Ven

28

Nov

2014

mi sento impotente davanti alla mia vita

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

fra poco più di un mese compirò 30anni e sento di aver buttato gli ultimi 10anni della mia vita. 

voglio andare a ruota libera.....

sono sempre stato un ragazzo riservato, rispettato dagli amici più intimi ma poco considerato dagli altri. Forse perchè a prima vista mi dipingono come uno stronzo con l'aria da superiore ma in realtà sono una persona molto sensibile e di buon cuore verso tutti e mai mi sono sognato di giudicare altri, chi mi conosce lo sa perfettamente.
Ho dei modi a volte un pò troppo bruschi e forse eccedo col sarcasmo, ma in realtà sono solo difese che mi sono costruito negli anni, dopo aver subito offese e umiliazioni anche dai miei stessi famigliari. 
Ho sempre avuto poca stima di me e 8 anni fa sono caduto in una profonda depressione dopo una storia travagliata con una ragazza che alla fine mi ha lasciato.  Mi ero trasferito a roma dai miei nonni da 2 anni per l'università e da allora ho mollato tutto , crisi d'identità , non volevo più studiare una cosa che non mi entusiasmava volevo fare quello che mi piaceva: disegnare, fare cose creative, di grafica, ma figuriamoci, non potevo dare questo dispiacere in famiglia, l'unico figlio e unico nipote a non prendersi una laurea!!!  in più ero stufo di vivere con i miei nonni coi quali non sono mai andato d accordo, mi sentivo in gabbia. le amicizie lasciate nella mia città d'origine andavano indebolendosi e mi sentivo solo più che mai in una città che non era mia. come se non bastasse mentre i miei coetanei sperimentavano una vita indipendete e libera io ancora dovevo convivere e fare i conti con i miei nonni bigotti e dividere una stanza con 2 sorelle.
la mia famiglia implicitamente e con sottili giochetti psicologici è riuscita a convincermi che i miei erano solo capricci dettati dal momento (nemmeno la decenza di riconoscere che ero sull'orlo del suicidio). ho passato quasi 3 anni "curandomi" fumando erba tutti i giorni dalla mattina alla sera, andando alle feste, facendo abuso di alcol, coca e altra merda sintetica, ho frequentato persone di merda che son finite con lo spararsi eroina in vena. continuavo a sentirmi in gabbia perchè in fondo avevo alle spalle una famiglia solida che non potevo "deludere" , ma allo stesso tempo mi sentivo profondamente diverso da loro, con una voglia matta di girare il mondo , sperimentare e vivere una vita di avventura finchè ero in tempo e non sciuparla tra 4 mura. 
per riprendermi ho trovato la forza di iniziare a lavorare, facevo lavori umili, portavo pizze, facevo il cameriere, per me era importante, mi sentivo utile a qualcosa , stavo bene anche se per la mia famiglia era una perdita di tempo inutile.
ero diventato iperattivo, avevo mille interessi conoscevo tante persone e così ho ripreso gli studi. 

poi ho conosciuto la mia attuale ragazza e anche grazie a lei ho trovato la forza di laurearmi, tra mille difficoltà e chiudere un percorso che continuava a farmi star male. male perchè nel frattempo avevo scoperto quanto può essere cattiva la gente che giudica ed emette sentenze senza nemmeno conoscere la tua condizione o sapere cosa ti passa per la testa o cosa hai vissuto. Io ho sempre saputo di essere fortunato rispetto a tante altre persone che hanno reali problemi ben più seri, ma solo chi è stato depresso può capire veramente cosa si prova in quello stato, come tuo ogni più roseo progetto va ad arenarsi nel buio della tua anima, come ti tolga la volontà e la forza per fare qualsiasi cosa. eppure la gente ti considera come uno scanzafatiche, un pigro, un buono a nulla. Lo fanno quelli che reputi "amici stretti", lo fanno i famigliari. la cosa triste è che mentre lo fanno, noti nei loro occhi e nel loro tono di voce una sorta di soddisfazione e rivalsa, una specie di cura verso le loro vite tristi. le persone hanno bisogno di sentirsi migliori degli altri e allora chi meglio di un depresso per sfogare le loro frustraizioni e sbattergliele in faccia?
nel mentre vedi sorelle e cugini, coetanei che vanno avanti, iniziano a lavorare, si levano i loro primi sfizi, raccolgono i loro frutti, programmano, mentre tu sei ancora impantanato nelle tue pippe mentali, vieni considerata la pecora nera, il fannullone e vedi il tempo scorrere senza possibilità di fermarlo e dire hey cazzo aspettami ho avuto un contrattempo! 

presa la laurea (breve è chiaro) non c è stata gloria per me. mesi e mesi di cv spammati ovunque senza riscontro. eppure la mia laurea è una delle più ricercate, ho lavorato in una importante azienda per il tirocinio ricevendo apprezzamenti da tutti per il lavoro svolto, ho una discerta dinamicità e sono molto pratico nel mio lavoro. ma niente. devo quindi rassegnarmi alle spinte di ragazza e famiglia e ributtarmi nel ripugnante mondo universitario. 
ed eccoci al punto. dopo 2 anni esami finiti, media da 110 e lode e tirocinio di laurea che durerà ancora un anno il che significa che a 31 anni mi sarò preso la laurea specialistica dopodichè saranno tutti felici e contenti tranne me che starò di nuovo a spasso perchè "fuori quota". 
nel mentre poco è cambiato, vivo ancora con i nonni bigotti che alla veneranda età di 88 e 93 anni sono ancora qui a cagare la minchia , in più non sono piu autosufficienti e quindi mi tocca fargli pure da balia (dopo essere stato cacciato piu volte di casa). 
non ho una lira in tasca, non posso lavorare perchè per il tirocinio esco di casa alle 6.30 e torno la sera alle 18 se mi dice bene, il tutto a gratis.. la mia ragazza continua a chiedermi di convivere, di fare questo e quest altro ma io non posso permettermi un affitto e non posso assicurarle nulla per un altro anno almeno. i miei coetanei hanno tutti una loro vita, lavorano più o meno tutti, qualcuno si è sposato altri lo faranno a breve, altri hanno già prole al seguito e io mi sento ingabbiato nella mia situazione di bambinone incapace e impossibilitato a spezzare le catene. sento di aver buttato anni della mia vita dietro a cazzate e sogni che non ho mai realizzato e ora mi sento solo profondamente disilluso. 

la mia ragazza è una persona fantastica eppure per la prima volta in vita mia ho tradito, l'ho tradita ripetutamente con 3 ragazze diverse e non ho sentito rimorso. anche lei lavora come un cane tutto il giorno e la sera è a pezzi. non siamo piu in grado di avere vita sociale, non ho piu veri amici attorno, non ho piu interessi veri, non riesco a coltivarne perchè mi sembra di perdere ancora tempo e di allungare sempre piu la mia pena, non mi appassiono piu a nulla, vedo solo grigio e considero tutto una perdita di tempo. sono diventato un'ameba e ormai ne sono certo, sono ricaduto in depressione. sembra che il mio momento non arrivi mai e sono stufo. spesso spero di finire sotto un tram o che mi capiti qualcosa di brutto che porti un pò di novità in questa vita piatta e subito dopo mi faccio pena per i pensieri che arrivo a fare.

questa vita mi fa schifo, ho fatto solo scelte sbagliate e l'ultima in ordine di tempo è stata scrivere qui su. 

6 commenti

hai fatto tanto, tieni duro ancora un anno, vedrai che arriverà anche il tuo momento. se ti arrendi ora sarà stato tutto inutile

Avatar di grasshoppergrasshopper alle 13:31 del 28-11-2014

Guarda chi meglio può capire la depressione, in passato ne ho sofferto, ho letto tutto quello che hai scritto, ma sai cosa ho pensato subito? Che tutto sommato fai la vittima, capisco che a volte ci sono cose al di fuori di noi che non possiamo controllare, tipo nonni famiglia, ma per il resto ci devi mettere del tuo, mi sembra che ti crogioli un pò in questa situazione, e non ti sto giudicando ma valuto i fatti da quello che scrivi, anch'io tempo fa mi sentivo la vittima di una congiura di questa vita bastarda, ma in realtà non funziona così, almeno finche in realtà non vuoi davvero cambiare le cose ed essere protagonista della tua vita, sembra lo slogan di una pubblicità, ma è quello che devi fare per uscire da questo stato di apatia. 

Avatar di mielefiele79mielefiele79 alle 15:49 del 28-11-2014

Troppa ansia da prestazione. Per quanto può essere pressante il giudizio della tua famiglia tu non sei nato e cresciuto per realizzare i loro sogni. Smettila di essere quello che non sei o qualunque cosa farai sara totalmente inutile e controproducente, lasciandoti addosso quel senso di estraniazione ed incapacità 

Avatar di SetantaSetanta alle 11:05 del 29-11-2014

Ti consideri anche uno dal carattere 'riservato' dopo esser andato alle feste/aver fatto il cameriere/ecc?
All'università non sei stato contatto da persone che son venute a conoscenza dei tuoi lavori?

Avatar di farnightfarnight alle 16:31 del 29-11-2014

La tua ragazza vive da sola o con la sua famiglia?
Perché non siete in grado di avere una vita sociale? Durante la settimana magari siete stanchi, ma sabato e domenica? 

Avatar di farnightfarnight alle 16:32 del 29-11-2014
...

Tieni botta. Che almeno tu tra mille difficoltà una cultura te la sei fatta,anche se ora ti sembra di poca utilità. Io ho un trascorso simile al tuo,ma tu hai il vantaggio di avere 16 anni di meno e tanta conoscenza in più. Io,blindato alla terza media-i miei genitori detestavano libri e cultura,roba da fannulloni-ho dovuto strappare a caso pagine da libri nascosti per costruirmi frammenti di conoscenza  sparsa. Vedi che ti complica ancora di più la vita essere un ignorante. E uno di poca volontò,anche,perchè se proprio avessi voluto...non sono l'unico cresciuto in mancanza d'amore e di fondi,purtroppo e nemmeno tu. Io però le palle le ho tirate fuori con notevole ritardo e forse non mi servirà più a granchè. Tu sei comunque in orario per un'altra vita,a 30 anni. pensaci su,in bocca al lupo.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 10:43 del 17-01-2015

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