Tag: casa

Ven

05

Gen

2018

comprare casa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Io e il mio compagno vogliamo sposarci e comprare casa.  

Io sono una persona riservata, mi mette a disagio parlare di cose personali in pubblico (anche a un gruppo di amici), lui e' l'opposto. 

Ha iniziato a parlare del fatto che vogliamo comprare casa e vari dettagli e io mi sono sentita a disagio. Trovare la casa giusta e' difficile, cosi come il paese giusto. Avremo ovviamente un supporto dei genitori e dovremo trovere entrate da liberi professionisti. Insomma il processo generare e' incerto e mi spaventa.

Parlare di queste cose con amici che a loro volta sono alla ricerca di casa, ma sono in una situazione diversa (hanno lavoro fisso e sanno gia' dove voler vivere), mi mette a disagio. Cioe' mi vergogno ma non capisco bene di cosa. 

Il mio compagno invece ne vuole parlare come vedendo solo il lato positivo della cosa, e in ogni caso io mi sento a disagio, perche' vorrei solo FARMI I CAZXXI MIEI. 

Sono io che sono una rotta di palle o lui che si espone un po troppo? E' normale parlare di sta cose come se niente fosse tra amici o meglio tenerle in famiglia?

 Cosa ne pensate? 

Sab

11

Nov

2017

Non riesco più a stare in casa, nè al lavoro

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sento il bisogno di parlare con qualcuno, ma sono stanca di tediare i miei amici e il mio ragazzo, quindi scrivo qui. 

Ho 23 anni, lavoro da qualche anno oramai, sono abbastanza indipendente economicamente. Due anni fa ero la ragazza più felice del mondo: lavoro a tempo indeterminato, uno splendino ragazzo e una famiglia felice. Ho sempre vissuto con mia madre e mio padre. Ora le cose sono cambiate, alla grande. Lavoro nello stesso posto, e ho capito oramai da un pò quanto mi stia uccidendo dentro. Faccio un lavoro pesante, in magazzino, 40 gradi d'estate e 5 in inverno, ma a me è sempre piaciuto. Lo sforzo fisico mi ha sempre fatta sentire bene. Faccio 3, 4 ore in estate, e 13, 14 ore in inverno. Ci sono mesi dove per tre o quattro settimane non ho avuto un singolo giorno di riposo, arrivando a collezionare quasi 300 ore di lavoro mensile. Odio quel posto ora, odio che mi paghino poco, e odio che per i loro intrallazzi legali io sia stata costretta a firmare le dimissioni ed ad essere riassunta...con contratto a 6 mesi. 

Ma soprattutto odio il fatto che da poco si è trasferita mia nonna a casa con noi. Non la conosco, sono 23 anni che non mi caga ma ora è in difficoltà quindi dobbiamo tenercela. I miei litigano tutti i giorni, fra di loro, con me, da soli addirittura. Quando torno a casa dopo una giornata in un posto di lavoro che odio vengono da me, a litigare per qualsiasi cosa, a sputarsi veleno addosso a vicenda. Non mangio più. La cucina non posso usarla, mia madre è una persona vecchio stampo e la cucina è roba sua. Lei mio padre e mia nonna hanno una certa età, e ciò che mangiano loro non è mai abbastanza a saziare me. Quindi ho preso l'abitudine di mangiare un panino, uscire e mangiare qualcosa fuori. Non posso sedermi neanche a tavola con loro perchè c'è mia nonna (non ho capito cosa c'entri ma questo mi è stato detto) quindi sono costretta a mangiare in camera mia, non posso fumare più in casa se non in camera mia, anche se credo questo sia un bene. Non posso andare in bagno in certi orari perchè serve a lei, e ho il coprifuoco la sera perchè sennò lei pensa male. Quando sono a casa mi sveglio presto la mattina, mi chiudo in camera mia e lì devo stare, indesiderata, finchè non esco. Mi vogliono bene, lo so, ma non reggo più. Perchè non me ne vado? Mi hanno fregata. Mio padre ha comprato una macchina nel 2013, una macchina costosa. Me l'ha regalata. Me l'ha regalata perchè così, avrei dovuto pagarmela io e lui avrebbe potuto usarla comunque tranquillamente. Sette anni di finanziamento, vi lascio immaginare quanto sia incredibilmente pesante per me. Sette anni di finanziamento che mi costa quanto un affitto, perchè si è fatto fregare. Io ero piccola, avevo 19 anni e non capivo bene come funzionassero queste cose e non riuscii a dargli una mano. Per ora aspetto. Aspetto e basta, sopporto e basta. Almeno uscire di casa e vedere gli amici di sempre mi fa stare bene. Ancora qualche anno e avrò finito, così magari riuscirò a farmi la mia vita. Ma certi giorni da sopportare è dura.  

Tags: lavoro, odio, casa

Dom

29

Ott

2017

Sono combattuta...

Sfogo di Avatar di OchikondeOchikonde | Categoria: Altro

Aiutatemi a trovare una soluzione... 

Sebbene non mi piacciano i miei attuali coinquilini (a so che rimarranno anche l'anno prossimo) adoro la zona in cui ho trovato questa casa, mi è molto comoda per raggiungere la facoltà che seguo... Il problema è che, sebbene l'affitto non sia elevato, i miei faticano a pagarlo tutti i mesi, sto cercando lavoro per dargli una mano ma fino ad adesso non ho trovato niente (ho degli orari impossibili con le lezioni) e purtroppo dando disponibilità solo il weekend non trovo praticamente niente... Ho la possibilità di richiedere un posto letto (anche se ormai dall'anno prossimo) che verrebbe a pesare meno sulle spalle dei miei genitori, ma questo vorrebbe dire dover lasciare questa casa che, ripeto, sebbene non sopporto i miei coinquilini, adoro per il resto... Sono molto combattuta perché non so cosa fare, ho provato ad esporre il mio punto di vista a mia madre, ma lei pensa solo ai soldi che deve far uscire per pagarmi l'affitto, le ho siegato che per me sarebbe un disagio andare nelle residenze per studenti ma a lei non interessa... Secondo voi sarei una pessima figlia se insistessi a rimanere qui?  

Dom

18

Giu

2017

Non sopporto più il cane del mio ragazzo.... e anche il mio ragazzo...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

 

Premessa: abito in un bilocale di 25mq e da un anno convivo con il mio ragazzo, che più volte ha espresso il desiderio di avere un cane e gli ho chiesto più volte di aspettare di cambiare casa per poter scegliere un'abitazione più grande per noi e con un giardino per la bestiola. Da aprile devo convivere con un cane di grossa taglia che il mio ragazzo ha deciso di prendere (l'occasione di una vita, continua a dire), ma lui non essendo mai a casa a causa del suo lavoro, devo guardare io il cane, addestrarlo e impartigli tutta l'educazione necessaria, senza contare tutte le spese annesse alla cura dell'animale e al suo mantenimento e addestramento, della casa, spese personali di necessittà, bollette e affitto. In tutto questo mi ritrovo da sola e aggiungo tutto quanto concerne l'ordine, la pulizia e il mantenimento di una vita di coppia e in casa. Ah si... lavoro anche a tempo pieno. Insomma, un bel delirio.... 

Ecco, fatta questa premessa, spero non mi giudichiate. Io NON odio gli animali, anzi, sono fermamente convinta che essi siano creature bellissime e intelligentissime, ma la situazione che sto vivendo mi sta facendo mal sopportare la presenza di un cane in casa mia. Vero è che la colpa non è del cane, ne sono consapevole, lui fa ciò che la Natura gli ha dato da fare, il cane. Doveva essere il padrone, il mio ragazzo, a dover pensare prima di prendere la bestia e portarla a casa. Purtroppo, però, non essendoci mai l'uomo a casa e dovendomi occupare io del quadrupede per il 90% del tempo, comincio a non sopportarlo più. E' un animale troppo grande per uno spazio troppo piccolo, i vicini di casa, con i quali prima avevo un ottimo rapporto, ora mi detestano per via dei rumori molto molesti del cane (dall'ululare al correre al versare i pochi vasi rimasti delle mie piante sotto i loro balconi e sporcargli il bucato.... insomma, elenco lungo.... aggiungete e immaginate voi....), non posso più pensare di godermi la mia giornata libera da lavoro o altri momenti liberi perchè è comunque un cucciolo che comporta moltissime cure, attenzioni ed esercizi d'addestramento; negli ultimi due mesi non ricordo una sola notte passata tranquilla e con un sonno sereno, la pulizia della casa oramai è dettata da quanto mi permette di fare la bestia ovvero poco o niente, avevo diverse piante cresciute da quando erano semi e hanno sopportato due forti temporali e un traslocco ma sono state distrutte in pochi secondi dalla bestiaccia, non posso uscire di casa senza preoccuparmi di qualche disastro... e queste sono le cose più eclatanti.

Anche i rapporti con il mio ragazzo si sono trasformati in peggio: lui pensa più al cane che a me, alla sera sono talmente stanca ed eseusta che non posso che crollare a letto e oramai ci vediamo di sfuggita e i rapporti fisici tra di noi sono quasi azzerati, il cane mi ha invaso ogni spazio e ciò non importa minimamente al padrone che invece permette ogni trasgressione, litighiamo quasi ogni giorno e la causa scatenante è la stanchezza provocata dal quadrupede, pur essendo il padrone non rispetta gli esercizi e si rifiuta di occuparsi di gran parte delle cose, all'osservazione di quanto io patisca il pelo d'animale (starnutisco dalla mattina alla sera e di notte spesso mi sveglio per tossire e sfregarmi gli occhi) mi son sentita dire che intanto ho gli antistaminici, cambieremo casa fra qualche mese e temo che dovrò fare tutto da sola proprio come adesso... insomma, la sitazione è veramente insostenibile. A questo si aggiunge l'azzeramento dei rapporti sociali, sia tra gli amici sia tra i famigliari perchè il cane come vede un ospite entrare in casa mia, lo aggredisce e la stessa cosa accade quando siamo a passeggio e questo ha causato l'allontamento di amici e parenti, anche quando ci incrociamo per strada. 

So bene che la colpa non è del cane, lo ripeto, ma dell'uomo, ma purtroppo sono costretta a casa e alle cure di questo essere per la maggior parte del tempo e non riesco a vederla se non come una catena che mi tiene in gabbia. Non sono per nulla felice e non vedo vie d'uscita. Devo accettare la presenza del quadrupede e finirla qui, ma trovo la cosa estremamente difficile e dover rinunciare alla vita che avevo prima con il mio ragazzo per un animale che non ero pronta ad accettare in casa mia e nella mia vita, mi rende il tutto troppo faticoso sotto tutti i punti di vista. 
Più che uno sfogo è uan richiesta d'aiuto... non so cosa fare e mi sento un po' uno schifo per quanto ho scritto. Ma questa è la situazione. Non prendetemi per una brutta persona, non fare mai del male al cane anche se non lo sopporto, non ne può nulla, e neanche al padrone, che comunque è la persono che ho scelto per la mia vita, ma.... boh.... non so come fare per accettare una cosa che non voglio e che non sopporto... 
Grazie per lo sfogo. 

Lun

20

Mar

2017

Fase di dubbi e incettezze per il futuro

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non sono felice, per nulla! sto passando delle settimane nelle quali ho solo incertezze e tristezza dentro di me. Mi senti vuota da questa vita. Non riesco a superare gli esami che mi mancano per concludere l'università. Sono a pezzi per non essere riuscita a concludere questi studi in tempo (2 anni extra ormai) e non sapere il motivo per il quale io sia caduta così in basso...forse questa è la cosa peggiore: Non ho una risposta alla situazione. Oltre al problema con l'uni, adesso c'è in progetto la convivenza. Da una parte sono felice che, dopo molti anni, io e il mio ragazzo possiamo andare a stare insieme, ma dall'altro, vedo molti troppi problemi che mi impediscono di vedere il solo lato positivo di quella che dovrebbe rivelarsi una fantastica esperienza. Ultima cosa, il lavoro. Voglio lavorare, ma adesso per alcune questioni, devo aspettare fino a settembre per iniziare a cercare...e non si da quando per trovarlo. Anche questo aspetto mi rende frustrata e insicura.

Universita', casa, lavoro...messe tutte insieme mi stanno rendendo sempre più incerta. Mi sento inutile perché vedo alla mia età (25 anni) che, in genere, hanno tutti finito la triennale o, se non hanno ancora concluso, lavorano a tempo pieno per mantenersi gli studi. Alcuni vivono da soli. 

Io sono ancora a casa con i miei genitori, lavoricchio il weekend, non ho ancora finito la triennale. Mi sento un fallimento per non essere riuscita a fare quello che bisognerebbe fare alla mia età, cioè iniziare ad essere indipendenti, lavorare anche per ottenere l'indipendenza dai genitori e poter permettere una casa propria. Cosa devo fare??  non riesco a sopportare questo. Voglio essere io a crearmi la mia vita, anche se dovrò soffrire, ma almeno avrò la soddisfazione di dire:" Sono riuscita da sola a comprarmi la casa o la macchina o a pattarmi gli studi,....". Invece non è così. Vivo all'ombra dei miei genitori. Questo mi fa stare male. Io sono molto orgogliosa e il fatto che i miei paghino per me le cose non mi piace! voglio essere io a vivere. Io non chiedo nulla al di là di quello che mi danno loro (soldi o altre cose). Non sono viziata. Vorrei solo poter crearmi da sola la mia vita. Invece, ho sbagliato a fare scelte. Io voglio Crescere e per poterlo fare devo assumermi le mie responsabilità! se sbaglio, voglio essere io a pagare, non voglio che siano i miei a farlo per me. Loro mi stanno facendo la strada, mi stanno aiutando, ma non capiscono che io voglio crearmela da sola la mia strada! io gli sono grata di quello che in questi anni hanno fatto per me. Ma ora è arrivato il che sia io a prendere in mano la mia vita.

 Qualcuno di voi ha vissuto un'esperienza simile? come avete fatto a staccarvi e  a crearvi da soli la vostra strada?? Voglio consigli, critiche se servono a farmi capire davvero come reagire. Spero che qualcuno di voi si fermerà a leggere. Grazie mille davvero!! 

Mer

08

Mar

2017

famiglia

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

ciao a tutti, questa è la prima volta che scrivo, lo faccio qui perchè davvero non potrei farlo in nessuna altra maniera, convivo con la mia ragazza da un bel po di mesi, lei mi ha sempre detto di aver lavorato e di essere in grado di pensare a se stessa e ai suoi figli, pero' da quando conviviamo, da quasi un anno, avrà lavorato si e no 15 giorni, lei ha anche due figli, l'ho ospitata a casa mia, pero' in 7 mesi non ha mai contribuito ad una sola bolletta, la spesa al 90% la pago io.
Ultimamente del mio compleanno non mi ha fatto nemmeno ilr egalo perchè non poteva, però fuma.

Dopo il primo mese di convivenza ho dovuto ricordarglielo io che lei non aveva messe nemmeno un euro, nonostante lei coi suoi due figli fossero ben in 3 ed io da solo.

Ok, non lavora, io invece lavoro, almeno penserà alla casa e invece no, cucina e lava i piatti e basta, tutto il resto del tempo lo passa seduta ad un tavolo a giocare col cellulare, la mia casa era molto piu' pulita quando vivevo da solo, ho in camera da letto una vaschetta di bucato da almeno 5 giorni, spesso la scopa elettrica la passo io...
mi chiedo: sarò mica io quello sbagliato?

Lun

06

Feb

2017

Non c'è la faccio più..

Sfogo di Avatar di YukiYuki | Categoria: Ira

Ho un bambino di un anno e mezzo e il mio compagno ( suo padre ) quando è in casa non lo calcola, dice il suo nome solo quando deve sgridarlo che fa troppo casino, quando gli chiedo " stai un po' con il bambino che io faccio i mestieri" il bambino continua a lamentarsi perché si annoia perché non lo calcola o gioca alla Playstation o ha il cellulare in mano, il bambino lo cerca vuole giocare con lui ma lui NIENTE.

Io questo fine settimana ho dovuto lasciare il piccolo da mia mamma per fare i mestieri dovevo sistemare perché a furia di rimandare si era fatto un casino, ora che cammina non sta fermo un attimo quindi e anche più difficile fare le cose in casa, ho fatto quattro lavatrici e lavato pavimenti, vetri ecc, ecc.

Sta mattina dovevo lavare due piatti di ieri sera e per lavare due piatti, 4 posate e due padelle ci ho messo 40 minuti perché il bambino voleva giocare e quando non viene calcolato inizia a fare casino, aprire sportelli cassetti e cose varie e io dovevo corrergli dietro per non fargli fare male, quando gli ho chiesto per l’ennesima volta di guardarlo l’ha preso e l’ha messo nel Box e gli ha acceso la Tv, anche io gli faccio guardare la Tv il pomeriggio così sta tranquillo e si addormenta ma non lo piazzo li per non giocarci..

Penso che non sia adatto a fare il padre è un bambino lui che ha 30 anni figuriamoci badare a un bambino, oltretutto si LAMENTA che il bimbo non dice Papà, beh che si faccia qualche domanda se lo calcolasse un po’ di più magari saprebbe anche di avere un padre non uno che sta in casa e gli urla solo dietro.

 

Ho smesso di fidarmi di lui da parecchio tempo a lasciarlo solo con il bambino da quando l’ha lasciato da solo sul letto a 8 mesi e il bambino è volato dal letto io stavo facendo i mestieri e questo è il risultato da quel momento ho deciso che prima viene il bambino poi la casa e lui si lamenta che non è linda e pulita se lui mi desse una mano lo sarebbe.

Mar

10

Gen

2017

Ricominciare da zero, ma con obbiettivi chiari.

Sfogo di Avatar di DarknessInsideDarknessInside | Categoria: Ira

Due anni e mezzo di relazione, presi e buttati nel wc, senza pensarci due volte. Era geloso del mio lavoro, lavoro che mi permetteva di mettere dei soldi da parte per la nostra futura convivenza. E lui a casa a non fare niente. Io mi svegliavo alle cinque del mattino per spaccarmi la schiena, lui si svegliava tranquillamente alle tredici, mangiava e si buttava sul divano a giocare. Ed io a lavoro. Mi aveva stancata questa situazione e gliel'ho detto. La sua risposta è stata:"Eh, ma io non trovo lavoro, mi spiace, quindi per ora solo tu puoi mettere i soldi da parte." Solo io? Perché, cosa cazzo ho io in meno di te? Lavorare senza avere la soddisfazione di comprarmi una felpa, solo per realizzare il nostro sogno, io la mia parte la stavo facendo, ma lui? No, lui ha sempre preferito giocare alla play station, però VOLEVA andare a convivere. Al ché gli dico:"Okay, ma almeno occupati tu di cercare un posto, un tetto decente sotto cui stare, visto che sono a lavoro tutto il giorno". Non l'ha mai fatto. Ed allora cosa vuoi? 

È finita. Ci siamo lasciati poi, anche per questo. Non sopportavo il fatto che fossi la sola a faticare, io realista, lui fantasticava. Così ho deciso che con quei soldi messi duramente da parte, avrei comprato una macchina, umile, utilitaria, solo per andare a lavoro. 

Ora mi hanno licenziata perché non andava bene, "chiusura attività" e mi è crollato il mondo addosso, quel lavoro per me era vita e quei soldi mi facevano comodo. Era un lavoro umile, il mio ex lo definiva "schifoso", ma io lo adoravo. 

Lui è tornato, vuole ricominciare da zero con me. Ma io vorrei fargli un lungo discorso: tu vuoi tornare con me, ma devi cambiare. Matura, lavora. Io se torno con te pretendo di stare con te, come avevamo deciso. Questo significa che come io sto muovendo il culo a trovarmi un nuovo lavoro, pretendo che anche tu lo faccia. I lavori umili non umiliano, dillo a tuo padre. Un lavoro umile permette di andare avanti, anche a denti stretti, ma l'importante è che ci sia. Ora muovi anche tu il culo, scollalo da quel divano e cerca: CHI CERCA TROVA. Se no scordati  di me. 

E cazzo, voglio un uomo maturo, non un bambinone che come unico scopo della vita ha quello di essere mantenuto. Mantenuto sto cazzo, sia chiaro. O ti spacchi la schiena anche tu, oppure ti stai sotto le cosce di tua madre.

Dom

08

Gen

2017

Lui non sa come mi sento

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Mi sono veramente rotta i coglioni di tutto.

Lui non si rende conto che in questa casa non è da solo e ci sono anche io. Ho 24 anni e lui ne ha 36. lavo, faccio le pulizie, stiro, mi occupo di tutto ciò che serve in casa.

Non gli faccio mancare nulla e la stronza sono io. Ora è malato con l'influenza e mi colpevolizza di essere uscito per andare a comprare il necessario per il sushi che voleva fare stasera. Io manco lo mangio il sushi visto che sono vegetariana...ma la colpa è mia. Non l'ho mai tradito nè intendo farlo....sul suo computer continua a tenere le foto delle sue ex della Bielorussia solo perchè gli mancano....allora la mia domanda è...che cazzo stiamo insieme da 10 mesi se pensi ancora a loro e le suddette continuano a scriverti? che cosa siamo noi?

Fino a 10 mesi fa avevo poco, ma avevo tutto...ora ho tutto ma mi sembra di non avere nulla....

soffro di una forte depressione dovuta a una malattia degenerativa che ha colpito i miei occhi....ho subito abusi dall'ex compagno di mia madre, sono stata vittima dell'anoressia e della bulimia.... Pensa che per me sia facile? Mi sento rispondere che a vedermi triste sta ancora peggio....ma lui lo sa come sto io? non può nemmeno immaginare cosa ho fatto per lui....Non posso nemmeno più vedere la mia famiglia perchè lui non li sopporta e dice che mi condizionano.... a 36 anni ragionerei in un modo più maturo.... Non riesco nemmeno a capire perchè si sia arrabbiato quando i suoi mi hanno regalato una collana al mio onomastico....è geloso del rapporto tra me e i suoi genitori.... Deve crescere....

Se sapesse come mi sento ora.... non riesco ancora a perdonarlo per  ciò che ha fatto il 17 luglio....mi ha distrutto il cellulare sbattendolo al suolo (un regalo dei miei) perchè in un momento di euforia dovuta all'alcool e dopo avermi paragonata ad una sua ex gli ho tirato uno schiaffo e gli ho detto che non era un vero uomo....forse la colpa è mia....ma da quel giorno le cose non sono più state le stesse....

Grazie per  l'ascolto....

Gio

08

Dic

2016

Vivere con i cognati

Sfogo di Avatar di luca77miluca77mi | Categoria: Altro

Andreste a vivere in una villetta con sotto mia sorella con marito e 3 figli, al primo piano l'altra sorella con marito e 2 figli? Io sarei al secondo piano con compagna e 1. Figlio. Devo traslocare perché dove vivo adesso non ho l cambretta per il bimbo. Ho fatto valutare la casa e vale 100.000 meno di quanto comprata!! Non ho il mutuo quindi andando bella villetta familiare potrei affittarla.

non sono sicuro della scelta

adesso i rapporti sono buoni ma un domani ? La privacy? Le decisioni in comune ? Tipo per il giardino ? Mag

non vorrei pentirmi della scelta anche perché in quella casa ci dovrei i fare dei lavori

 

Ho visto delle case dove abito vicino monza ma costano un sacco e quelle che ho visto facevano cagare 

 Voi che fareste ? Aspetto vostri consigli 

 Grazie