Tag: rabbia

Sab

09

Mar

2019

Il mio compagno di banco

Sfogo di Avatar di Peccato OriginalePeccato Originale | Categoria: Ira

Ogni giorno il mio compagno di banco (che credo abbia alcuni problemi psicologici/psichici ma non me ne frega niente) fa qualcosa per cui mi viene voglia di bullizzarlo. Io sono di indole davvero mansueta, ma con lui le cose davvero saltano dalla padella e perdo le staffe pur non volendolo.

Questo qui è fissato con i videogiochi degli inizi del 2000 ed ha alcuni dei peggiori gusti cinematografici che io abbia mai visto, non ne capisce davvero una mazza ne dell'una ne dell'altra categoria. Fa il liceo classico come me, eppure è negato per qualsiasi cosa perchè o copia tutto in qualsiasi momento o si fa dare un aiutino. Mi interrompe ogni secondo, pure nel bel mezzo della lezione, per chiedermi cose inutili e risapute sul programma del giorno oppure pareri riguardo le robe inutili di cui ha il coraggio di discutere con me, cinefilo di professione e ottimo a scuola.

Mi urta il fatto che non si lava, non cura il suo corpo e si veste in modo terribile, quel casual che in realtà si capisce bene che è tutta roba che gli ha comprato la madre perchè lui non è in grado di prendersi cura di sè o di prendere una decisione autonoma. A tal proposito, quando a scuola c'è una scelta da fare, praticamente mettono in mezzo me e devo fargli da tutor se no da solo non se la cava. Gli ho per lo meno consigliato di lavarsi i denti perchè ce li ha ricoperti di quello che spero sia solo residuo di cornetto, e dopo mesi ancora non riesco a guardargli la bocca da quanto fa schifo.

Pare acculturato quando si fissa con qualcosa, ma la verità è che non apre mai il libro giusto nell'ora giusta, ovvero apre un libro per fare i compiti per una materia nell'ora di una materia totalmente diversa, senza ascoltare la lezione, e in verità non fa neanche quello perchè si sta tutto il tempo al cellulare a vedere cose tipo documentari sugli animali, video recensioni di videogiochi o a fissare la chat con la madre. Dopo tutte queste circostanze, quando viene chiamato all'interrogazione ha ogni volta una faccia smarrita e patetica, e piange quasi sempre. si lamenta però se non prende almeno 8. Se non è ipocrisia questa...

Ha la cattiva abitudine di parlare da solo, e detesto con tutto me stesso questa cosa perchè gli ho detto infinite volte che mi deconcentra ma oviamente lui ha le orecchie tappate di cerume ed il cervello paralizzato, per cui fa abitualmente versi e borbottii, a volte senza neanche un motivo apparente.

In passato, quando la mia personalità era ancora più debole di oggi, quando si arrabbiava si sfogava su di me picchiandomi e ricoprendomi di insulti come un bambino di 5 anni, e oggi ha pure il coraggio di chiedermi che gli faccia io i suoi compiti. Ha sempre sfogato la sua frustrazione da poppante dicendo che facevo schifo, che ero raccomandato e che i miei genitori mi paravano il "cosiddetto" perchè da solo non ero in grado di difendermi (praticamente si stava descrivendo da solo). Ha per anni lamentato il fatto che io avessi la forfora molto visibile quando in realtà gli ho spiegato mille volte, con le buone e con le cattive, che è una malattia della pelle che mi è venuta dopo alcuni eventi particolari della mia vita di cui sicuramente parlerò in seguito.

Lui e i suoi modi, le affermazioni fuori luogo, le domande ovvie fatte perchè vuole farsi notare, le volte che mi fissa per ore come se io fossi una lavatrice per un bambino autistico, i suoi gesti forzati, la sua puzza, il disordine, l'immaturità, tutto mi irrita di questa persona. Il danno più grande è che siccome io sono il classico "nerd scomodo alla classe, che nessuno vuole e di cui nessuno si cura mai", me lo mettono SEMPRE appresso, sia i compagni di classe che i professori, perchè hanno la faccia tosta o di dire che siamo simili, o che io sono in dovere di aiutarlo perchè lui è bisognoso e io no. Io soffro di depressione e solitudine da una vita intera e questi mi appiccicano questa palla al piede perchè quello che sta bene sarei io e lui che è coccolato da genitori, da (alcuni) compagni e da professori invece no? Della mia situazione parlerò in futuro, ma vi basti sapere che non mi sembra che sia lui qua quello bisognoso, anzi è viziatello fin troppo.

Non mi interessa che forse ha dei problemi come una sindrome simile all'autismo o cose simili, davvero non me ne frega un beneamato. durante tutta la scuola media sono stato appresso a tipi identici a lui e venivo bullizzato pure; ora, alle superiori, per lo meno non mi picchiano, ma tra tutte le persone che potrebbero stare accanto a me e magari farmi riprendere fiducia in me stesso, mi appiccicano questo individuo per quattro lunghi anni.

No, non mi pento di odiarlo con tutto me stesso, forse i miei sentimenti sarebbero diversi se lui non fosse stato sempre perennemente appiccicato a me contro la mia volontà, e la sua colpa è non aver mosso un muscolo per svegliarsi dal suo mondo incantato, prendere in mano per lo meno la coscienza della sua situazione e capire che anche io ho bisogno dei miei spazi. Invece no, continua a sognare.

E io faccio ogni giorno più cattivo sangue. 

 

Tags: rabbia

Gio

28

Feb

2019

Gli occhi di una signora

Sfogo di Avatar di OzymandiasOzymandias | Categoria: Altro

L'altro ieri è stata una giornata da dimenticare, con un piccolo episodio da ricordare.

Esco di fretta, prima di andare in ufficio mi tocca fare un bel giro infelice di uffici pubblici nei quali devo chiedere ragguagli su come pagare diverse migliaia di euro fra tasse, bolli e altre infelicità.

Preso dalla fretta e dalle mille cose che ho in testa parcheggio in un'area di sosta a pagamento e vado via dimenticandomi completamente di fare il biglietto. 

Quando torno becco una signora (approssimativamente sui 50 anni) ausiliare del traffico che stava fotografando la mia auto.
Alè! ci mancava anche questa! (penso). Temporeggio per qualche secondo, indeciso se aspettare che vada via o presentarmi, perché di fatto essendo il colpevole mi vergogno a svelarmi.

Decido di andare a parlarle, convinto che mi avrebbe rimproverato. Un po' intimidito mi presento, con mia enorme sorpresa la signora, gentilissima, prima che io abbia proferito parola mi dice che le dispiace perché purtroppo ha completato la procedura e non può più evitarmi la multa, e in più si SCUSA con atteggiamento dimesso.
Io, sempre più incredulo, le rispondo spontaneamente dicendole che l'errore è stato mio e che lei non si deve scusare di nulla, sta solo facendo il suo lavoro.

Solo a quel punto noto i suoi occhi e il suo sguardo, immobile per qualche istante, malcelare poi una forte emozione che la costringe a guardare altrove, concedendomi poi un saluto che inizia a tramutarsi in sorriso. 

Quello sguardo mi ha permesso di capire il tipo di quotidianità che vive chi fa quel lavoro: gli insulti, gli improperi, l'ira di chissà quante persone prima di me che le hanno sputato in faccia quintali di frustrazione a fronte di qualche decina di euro da pagare.

Negli occhi di quella signora, in quel fugace istante, ho visto tutta la rabbia della società.

Mer

27

Feb

2019

Fidanzato invidioso, ma sarà?!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Io e il mio fidanzato abbiamo lavorato per due anni nella stessa azienda. Qualche settimana fa ci sono stati gravi problemi, e pochi giorni fa siamo stati tutti licenziati (circa 80 dipendenti) e la società ha chiuso.

Io non mi sono persa d'animo un attimo e ho iniziato la sera stessa a mandare curriculum in ogni azienda che conosco nel settore. In pochi giorni ho fatto cinque colloqui con diverse compagnie, tutte disposte ad aiutarmi ad ottenere il visto che mi serve per vivere in questo paese e che sembrano interessate ad avermi.

Lui è da giorni che vegeta sul divano, saltellando dal pc alla Playstation restando imbambolato tutto il tempo. Ha mandato due curriculum, fine. E frigna che si annoia, che è triste che nessuno lo ha richiamato. Abbello, non è che vengono a chiamarti loro! Devi essere tu a renderti disponibile, a rispondere alle mail, a chiamare, a informarti. Sei tu ad aver bisogno del lavoro, non il lavoro ad aver bisogno di te.

Niente, non capisce. Oggi mi ha fatto una sfuriata sostenendo che io faccio un lavoro meno specializzato del suo e ho già avuto più risposte e che questo è ingiusto. Peccato che io mi sia fatta il mazzo e siano mesi che faccio straordinari ogni giorno per imparare, vado ai corsi, ho imparato una nuova lingua per essere più flessibile. Vero: faccio un lavoro più umile del suo. Ma mi sono impegnata e sbattuta di brutto per ottenere qualcosa che mi facesse comodo.

Lui invece è convinto che tutto gli sia dovuto perchè boh, è il più bravo del mondo.

Sono andata via, non mi va di stare a casa a farmi intossicare dalla sua invidia e cattiveria. Quando avrà voglia di fare un discorso da adulti sarò ben contenta di ascoltare, ma se devo farmi insultare e dire che faccio praticamente la sguattera e non vale la pena che mi impegni... Fanculo.

Vivere lontano da casa, da soli e con come unico punto di riferimento qualcuno che ti tratta da schifo, ti sottovaluta, a casa ti tratta come una schiava cucina-pulisci-lava e dà per scontato che tu ci sarai sempre per i suoi capricci è tremendo. A volte vorrei lasciar perdere e vivere più serenamente per me stessa e con me stessa, anzichè inseguire il suo lagnarsi e camminare costantemente sulle uova per non ferire i suoi sentimenti di bimbo di sei anni. 

Sab

23

Feb

2019

Questioni di cuore

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti. Conosco questo sito da diversi anni,ho letto tante storie accadute tanto agli utenti registrati del posto quanto agli anonimi. Ho postato qualche storia mia,commentato qualche racconto altrui,ma ora temo di essere io ad avere bisogno di un parere da chi possa vedere la mia situazione oggettivamente, senza gli inevitabili coinvolgimenti emotivi che amici e familiari sperimentano quando cercano di consigliarti. Vivo in una località turistica sul mare,ho cinquant'anni, lavoro a stagione e durante l'inverno mi arrangio con svariati lavoretti. Sono stato sposato per dieci anni,a vent'anni appena nacque un figlio che ora di anni ne ha trenta compiuti,ho girato diversi posti in lungo e in largo per la penisola. Ed essendo sempre stato bisex,dopo il divorzio mi son dato ad avventure di ogni tipo e variando spesso il genere di persona che mi si trovava a fianco. Ora una donna,poi un uomo,di nuovo una donna,di nuovo un uomo...così per anni. Poi,spinto anche da mio figlio,che di me sa tutto e che ha sempre cercato di vedermi felice e stabile con qualcuno, ho incontrato lui. Più grande di me di dieci anni,carino e buono,stesso passato burrascoso con donne,stessa ambivalenza,niente figli. Quando ci mettemmo insieme io avevo trentotto anni e lui quarantotto. Viviamo insieme da ormai dodici anni, e sono stati,nonostante le difficoltà dell'essere una coppia di maschi,anni belli,costruttivi,quasi sempre felici. Solo che ora qualcosa è cambiato. Lui mi ama come un tempo mentre io non più. Siamo diventati diversi,su tutto. Lui ama l'opera, io il rock e il pop. Io sono uno sportivo, nuoto,palestra,lui è la pigrizia fatta persona. Lui è un asso in cucina, prepara manicaretti che Cracco neanche si sogna,io detesto mangiarli perché mi ingrassano. Lui è casalingo e pantofolaio,io l'opposto. Tra l'altro siamo venuti a vivere in un posto che a me non piace,fin troppo isolato,sempre lui e io. Cosa questa che a lui basta,ma a me no. Negli ultimi tempi abbiamo spesso discusso e litigato,ero arrivato anche a lasciarlo. Ma vedendo come stava male, quanto stava male,sono tornato sui miei passi e siamo tornati insieme,con la benedizione di mio figlio,legatissimo al mio compagno. E ora pian piano sto cominciando a odiarlo. Detesto i suoi difetti,la sua pigrizia, il suo lassismo davanti a cose che a me fanno invece andare il sangue alla testa, detesto la sua bontà sempre pronta a cercare un compromesso, detesto che lui mi ami ancora nonostante abbia capito che io invece non lo amo più. E detesto il suo sorriso, così bello,sincero,buono. So di non essere una bella persona,so di essere parecchio egoista e molto concentrato su di me,ma questo suo amore comincia a soffocarmi. Mi sento come se non fossi più padrone della mia vita. Lo odio e mi distrugge questo sentimento,perché non se lo merita. In più comincia ad avere qualche problema di salute, come a sessant'anni capita. Mi sentirei una merda cubitale a lasciarlo così, ora,proprio ora che comincia ad avere sul serio bisogno di me. Lui per me c'è sempre stato,in qualunque momento,con la devozione che solo un vero innamorato ha. Io no,quello che faccio per lui sa più di dovere, di responsabilità, ma non di amore. Siamo ormai lontani anni luce,lui a volte nel letto mi cerca,fosse solo anche per un abbraccio prima di dormire, e io spesse volte gli nego anche quello,con qualunque scusa. La verità è che mi da fastidio sentirmelo addosso, mi da fastidio la sua tenerezza, a volte lo prenderei a pugni. Mi sento in trappola con una persona e in una storia che non voglio più. Ma non so come uscirne. Consigli?

Dom

10

Feb

2019

Ma sei scemo?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Sono a letto con l'influenza. Per 3-4 giorni mio marito deve occuparsi della casa e cucinare. Non sta lavorando questa settimana quindi ha tutto il tempo che gli serve. Non abbiamo né figli ne animali. 

Ho fatto la spesa in anticipo non appena mi sono accorta che mi stavo ammalando. Quindi lui non deve nemmeno uscire. Ieri tranquillo tranquillo è anche andato in palestra e a tagliarsi i capelli. L'unica cosa che sta facendo è fare una lavatrice dopo l'altra. Poi butta tutto in asciugatrice e dopo non mette a posto nulla. Ha fatto una montagna di panni in camera anziché dividerli fra cose da stirare e cose che può già mettere apposto. La montagna ovviamente la dovrà mettere a posto e stirare la sottoscritta dopo la malattia, a meno che lui non pensi che i panni camminino magicamente verso l'armadio. 

E la ciliegina sulla torta: oggi gli ho detto di mettere a posto almeno gli asciugamani. E il risultato è stato che lui si è incazzato perchè erano piegati male e non entravano. Dice che li piego male e questo lo fa infuriare. Alla mia richiesta di discuterne in un altro momento perché non mi sento bene mi ha accusata di non saper ascoltare. 

E certo amore mio. Io li piego male e veloce perché faccio le faccende la sera dopo il lavoro anche se torno più tardi ti te. Sono esausta e se la roba è pulita per me è già una vittoria. Ma a te che te ne frega. Tu hai bisogno di tempo per te, per la palestra, per i porno e per i tuoi inutili videogiochi. 

 Speriamo qualcuno di investa la prossima volta che esci. La mia vita senza di te sarebbe più facile. 

Dom

10

Feb

2019

Mentalità chiusa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Da qualche anno ,mi sono trasferita in una città del centro sud.Il posto è carino ma non ho più pazienza.La mentalità è davvero troppo chiusa,la gente pensa solo ai vestiti,alle macchine costose,alle cene nei ristoranti alla moda ,al matrimonio in grande e a tante altre cavolate.Premetto che ho un compagno ,,vengo sempre vista come "strana" perché non sono sposata e perché mi piace avere delle amiche con cui uscire ! :" il fidanzato ti fa uscire? Non è geloso?:" all'inizio queste cose mi facevano ridere,adesso mi provocano rabbia.Sono una donna ,se voglio uscire esco ,lo stesso vale anche per il mio compagno.I miei genitori ,mi hanno fatto fare tante cose fin da quando ero piccola ,a 15 anni ho avuto il motorino ,gli amici,la discoteca ,mi sono sempre vestita come ho voluto,mi hanno sempre detto che per loro avere una figlia femmina o maschio non faceva differenza ,che l'indipendenza è una cosa importante nella vita di ogni individuo .....e a 33 mi devo sentire dire da sconosciuti :" il fidanzato ti fa mettere la gonna?:"

Addirittura mi sono sentita dire :"perché lavori? ,ci pensa l'uomo ,la donna resta a casa a fare la casalinga!:"credevo che fosse uno scherzo!e ancora:"il tuo compagno cucina ,lava e stira ?! Allora non sei da sposare....:"

Sono davvero stanca di tutto questo! Poi, non hanno un minimo di senso critico,non sanno confrontarsi ....questa regione è la migliore,solo loro tengono alla famiglia , i loro vini sono i più buoni,la loro cucina non si batte ..come cucina la loro mamma !

Ho provato più volte ( con tanta calma) a dire che tutte le regioni italiane sono belle ,la maggior parte delle famiglie sono unite,in Italia si mangia bene ovunque.....niente da fare ! Una lotta contro i mulini a vento...

Per non parlare del mondo del lavoro! La gente di questa città non ha voglia di far nulla ,il mio capo uno scaricabarile di quelli! Il mio impegno nel lavoro viene pure giudicato male! :" ma cosa te ne frega? Ci penserà tizio!..:"

La chicca? Tanto parlano di famiglia unita ,poi si sposano solo per le buste!

Adesso cercherò di resistere ,mi impegnerò nel lavoro ,perché è molto importante ,cercherò di curare i rapporti con le amicizie(sono normali) e poi torneremo a casa nostra .

Chi glielo spiega a questa ridente città del sud  ,che anche nella regione dove sono nata c'è il mare,la montagna  e il vino buono?

E soprattutto la gente ha voglia di lavorare 

Grazie per lo sfogo!😇 

Dom

03

Feb

2019

La sincerità sembra una malattia.

Sfogo di Avatar di AmeservedisordineAmeservedisordine | Categoria: Altro

Viviamo in una società in cui, utilizziamo le persone che abbiamo intorno, finché ci fanno comodo. Poi nel momento in cui la loro funzione svanisce, le buttiamo via, come un oggetto vecchio. Ma gli esseri umani non sono giocattoli, non trattarli da tali. Non ignorare mai il punto di vista, e sentimenti altrui. Non essere egoista o egocentrico, non hai 5 anni.

Impara a rispettare il prossimo, nessuno merita di essere preso per il culo, mai. Indipendentemente dalla situazione o dal contesto.

Ricorda: delle volte le tue azioni, hanno delle conseguenze sulle persone.

(non fate caso agli eventuali errori) 

Dom

27

Gen

2019

I carboidrati i miei peggiori nemici.

Sfogo di Avatar di AmeservedisordineAmeservedisordine | Categoria: Ira

Ieri ho mangiato del pane, nonostante non dovessi. Avevo litigato con mia mamma, per un motivo a me ignoto. Nell’ultimo periodo basta davvero poco per farmi innervosire, e possiamo dire che a far perdere la pazienza a qualcuno lei è bravissima.  Mi secca spiegare cosa ha scatenato la discussione , ma detta molto sinteticamente, ha iniziato a parlare a vanvera toccando argomenti che non doveva aprire. Secondo il suo punto di vista io non ho bisogno di dimagrire, e fa di tutto quotidianamente per far accadere il contrario. Nonostante io ne abbia bisogno sia a livello psicologico che fisico.  Cercate di immaginare come possa sentirsi una ragazza in continua lotta con se stessa, che tenta di essere felice, siccome non lo è più come prima, non piacendosi nel suo corpo, e successivamente la madre che in ogni occasione cerca di “”sabotare”” il suo obbiettivo. È una situazione che destabilizza molto.

Quindi si, in effetti aver mangiato qualcosa che non dovevo mangiare, è un po’ una contraddizione. Ma mi sono intossicata così tanto, che ho come sfogato la rabbia nel cibo. Non ci ho pensato nemmeno due volte, non ci ho riflettuto. Non assumevo carboidrati da un bel po, perché è diventata per me una cosa inconcepibile. Stamattina, mi sono svegliata in uno stato mentale che non saprei spiegarvi. Mi sentivo in colpa come se avessi ucciso qualcuno. Come se avessi assecondato o accontentato il pretesto di mia madre. Ho dato la conferma che non sono in grado di portare a termine le cose che inizio.

In classe sono rimasta lì, impassibile e apatica per la maggior parte delle ore. Non ho salutato la mia migliore amica una volta entrata, a tal punto da essere rimasta un po’ arrabbiata con me da non comprendere i miei sbalzi d’umore. Ma in realtà non ho rivolto la parola a nessuno. Sono solo rimasta seduta mezza addormentata, mentre gli altri erano occupati a far i cazzi loro. Mi sentivo come soffocare, come se volessi ritornare a casa sotto le coperte e non uscire più. Mi infastidivano le loro voci e le loro risate. Mi sentivo scomoda su quella sedia, non ero truccata e non mi andava nemmeno di guardare in volto qualcuno. Ero come assalita da una marea di pensieri negativi. Non riuscivo a fingere questa volta di stare bene. E voi penserete: “tutto questo per del pane?” Non avete nemmeno minimamente idea di come possa sentirmi male a livello emotivo ogni volta che mangio. È una situazione di merda che non avrà mai fine. Mi capitano spesso questi strani crolli emotivi, e fortunatamente li supero dopo un po’. Ma è mio solito avere momenti in cui sono super felice senza motivo, e altri in cui ho una tristezza elevata. Diciamo che sto imparando a conviverci. C’è questa mia “”amica”” che ogni volta che mi vede in questo modo, invece di chiedermi dove sia il problema, o meglio, semplicemente magari farsi i cazzi propri, deve sempre esordire con “come sei depressa oggi”, “hai una faccia della disperazione” “ma ridi un po’” e “metti ansia”. Io ora non sto dicendo che mi ferisce essere data della depressa, a me non importa ciò che possano pensare le persone, non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello. Mi innervosisce il modo in cui qualcuno possa formulare frasi così cattive e ignoranti senza accorgersene, con totale superficialità o leggerezza. Non va assolutamente bene. 

Ho avuto spesso litigi con questa ragazza, proprio per motivi simili, perché se non mi va giù qualcosa lo devo fare presente ad ogni costo, è più forte di me. Mi danno spesso dell’aggressiva, antipatica o permalosa per questo. Sarà che ho un carattere di merda, ma pazienza. Ad ogni modo, non ho nulla contro questa ragazza, come penso sia lo stesso per lei.  Ma purtroppo quel che è successo oggi mi ha fatto riflettere che le persone sanno essere davvero davvero tanto egoiste. Non si può dire in faccia a qualcuno, determinate cose, non avete un minimo di pudore? Non vi fate un po’ schifo da soli?

È così difficile riflettere sul fatto che le vostre parole possano avere un effetto non tanto piacevole sugli altri? Quale neurone non vi funziona bene? Avete bisogno di un disegnino rappresentativo per comprendere tale ragionamento? Come potete essere così tardi? Non smetterete mai di stupirmi..

(Perdonate gli eventuali errori, mi scoccia correggerli. I’m sorry)

Mer

23

Gen

2019

Viva l’esaurimento nervoso.

Sfogo di Avatar di AmeservedisordineAmeservedisordine | Categoria: Ira

Che problemi ha esattamente mia mamma? Perché non vuole venirmi in contro in quello che faccio? È così evidentemente che io abbia bisogno di dimagrire, o magari mangiare di meno. Me lo ha fatto presente anche il nutrizionista, perché continua ad impegnarsi a far accadere il contrario? Vuole che la figlia rimanga grassa per sempre? La sua mente contorta e malata gode nel vedermi abbuffare? Mi vede magra e deperita e cerca di nutrirmi fino all’obesità?

È già difficile a priori, mettersi con la buona volontà e iniziare seriamente una dieta, soprattutto per me che ho sempre mostrato una fame di un facocero incinto di 8 gemelli, poi se ci si mette pure lei, a cucinare l’opposto di quel che gli chiedo, ad aumentare le dosi di cibo, a comprare cioccolata e lasciarmela in bella vista sul comodino, come per dire “SU INGRASSA FIGLIA MIA, MANDA A PUTTANE TUTTI I SACRIFICI CHE STAI FACENDO IN QUESTI MESI”, a chiedermi in continuazione dopo aver mangiato ciò che avevo stabilito:”vuoi un po’ di questo? Vuoi mangiare quello? Ho comprato un cornetto, lo vuoi? Ho cucinato la lasagna. Te ne lascio un po da parte.” E tu in quel momento sei indecisa se farti testa e muro fino alla rottura della scatola cranica o ridere nervosamente.

So cosa state pensando: “è tua mamma, è normale ti veda magra e non capisca tu abbia bisogno di dimagrire” non metto in dubbio questo, sto solo dicendo che rende tutto molto più complicato di quanto lo sia. Mia mamma ha la capacità di far perdere la pazienza ad un santo. Vogliamo parlare di quando discutiamo di qualsiasi cosa, e lei se ne viene prontamente con “È COLPA DELLA MANCANZA DI ZUCCHERI!! OGGI NON HAI MANGIATO PROPRIO”

Quando poi in realtà non è così.

So bene che questa cosa riguarda me, e devo avere tanta forza di volontà io, e non contino gli altri. Ma dovrebbe smettere di trattarmi come una lattante che necessità di attenzioni. Oltre al cucinarmi da sola, fare la spesa per conto mio, andare in palestra, e seguire la dieta, preferirei tanto mi appoggerebbe. Proprio come fa mio padre, che ormai non mi suggerisce di mangiare più fuori insieme, o che non mi compra più dolcetti e cose varie. O come mio fratello, che la “””rimprovera””” di comprare cose che non dovrebbe.

QUALCUNO LE FACCIA CAPIRE CHE SUA FIGLIA NON SI PIACE CON I SUOI 10 CHILI DI TROPPO, E STA CERCANDO CON TUTTA SE STESSA DI CAMBIARE LE COSE. 

(Scusate gli eventuali errori) 

Ven

04

Gen

2019

Che dilemma

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Penso che il mio ex sia l'unica persona fatta per me e non incontrerò più nessuno nella mia vita come lui.

Pero ci sarà un motivo per cui è EX? Esattamente, nonostante eravamo compatibili a livelli assurdi, siamo entrambi fottuti di testa, ma lui di più. E ovviamente quando non stai bene con te stesso non starai bene nemmeno con gli altri. La relazione fù quindi tossica.  La relazione è stata 50% normale e felice, ma l'altro 50%... cazzo... Mi ha rovinata.
Tutti gli errori che ha commesso li ho pagati sulla mia pelle. E mentre lui migliorava negli atteggiamenti( grazie agli errori) io morivo piano piano. 
Nonostante tutto ci penso ancora a quello stronzo, e non so come fare altrimenti. Sto impazzendo.
Non riesco nemmeno ad avere relazioni romantiche con altri tipi perchè nella  mia testa c'è sempre lui... abstardo, figlio di buona donna. Mi sento proprio una rincoglionita,scema,illusa,idiota ed altri aggettivi negativi...

E comunque sperimentanto con altri individui, mi sono resa conto che nessuno corrisponde al mio ideale, nessuno riesce davvero a paicermi, nessuna alchimia. Con il mio ex è successo subito invece.

E' difficile trovare un rapporto romantico che sembri metafisico con gli altri ragazzi, non ne hanno le capacità, la sensibilità... 

E quindi stavo contemplando se scrivergli e vedere che succede, o lasciarlo stare per il resto della mia vita (bastardo del cazz). 
voi che fareste? Consigli ?