sei allontanata da casa.
il tuo futuro non è per nulla compromesso. soffri di depressione e al momento non puoi fare più di tanto, ma le cose cambieranno.
quello che è successo prima e che ti ha portato al TS lo sai tu ma non credo sia morto nessuno. pian piano si aggiusta tutto. ti conviene cercare aiuto, sicuramente. come hai scritto qui puoi farlo anche su qualche sito di psicologia on line, in assoluto anonimato e gratis. scommettiamo che trovi lo psicologo giusto? e quando hai trovato di chi fidarti racconterai quello che non hai raccontato qui (gli eventi prima del - TS).
questa esperienza negativa sarà solo laurearsi con ritardo, oppure cambiare copletamente idea su quello che farai nella vita, e sta a te trovare il buono nel cattivo. qualcosa sicuramente ti avrà insegnato-insegnerà e ne uscirai rafforzata.
ma non tenerti tutto dentro, parla con qualcuno degno di fiducia.
ok sei depressa ma sei sempre viva e con tutta la vita davanti.
P.S. ho scritto che ho dei bei ricordi ma ne ho anche di brutti. tu sei focalizzata su quelli brutti ma ne avrai di belli anche tu, no?
e poi perché sembra che tu abbia tanta fretta? calma. un passo per volta.
In bocca al lupo.
@OldJoe: come ha gia` precisato CasoMai, e` lei quella che ha avuto una brutta esperienza con la sua psicologa. Io non giudico negativamente nessuna delle due categorie: tutto sta nell'aver la fortuna d'incontrare un bravo professionista, cosa che non sempre avviene.
Le due figure pero` non sono affatto intercambiabili e, in questo caso, mi sembrano necessarie entrambe.
Non so che dirti ma leggere la frase piscio il cane è stato qualcosa di meraviglioso.
to InquietaMente & Meaow
1 - sì, avevo toppato scambiando le quote per uno scritto tuo. l'avevo capito quando me l'ha scritto CasoMai, ho ritenuto superfluo spiegarlo, ma ok.
2 - piscio il cane è carino davvero, non gli ho dato l'importanza che meritava tutto preso sul problema. sarà l'evoluzione del linguaggio. e meno male che non ho il cane sennò mi toccherebbe pisciarlo e ca__rlo anch'io.
Nel momento in cui troverai un uomo che ti bombi con la giusta frequenza, la tua vita ti apparirà più rosea, sarai più ottimista, e sentirai di avere una nuova, importante ragione di vita oltre al cane e al lavoro. Dicci, quanti anni hai? Come sei di aspetto?
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La depressione è clinicamente una malattia. Così come il fegato o il cuore possono avere dei malfunzionamenti così il cervello che è un'organo anch'esso, il più complicato fra l'altro. Hai un cane, un lavoro, la vita è meravigliosa se la vivi cone si deve. Già quando pensi di farla finita è ora di agire. Scegli uno specialista in psichiatria che sia anche psicoanalista così saprà ben bilanciare cure farmacologiche e psicoterapia. Quando ne ho avuto bisogno il mio era pure specializzato in medicina orientale ed agopuntura quindi aveva un approccio molto nature e farmaci il giusto senza sbombardare pesantemente. Cara amica fidati, le cure ci sono, non sprecare altro tempo, la vita riserva infinite sorprese e soddisfazioni, sarebbe un peccato mortale passarla a letto macchinando la propria fine. Già domani vai, preparati e vai!!