Tag: arrabbiata
Lun
14
Nov
2016
Non ne posso più
Avete presente quando avete il morale cosi tanto a terra da pensare che pure i vermi siano piu alti di te? Io mi sento cosi.
Ho 25 anni e mi sento distrutta.
vivo nella miseria ormai da quando ne ho memoria e piu lotto e meno ottengo. Sto cercando lavoro, da molto tempo, abito assieme al mio fidanzato e cerco di non fargli notare quanto io stia male.
Non riusciamo ad andare avanti, dobbiamo pagare l'affitto, fare la spesa e pagare le bollette, ma ogni volta, ogni mese cè la scelta. Pagare le bollette, l'affitto o mangiare?
Siamo giovani, non dovremmo vivere cosi. Vogliamo metter su famiglia ma cosi sta diventanto impossibile.
Sono una ragazza che sa fare di tutto e non si stanca mai, ma ogni volta che rispondo ad un annuncio di lavoro son sempre le stesse "Non hai esperienza" oppure "Sto cercando una ragazza ler massaggi hot. Se sei interessata chiamami."
So dosegnare, cucinare, so fare la dogsitter, la babysitter, so pulire e disinfettare, ho un corso di primo soccorso, ho avuto una mia attività riatorariva. Mi somo fatta il culo per anni pulendo scale, appartamenti, case, cantine e ho imparato a fare il colore e il taglio ai capelli da sola.
Non capisco cosa succeda a questo mondo.
So solo che non voglio perdere casa.
Non voglio ritrovarmi a viaggiare da un capo all'altro del mondo. Anche se mi sembra gia di farlo. Ma tanto a chi interessa.
Loro dicono che devo studiare.
Ma senza soldi come si fa a studiare? Corsi costosi, bisogno di mangiare e pagare gli autobus. No è impossibile. Ma. È la vita. Strana. Sempre.
Ven
17
Giu
2016
Senza Titolo
MI SONO ROTTA I COGLIONI
Gio
21
Apr
2016
Senza Titolo
Bene, io soffro di profondi sensi di colpa, PERENNEMENTE.
Mi sento sempre molto stupida, inutile, come se stessi sempre facendo un torto a qualcuno.
La mia migliore amica, essendo tale, lo sa.
Ogni volta che ha un problema o le serve qualcosa, usa questa cosa contro di me in modo che sia io a dover fare il suo lavoro!
Ad esempio: deve scrivere la tesina dell'università. Comincia a dirmi che è impossibile ce la faccia da sola, perché avrebbe bisogno di qualcuno che gliela scriva mentre lei detta. Continua a ripetere che da sola ci metterà il doppio, che avrebbe proprio bisogno di una mano. Io alla fine cedo e, presa dai sensi di colpa, le scrivo la tesi mentre lei detta.
Ancora, mi dice che ha un problema a scrivere un pezzo del suo (futuro) romanzo. Che se qualcuno non la aiuta rimarrà bloccata lì e non andrà più avanti. Che ha davvero bisogno che qualcuno lo faccia per lei, o AL MASSIMO con lei. Io mi sento in colpa, cedo e le scrivo la cosa che le serve.
Così con TUTTO.
Lei si sente male, è triste, quindi si deve fare quel che dice lei.
Lei è stanca, le sta venendo la febbre, quindi non devo contraddirla perché tanto non sta ragionando.
Tutti le copiano le idee, tutte le cose che le piacciono sono fatte apposta per il suo futuro romanzo.
Tutti ce l'hanno con lei, lei è cresciuta bulleggiata.
Lei sa tutto, è figlia di medico, ha fatto delle ricerche, ha studiato, non ha mai torto.
Lei vuole solo che io finisca l'università, mi trovi un lavoro e NON parli a nessuno del MIO di futuro romanzo, perché tanto è una cosa stupida con personaggi idioti che non hanno introspezione.
E io non riesco a liberarmente perché mi sento in colpa, e perché mi sento molto sola e lei è una delle mie uniche amiche.
Però sono arrabbiata. Furiosa.
Non ce la faccio più a sentirmi stupida, inutile, sfruttata.
B A S T A.
Mer
02
Mar
2016
Senza Titolo
vi è mai capitato di sentirvi inutili in un momento della vostra vita? quel momento sta capitando a me.
beh, c'è la famiglia: da parte di papà abbiamo circa 10 cugini. fantastico! Oh no,perché si sentono tutti. E nessuno pensa minimamente a noi. NON ABBIAMO FATTO UN CAZZO PER PERMETTERE A QUALCUNO DI ODIARCI. NIENTE.
poi c'è quel ragazzo, sono innamorata di lui da 8 mesi e adesso e felicemente fidanzato e scopa come un caprone e viene a dirmi le cose sulla sua amorevole ragazza. oh che carino.
ho perso il mio migliore amico, inoltre, che mi manca da morire (e ovviamente mi appare ovunque) e non so come fare a tornare come prima anche se probabilmente lui non vuole e io ho fatto di tutto.
ah,e poi voglio arruolarmi nell'esercito (o fare il medico) ,e vorrei riuscire ad entrare alla Nunziatella,ma nessuno crede che io possa farcela, quindi non ho capacità morali. bene.
AIUTATEMI PER FAVORE.
Dom
23
Nov
2014
fanculo
ho speso quasi 50 euro per una maschera per capelli in erboristeria! ero tutta contenta quando prima l'ho messa, ma mi son accorta che mi ha fatto dei capelli secchissimi..una cosa mai vista!! uno schifo non riuscivo nemmeno a sciacquare via il prodotto!!
Si era come appiccicato!! schifo fai!! 50 euro buttati nel cesso! fanculo .
arrrrrrrrrrrrrr
Mer
05
Nov
2014
Stasera sono arrabbiata
Sono arrabbiata, piove a dirotto, ho il ciclo e di conseguenza mangio troppo, sono svogliata e non faccio nulla.
Inoltre ho pochi soldi e devo fare un po' di cose, aspetto la paga ma ci vorrà ancora una settimana... mi piace un ragazzo fidanzato ma con lui sono terribilmente imbranata, non me ne viene una giusta!
E poi mi corteggiano solo gli sfigati e a me viene un nervoso terribile, perchè son carina e tutto ma cavolo renditi conto che non ti voglio!!!
Vabè poi tragedie in famiglia immancabili, non ho amiche con cui sfogarmi, insomma tutto ciò alimenta il mio nervosismo.
Gio
02
Gen
2014
Come non provare ira, questa è stata la mia vita.....
Ho avuto una brutta vita e sono sempre stata da sola, un po' per scelta e un po' per forza! Ho quasi 38 anni, 2 matrimoni falliti, una totale solitudine dentro me e intorno a me! Non ho nessuno su cui contare, zero familiari e comunque tutti disfunzionali.
Vi voglio raccontare di me, così per cercare qualche consiglio, un po' di sfogo, non riesco a condividere me stessa con nessuno, neanche con questo compagno che si dimostra in parte migliore di altri avuti, ma pur sempre lontano da me, io sono lontana da tutti e ora che aspetto un bimbo temo che il mio essere perdente possa influire negativamente sulla sua vita. Si potrebbe obiettare che quelle come me non dovrebbero avere figli; certo l'ho pensato per tanto tempo anch'io, poi una gravidanza del tutto inattesa e la seguente perdita del mio primo bambino mi ha fatto cercare un'altra gravidanza, magari illudendomi di superare le mie tante, troppe paure e fragilità, ma veniamo alla mia storia di vita che mi portato fino a qua!
Ho avuto una vita pesante che mi ha reso stanca da tempo; ho visto e vissuto troppe cose.
Ho offerto troppo fin dalla nascita, famiglia è destino ed io sono nata male. Mio padre e mia madre, tanto per definirli in qualche modo, non sono mai stai i mie genitori. Ho solo ricordi delle loro liti, del malessere, del non amore.
Tante le volte che mio padre mi ha picchiata, dove ha picchiato mia madre, molto maggiori le violenze psicologiche che mi venivano fatte da entrambi; mia madre che mai mi risparmiava nulla, mettendomi a corrente del suo ménage privato fin da piccola. faccio solo 2 esempi di ciò ce erano o loro, ma e ne sarebbero mille da fare, forse anche peggiori: a 4 anni all'asilo chiesi cosa fosse l'aborto, visto che mia madre mi avevo detto che non c'era perché aveva fatto un aborto; a 5 anni sapevo scrivere un po', dato che mio padre mi obbligava a falsificare la firma di mia madre su assegni che lui faceva...
Mio padre spacciava droga, cocaina, si indebitava con tutti, pur non avendo problemi economici, dato che gestiva una redditizia attività di famiglia, ma era fatto così ed ha rovinato sia al sua famiglia di origine, sia quella creata con mia madre. Di lui non so niente a parte questo, dopo al separazione dei miei quando avevo 6 anni e l'ho visto solo 20 anni dopo all'obitorio.
La famiglia di mio padre, benestante rovinata da lui, non mi ha mai più voluta vedere e così sono rimasta sola con una donna mia madre, incapace di amare, un essere abituato a fare la parassita, o meglio, l'animale da lavoro, ma incapace di ogni slancio affettivo, molto egoista e capace solo di tirare a campare. Per anni mi ha dato solo un alloggio e del vitto, m non si è mai interessata di me.
Vivevo in un paese piccolo, così ero per tutti la bambina sbagliata, da evitare e tanto sola; della mia solitudine hanno approfittato 3 uomini che hanno abusato di me, 2 con la compiacenza di mia madre, a cui dissi l'accaduto, ma non intervenne anche perché uno di questi vili era una suo compagno, il quale poi la lasciò miseramente essendo sposato ed avendo. insieme a mia madre, anche un'altra amante.
Fino ai 15 anni ho vissuto così, sola, abituata a fare da me,s senza mai ricevere un aiuto, un conforto, un consiglio.
Non avevo amici, i pochi erano gli sbandati del posto, drogati persi.
Così ho vissuti fino ai 15 anni, con tante paure, un dolore costante, una totale mancanza di autostima, problemi ad accettarmi fisicamente, con problemi di peso, piena di smagliature ovunque che cercavo di togliere con atti autolesionistici, come passare sulla pelle acidi per mandarle via..
Non è mai stato facile vivere per me....
In quel periodo mia madre si mette con un signore e dal giorno alla notte si va a vivere in città...
Seguirono anni dove sono stata un'ospite non gradita fra mia madre, il suo compagno e il figlio di lui, di 8 anni più grande di me e che ci provò spesso con me. Accettai le sue avance pur di stare tranquilla, ma alla fine decisi di andare via di casa con il primo che me lo chiese.
A 20 anni ero già a vivere da sola, ma la convivenza con questo ragazzo fu deludente, molto critica, anche se alla fine ci sposammo più che altro perché lui in qualche modo mi obbligò a farlo, visto che se non lo sposavo, sarei dovuta tornare con i miei e non volevo.
Il matrimonio finì quando avevo 25 anni, ossia circa un anno dopo, nel momento in cui morì mio padre. Mio padre è morto poche ore prima che potessi rivederlo; per un puro caso avevo scoperto dove abitava e volevo andare a chiedergli perché non mi aveva mai voluto bene; non ho fato in tempo, lui morì poche ore prima che mi decidessi ad andare...
Così non ho mai potuto chiedergli nulla, sapere nulla di lui.
Dopo la morte di mio padre e la separazione, il mio ex marito mi perseguitò per un po' di tempo, poi dopo averlo denunciato smise.
In quel periodo facevo l'educatrice per una cooperativa, ma persi il lavoro e fui costretta a tornare da mia madre e il suo compagno, anche perché a seguito delle separazione il mio ex marito mi portò via anche quel poco che avevo.
Tornata a casa con mia madre, scopro che il suo compagno è diventato molto più buono con me, molto più comprensivo.
Riprendo a lavorare, ma resto a vivere con loro per circa 4 anni.
Dai 25 ai 30 anni furono anni molto complessi per me sul piano relazionale; non avevo mai avuto amici, solo qualche ragazzo, ma la mia vita sociale era zero e di fatto non sentivo neanche il bisogno di uscire, di stare con gli altri, anche perché lo stare con gli altri alla fine mi portava sempre a finire con qualche uomo, fosse solo per non sentire la solitudine che alla fine avvertivo proprio perché vedevo quanto misera fosse la mia vita rispetto a quella altrui.
Gli uomini mi hanno spesso usata, la classica avventura sessuale, spesso ferita ed umiliata, ma ora mi accorgo che anch'io non ho fatto altro che cercare uomini sbagliati, incapaci di amare, dato che il non amore era ciò che di più familiare avessi, mi era più facile vivere il disamore che l'impegno amoroso.
Stanca di passare da una relazione sbagliata all'altra, decido di fermarmi con un ragazzo per il quale sento un gran bene, molta amicizia, ma niente amore o passione.
Decidiamo di sposarci dopo un anno di convivenza; alla fine questa relazione semi amicale era il massimo che avevo avuto in termini affettivi.
Intanto i rapporti con il mio patrigno e la famiglia dl mio secondo marito si fanno dolci, buoni e positivi, con mia madre resta un sostanziale distacco, dato che so bene che donna è sulla quale è impossibile farci affidamento.
Con questo marito era evidente quanto fosse immaturo,un ragazzino, non cattivo, ma tanto piccolo dentro ed assai limitato; non si poteva mai avere un suo parere, solo poteva parlare di musica, che era la sua passione,poi il vuoto, non aveva alcuna posizione, alcun altro interessa, si limitava ad essere presente fisicamente, "fatto e messo lì..."
Andiamo avanti così, fra alti e bassi, senza farci male, per circa 2 anni.
Poi muore in un incidente stradale il mio patrigno e mia madre resta ferita gravemente. Avevo supplicato mia madre di non fare guidare il mio patrigno che non stava bene in quei giorni, le avevo detto che poteva essere un pericolo per lui e per gli altri, ma lei non mi ha ascoltato.
Nonostante avessi anche discusso pesantemente con il mio patrigno, convincendolo a non partire, mia madre l'ha poi convinto del contrario: lui ha avuto un aneurisma e si è schiantato contro un tir.
Mi trovo così di nuovo con una morte improvvisa da affrontare e con un madre da accudire; devo portarla vivere con me e mio marito perché va seguita visto che era allettata.
Maledico ancora oggi di non essermi fregata di questa donna che come ha messo piede nella mia vita l'ha di nuovo rovinata!
Nonostante abbia visto lei stessa la morte in faccia, visto morire suo marito nell'incidente, mia madre è rimasta la solita egoista di sempre.
Purtroppo scossa per l'accaduto, decisi di comprare una casa più grande per poterla dividere con lei: mio marito sembrava d'accordo, mai che nel durante mi avesse detto qualcosa, mi ha lasciato carta bianca purché fossi io a afre tutto.
Infatti lo faccio: mi occupo per un anno di mia madre si invalida, delle pratiche connesse all'incidente, di vedere la casa dove abitiamo e prenderne un'altra per al quale ci siamo indebitati moltissimo, facendo un mutuo molto elevato.
Dopo un anno passato a fare quanto suddetto ho un crollo nervoso; provo a dire a mio marito che non ce la faccio più, che ho bisogno di lui, ma lui neanche ci prova, fa qualche apparente tentativo, ma poi mi lascia sola senza mai essere mai un sostegno per me ma delegando i suoi genitori di darmi una mano, cosa che i mie suoceri hanno fatto.
Mi sento disperata e cerco conforto con altri uomini, avventure per staccare dalla vita odiosa che avevo: rimpiango sempre più di non aver abbandonato mia madre, un veleno nella mia casa che mi usa solo perché ha bisogno di un posto dove stara e di una badante, ma ormai mi son impegnata per la casa e quando chiedo a mio marito di tornare indietro dalle scelte fatte, lui mi dice che non è mai stato d'accordo!
Mai mi aveva detto una cosa simile, mai si era neanche interessato alla faccenda, solo si era limitato a lasciarmi fare e se gli domandavo qualcosa mi diceva che andava bene quel che facevo.
Iniziano così alcuni mesi in cui io vivo da separata in casa, ma mio marito neanche se ne accorge, mi lascia libera di fare ciò che voglio ed io capisco che ciò che conta per lui è il quieto vivere, il non avere problemi in apparenza; va bene tutto purché lui non sia coinvolto direttamente.
Faccio alcuni incontri, solo avventure appunto, ma poi conosco un uomo diverso dal resto, un uomo con il quale posso parlare della mia quotidianità, dei miei pensieri, avere uno scambio di idee, che si impegna nel rapporto, dimostrando interesse per me, per ciò che sento, che mi da sostegno e sa sorreggermi quando mi perdo, ma sa anche dirmi quando pensa che stia sbagliando.
Ci innamoriamo e decido di andare a vivere con lui, ma mio marito per lasciarmi libera mi obbliga a pagare la separazione e a cedergli la mia parte di casa, cosa che sto facendo attualmente, dato che le pratiche per la separazione troveranno, spero, compimento forse a settembre.
Lavoro come supplente precaria e non ho alcun soldo, non sono riuscita neanche a prendere qualche centinaio di euro dal conto che avevo con mio marito, soldi che erano anche miei; l'unica cosa che ho preso sono stati i miei effetti personali e la mia canina e la mia gattina, le sole mie amiche!
Mia madre quando ha capito che non sarei tornata a vivere con loro, lei abita al piano di sopra dell'abitazione dove risiede mio marito, non mi ha più cercata, anche perché temendo di essere cacciata da mio marito, si era opposta al fatto che io cedessi a lui la mia parte di casa.
Così, con le mie cucciole e 3 valige, da ottobre 2012 vivo con il mio compagno; da un anno non sento mia madre che non si è mai interessata di sapere dove abito, come sto, se ho problemi economici o altro, solo mi ha lanciato molte minacce affinché sentendomi in colpa tornassi ad abitare con loro, a fare da parafulmine per tutto ciò che avveniva e ad essere ignorata del tutto!
Con il mio nuovo compagno è stato più difficile del previsto, dato che ognuno di noi ha portato in questi rapporto le proprio ferite.
Però ci amiamo e ad aprile scopro di aspettare un bambino, anche se credevo di non poterne avere, visti i diversi miei problemi.
Questo bambino ci aveva unito ancora di più e reso migliori. A giugno, alla sedicesima settimana di gravidanza, ho perduto il mio bambino.
I 4 mesi di gravidanza sono stati i giorni più belli della mia vita; ero spaventata a morte di diventare madre, mi dicevo che sarei stata uno schifo di donna come mia madre e all'inizio avevo pensato di abortire, ma poi ho sentito per il mio piccino un amore mai provato prima!
Mi sembrava che tutto avesse un senso, sentivo di poter accettare una vita tanto sbagliata come la mia, mi sentivo forte e sentivo che niente mi avrebbe mai allontanato il mio piccino! Sarebbe stato un maschietto e sarebbe nato a natale; anche il mio odiato natale sarebbe diventato un bel momento per me!!!!!
Come dicevo all'inizio questa perdita mi ha portato a cercare un'altra gravidanza che è arrivata contro ogni aspettativa; aspetto il mio secondo bimbo,ma ugualmente sento tutto il peso di questa vita che per me è stata ed è tanto e spesso solo uno lotta contro qualcosa di avverso che finisce sempre male per me, nonostante il mio impegno, anche se ottengo qualcosa è sempre molto minimo, fallace, troppo sudato e destinato a finire!!!!
Ho fatto tanti sbagli,ma sento che la vita mi fa pagare un conto troppo alto per le mie colpe, colpe che per molti non hanno questo peso!
Adesso ogni cosa mi pesa immensamente e mi ferisce; non sento interesse per nulla ed è come mi avessero svuotata di tutto! Il male è che in fondo non sento il bisogno di cambiare, non ne avrei la forza e neanche il desiderio, mentre stare così riparata da tutto è il solo modo di vivere, sopravvivere a tanto dolore!
Faccio molta fatica anche a stare con il mio compagno, pur amandolo, ma trovo in molti suoi atteggiamenti delle mancanze, non volontarie come il fatto che spesso mi fa pesare la mia asocialità, non mi comprende e e mi lascia sola.E poi c'è il problema di sua madre, una donna minima e offensiva con me, tanto e spesso e che per i 4 soldi che gli da per tenere in piedi l'attività che purtroppo non può chiedere, fa stare il mio compagno da cani, in un clima di sudditanza infinta. Non sapete le offese che devo sopportare, ora che sono di nuovo incinta mi chiama culona, ma è solo l'ultima di una serie infinta di altre faccende, tipo dirmi che vorrebbe liberarsi di me e tenere il mio bambino oppure che tutto ciò che è del figlio è suo e molto altro; preciso che i soldi dati saranno a mala pena 5000 euro e che lei ha il suo stipendio ed ora pensione garzie all'attività del figlio, quindi se da qualcosa lo fa anche per lei!
Però non mi sento tutelata e sento il bisogno di scappare via!!!!!Lavorando come insegnante precaria ho finito il contratto a giugno, così passo tutto il tempo in casa e non riesco a trovare un lavoro come purtroppo accade a molti ed ho fatto domande ovunque!
Ho già visto troppo, vissuto troppo e il finale è sempre perdente per me...
Mi chiedo anche se mio figlio sarà condannato a stare male come me, in una sorta di maledizione familiare; magari potrei fargli male senza volerlo! poi dovrà contare solo su si me, nessun aiuto esterno da famiglia e anche suo padre, il mio compagno, non so che padre sarà, se gli pongo un problema sul bambino, tipo come faremo con il bimbo, lui mi dice solo che ci penseremo ed io mi sento soltanto non capita , non apprezzata e troppo sola!!!!!Come non provare ira, anche verso me stessa per gli sbagli fatti e anche contro la vita davvero troppo amara?
Spero che qualcuno legga questo mio messaggio e voglia scambiare con me qualche parere! vi ringrazio per l'ascolto!
Lun
13
Feb
2012
quanto sono idiota!!
Sono arrabbiata con me stessa!! Fino a qualche tempo fa ero sicura di me e indipendente, non sentivo il bisogno di niente e di nessuno, e poi ho conosciuto lui. Mi ha corteggiato tantissimo e mi sono lasciata tirare, stavo benissimo perchè pensavo di aver finalmente incontrato una persona che mi piaceva e mi stimolava, e proprio nel momento in cui inizio a cuocermi.. smette di farsi sentire, lo vedo poco, è distaccato... che mi aspettavo è un classico.... Stupida stupida io che mi sono lasciata coinvolgere!!!!
Mar
14
Lug
2009
Sempre arrabbiata
Ma perchè devi arrabbiarti sempre? Perchè tutto deve essere un attacco personale nella tua mente? perchè pretendi di avere il controllo su tutto in ogni momento??
Io non capisco perchè qualsiasi cosa io dica o faccia è sempre un'offesa per te, sei gelosa pure dei pulviscoli che ti volano davanti, mi impedisci di vedere gli amici e poi se io ti dico "vabene, se tu non vuoi io non li vedrò" dici "ora mi vuoi far sentire in colpa! Ma come sei egoista, vuoi pensare un po' a me, tu non puoi capire" quando, per quanto mi riguarda tu hai sempre visto tutti gli amici che volevi quando volevi e io ti ho pure accompagnato ogni volta che me lo hai chiesto.....
io non ne posso più, ti voglio tanto bene ma ti sento talmente distante...prima quando sbottavi con me piangevo...ora non ne ho più voglia... vuoi capire che diventi paranoica, e che costringi le persone a mentire su quello che fanno per farti stare contenta??!? preferisci davvero che sia così???
io non so che fare con te...
Iscriviti!
