Tag: amore

Sab

31

Mag

2014

è terapeutico scrivervi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Mi sono innamorata, invaghita, esaurita di un uomo. Mi piace, provo per lui un sentimento mentale e fisico. É un amore elegante, delicato, passionale e struggente. Lui non lo saprà mai, anche se, so per certo che ci starebbe. Il problema è tutto in un numero, e che numero! Lui ha 27, e dico, VENTISETTE, anni piú di me.  Wow, che meraviglia. La psicologia dice, che per casi del genere, probabilmente alle spalle c'è un contesto famigliare deprivato, padre assente, ecc ecc. Nel mio caso non è cosí, semplicemente mi sono innamorata  di lui, della sua testa, della sua voce, del suo odore, della sua bellezza. E sto male. Il mondo si è fermato, gli altri uomini sono inesistenti, penso sempre a lui. Mi passerà mai? Perchè mi devo sempre complicare la vita? Non l'avevo ancora mai provato, ma le ferite di amore fanno soffrire. E io che nemmeno pensavo che esistessero! Mi sono innamorata (mai provato prima un sentimento del genere) e per colpa di una società, cosí subdola, dei pregiudizi, infami, non posso vivere con trasparenza e semplicità il mio sentimento. Nel passato, non vorrei dire una fesseria, ma non credo si facesse tanto caso a questo. Cosa dite voi? cosa  pensate?

Tags: amore

Ven

30

Mag

2014

autocommiserazione di una vita di nulla

Sfogo di Avatar di farnightfarnight | Categoria: Altro

Sarò il più lungo e disordinato possibile, perché non mi sento a mio agio ad aprirmi così.
Non so ancora quanti dettagli mettere, lo scoprirò durante il processo.

Se questo è un punto di partenza, dovrei cominciare dall'inizio. Dato che è infattibile perché ovviamente non ho ricordi che vanno così tanto indietro nel tempo, cercherò un altro punto significativo nel tempo.
L'asilo. Non mi ricordo molto, solo che sostanzialmente la parte problematica del mio carattere esisteva più o meno già: non conoscevo nessuno, e non mi facevo amici. Ci sono andato per non so quanto tempo, e l'unica cosa che ho sempre mai fatto è tentare far passare il tempo più in fretta possibile, non parlare a nessuno, e poi fuggirmene via. I ragazzi più grandi mi facevano paura, e con le suore, severe, non ci volevo avere a che fare.
Poi son venute le elementari, e la colonia. Quando mi hanno spedito in colonia (prima c'era andata mia sorella, quindi mi immaginavo sarebbe toccato anche a me) mi son spaventato, non comprendevo ci si potesse dividere così, non volevo andarci. E infatti una volta arrivato lì è andata da schifo perché c'erano dei ragazzi che mi prendevano in giro, ero come al solito solo (anche se son più o meno riuscito a farmi un amico, uno che veniva presi di mezzo più di me), e gli animatori non badavano a quelli "sullo sfondo" come me.
Alle elementari... Possiamo pure dire che in prima è andata meglio, ero più allegro, più vivace. In seconda sono successi dei casini: ad una delle due maestre muore il marito, lei non la prende affatto bene, ed oltre a trovarci un'atmosfera davvero di cacca per tutti gli anni successivi, veniamo maltrattati, strattonati. Io non capivo molto, ero uno cretino, sapevo solo che avevo paura ad andare a scuola, e ogni mattina raccontavo sempre la stessa scusa a mia madre. Poi è successo che una delle mie compagne è cominciata a piacermi, molto, e un giorno l'ho raccontato ad un'altra compagna, e questa l'ha urlato a tutta la classe (per la cronaca, abbiamo usato la parola che comincia per A). Per ora quello che mi va di aggiungere è: cara X, tu non ricordi, io non scorderò mai.
Da allora ho sempre desiderato la compagnia una ragazza; sotto quel punto di vista son maturato più in fretta degli altri, nononstante non abbia mai neanche tentato.
Se avessi passato le elementari da solo sarebbe andata meglio di quel che è invece è successo, perché come "amico" (e permettetemi di usare i doppi apici) ho avuto un... disadattato, le persone strane le attiro tutte io. Spero solo ora sia meglio di com'era allora. In ogni caso, i rapporti con gli altri compagni sono quasi inesistenti.
Per la cronaca, poi la maestra si è suicidata.
Medie: non sono più in classe con X, ma c'è Y... Forse non c'entra molto nella storia, ma questo è uno sfogo e mi voglio sfogare. Y è una ragazza bella come poche, simpatica come poche, e sempre sorridente (una delle cose che mi piace di più). È una di quelle combinazioni rare... Tanto per chiarirci: quelle poche volte che ci siam visti mi ha salutato, e senza neanche rivolgermi una smorfia di disgusto. Il suo posto nella storia è questo mi ha fatto mettere i sentimenti al secondo posto: avrebbe avuto molto più senso innamorarsi di lei, invece che di X, ma quello che provo è solo un enorme rispetto.
Durante il tragitto casa-scuola sul pullman, ho sempre 'contemplato' X, ma non credo di aver mai pensato di poterci fare qualcosa, di poterci interagire. La guardavo, fine. Le ragioni ci sono: tranne alcune eccezioni, sia alle elementari che alle medie le ragazze erano... ostili. Non ti ci potevi avvicinare. Non lo so se era un complotto, semplicemente non si... Non, fine. Semplicemente non. E la cosa mi ha fatto male, soprattutto considerando che le altre classi erano... attive. Addirittura nella gita a Venezia c'era una coppia che scopava. Curiosità: lui è finito a chi vuol essere milionario o il quiz venuto dopo.
Non solo son rimasto parecchio confuso (perché nessuno fa niente?), ma non aver mai ricevuto uno sguardo, il riconoscimento di esistere, della consapevolezza della mia presenza da X, col senno di poi, mi ha fatto veramente male.
Alle medie mi son fatto un altro amico (correzione, la causalità è inversa: l'ha deciso lui), ovviamente lo strano della classe (ancora più di me). La sua amicizia (in tutta la mia vita forse è l'unico che ho potuto chiamare 'amico', per quanto non comprenda a fondo bene il significato di questa parola) è durata fino al poli, da allora non ci siamo praticamente più visti. Forse ogni tanto sento la sua mancanza. Il bello è che abita a tipo 5 minuti da me, ma no, forse di meno -- se abita ancora coi suoi.
Passano le medie, il mio amico mi convince ad andare all'itis, e poi mi convincerà ad andare al politecnico.
All'itis però ci assegnano in due sezioni diverse; ovviamente ci vediamo, ma il non essere in classe assieme ci allontana un pochettino. Lui però mi fa conoscere dei suoi amici, con cui poi condividerò quasi tutto il poli.
Le superiori non vanno troppo bene: vengo preso di mezzo durante il tragitto sul pullman, soprattutto nel ritorno a casa, e in classe ho due diciottenni vandali (nelle altre ci sono degli spaccini, figuriamoci). In prima e seconda certe lezioni proprio non si possono tenere. In questi anni il mio amico in classe è un altro strano. In terza cambiano alcune persone, non ci sono più i vandali e il mio amico, che è andato a far meccanica.
Il triennio dell'itis merita un periodo suo. Sostanzialmente è stato una specie di periodo di maturazione, ho cominciato - ma proprio solo cominciato - a capire che esistono persone al di fuori di me, persone che non pensano quello che penso io, ecc, e soprattutto ho cominciato ad interessarmi, appunto, a tali persone.
Una piccola grossa nota: non avendo mai avuto più amici o comunque non avendo avuto amici 'normali', non sono mai uscito. Per me era normale fare casa-scuola e poi scuola-casa, fine, nonostante i miei genitori mi dicessero "esci". Ma cosa significa "esci"? Non ho presente cosa vuol dire. Dai discorsi dei miei compagni, ad esempio il ballare, ho intuìto che dovevano uscire la sera, ma la cosa non è mai andata oltre. Anche per quanto riguarda trovarsi chessò al baretto al mattino, o fare per una volta un giro diverso per andare a scuola... Mai fatto nulla del genere, e sono decisamente delle occasioni per socializzare.
Viene il politecnico. Il primo anno passa, poi mi sento senza energie, vuoto, senza voglia. Alcuni compagni vanno avanti, altri mollano. Dopo qualche anno nel limbo, mollo anch'io. È stato molto difficile capire i miei sentimenti, ma già allora avevo dedotto che doveva essere la mia solitudine. Solo di recente ho capito in che modo, qual è l'importanza di avere dei contatti umani -- quasi.
Comunque, durante tutto questo tempo faccio qualche conoscenza, ogni tanto mi diverto anche, ma non capisco, non ho gli strumenti. La mia vita è sempre casa-scuola-casa, non ho mai fatto nient'altro. Ogni tanto qualcuno mi dice: "sono stato costretto a casa per una settimana, che palle", "son due settimane che non esco, sto morendo", e tutto quello che riesco a pensare è: perché ti stai annoiando? Anzi, perché dovresti uscire da casa?
Questo mi fa venire in mente i versi di una canzone che mi piace:
 Growin' up, you don't see the writing on the wall
 Passin' by, movin' straight ahead, you knew it all
 But maybe sometime if you feel the pain
 You'll find you're all alone, everything has changed
Cioè ho ignorato quello che da adolescente mi suggerivano, e ora son comparse le bandierine rosse. Ma ignorato un corno, se mi permetti; non l'avrei ignorato se fossi stato capace a farlo. Chiusa parentesi.
Durante la mia sosta sempre al suddetto poli (anzi, ai, plurale), faccio la conoscenza forse più importante e lunga fino ad ora. Ha qualche sfortuna anche lui, ma non è nella mia situazione. Dico che è la più importante perché lui mi permette di cominciare a suonare la batteria, cosa che ho sempre voluto fare, mi ha introdotto credo due anni fa ad altri suoi amici (le uniche persone che frequento), perché grazie a lui ho un lavoro, mi ha anche portato ad concerto. Non credo serva continui, è una delle poche persone con cui abbia mai fatto qualcosa, che mi abbia fatto vivere un po' di vita, e mentre lo scrivo, porca puttana, sento arrivare le lacrime.
Intanto vengo a conoscenza di alcuni fatti, cioè che il mio amico delle medie ha una ragazza, cosa che mi sorprende perché non solo è sempre stata forse la persona meno interessata di questo mondo a certe cose, ma ha avuto i suoi problemi ed aveva un carattere decisamente difficile. Poi vengo a sapere che X si è fidanzata, ma oramai lì i sentimenti li lascio come stanno, e che un ex-compagno delle superiori si è suicidato.
Ripartiamo un attimo dall'inizio, prima di proseguire, sono necessari alcuni dettagli in più. Fin da quando son nato ho problemi col cibo. Le cose che il mio stomaco tollera son poche, e ogni tanto diminuiscono. Poi c'è il problema del gocciolamento retronasale, o quello che è. Ce l'ho da sempre, ma nell'ultimo periodo del poli è peggiorato gravemente. Poi c'è karate, una ferita aperta e sanguinante. È una delle mie tre passioni, e l'ho dovuta interrompere, tra le altre cose, perché mi facevano male le ginocchia. Non ho mai fatto nulla a riguardo, ovviamente, questo è il mio stile.
Anche i miei genitori notano le mie difficoltà all'università, mi chiedono che voglio fare. Voglio lavorare. Passa un periodo durante il quale chiedo, mi iscrivo, poi come accennato prima vengo consigliato ad un'azienda e trovo lavoro.
Dopo un anno di contratti a cazzo comincio l'apprendistato. Stanno succedendo alcune coincidenze, nel frattempo. Nonostante tutto, ho molti hobby, tra cui i libri, e c'è una libreria che ogni tanto organizza riunioni per discutere di libri. Vedo la pubblicità di un corso di scrittura: decido di parteciparci, è forse la prima cosa che faccio da solo e per me stesso. Faccio che ritornare all'argomento: di esponenti del gentil sesso, se ne intravede l'ombra la prima lezione, poi smammano. Una delle occasioni che mi concede questo corso è visitare il museo dell'informatica, carino.
A parte questo... Viene il momento del corso di sicurezza/lavoro/ecc per l'apprendistato. Con mia sorpresa, ci sono ragazze, neanche poche; diciamo che due di queste mi interessano. La coincidenza è che mi è capitato in mano, nel frattempo, un libro che parla di queste cose. Dice: sorridi ad una ragazza se ti vuoi mostrare interessato. Rimango sconvolto, non ci avevo mai pensato. Dice anche di più: potrebbe darsi che le ragazze siano interessate a stringere relazioni. Non so neanche spiegare come ci rimango, son confuso.
Vedo che una delle ragazze che mi interessa passa ogni tanto al ristorante in cui vado a pranzare quando sono a lavoro. Provo a sorriderle, lei mi sorride indietro, vivacemente. Sento una scossa in tutto il mio corpo, perdo quasi il controllo dei muscoli. Avrei potuto cagarmi addosso. Passo qualche giorno in stato confusionale, pensando, cercando di pensare. Le ragazze esistono, esiste un genere femminile.
Sono attanagliato dai pensieri per tutta la durata del corso, due mesi? Penso a cosa dirle, poi ci ripenso. È un periodo veramente difficile, proprio fisicamente. Sto male, ma è solo l'inizio della fine.
All'ultimo giorno del corso, l'altra ragazza che mi interessava spontaneamente attacca bottone con me. Dopo la fine del corso, all'uscita, riesco a prendere una decisione e le rivolgo la parola, anche se un po' tremolante; vorrei sapere alcune curiosità su di lei, non so come metterla. Parliamo per un po' di minuti, alla fine... Non ho capito come è finita, non sono in grado di interpretare. È troppo semplificante dire che mi ha dato il suo numero. A tutt'oggi, lei è l'unica ragazza con cui posso dir di aver quasi parlato. Di ciò mi è stato risposto, su questo sito, "tutto questo è assurdo".
Passano i giorni, continuo a vedere passare l'altro mio interesse. Mi saluta. Continua ad essere un periodo estremamente stressante, a causa delle emozioni estreme sono fisicamente provato, anche con delle conseguenze. Continuo a chiedermi quando rivolgerle la parola. Ogni volta che riesco a trovare la decisione, la posta viene alzata, perché la situazione si complica, e rinuncio.
Alla fine aver aspettato ha avuto senso, perché continuando a riflettere su cosa dirle ho a mano a mano abbassato il tiro fino a qualcosa di sensato. Per capire però mi ci son voluti dei mesi. Succede che un giorno, una bella giornata, la vedo come al solito arrivare; contemporaneamente un mio collega esce per andare fuori a parlare con un tizio che a lui interessa. La porta è aperta, lei è con la sua amica, ma oramai... Senza stare a menarla, cerco di alzarmi, e raggiungere l'entrata, dove mi chiedo che cazzo sto facendo. In un momento troppo veloce per riuscire a ragionare le parlo, lei risponde "sì, come amici". Sul momento non ho provato niente, non stavo nemmeno riuscendo a credere a quello che stavo facendo -- non son sicuro di riuscirci nemmeno adesso. La parte difficile arriverà dopo.
La parte ancora più difficile è che avevamo rimandato, io sono onestamente interessato a parlare con lei, ma non riesco a trovare le forze per riparlarle. Tra l'altro, la prima volta purtroppo c'era della gente che ci guardava, la cosa mi ha dato un fastidio indescrivibile.
Siamo a oltre 15mila battute, e di cose da dire ne ho ancora.
Ora come ora sono sempre vuoto, distrutto, bucherellato come un colabrodo, e a mano a mano sto cedendo. Non ho le energie per far nulla, per nessuno dei miei hobby. Non ho energie da anni, quando invece avrei potuto studiare, fare, diventare più bravo di quanto sono adesso. Invece son sempre distratto, triste. Più son triste più mi torturo, più mi torturo più son triste.
Sento che se fossi più felice saluterei, mi verrebbe voglia di essere più partecipativo, invece di essere uno zombi. I dolori cronici mi stanno togliendo tutto, l'unica cosa che mi hanno dato sono degli orrendi tic. Sono la prima cosa da indirizzare se davvero sono interessato a vivere, e forse mi son deciso a farlo. Dovrò gestire le complicazioni di come... Muovermi.
Per tutta la mia vita non ho fatto altro che tentare di non esistere, di essere invisibile. Mi sembro più un controsenso che una persona.
Quando parlo a qualcuno, la risposta standard è: "Eh?". Non riesco a farmi capire, devo pensare alle parole prima di dirle, ma la gente va di fretta. Non sono abituato a parlare.
Non sono capace d'uscire una volta, di far nulla.
Mi trovo buttato in questo mondo, ad essere un adulto, senza aver mai vissuto. Ho voglia di conoscere persone, non so come.
Soprattutto viene la questione... Calore umano, quello che può regalare una persona speciale. Il dolore per non aver mai neanche tenuto una mano ad una ragazza è straziante. Non esiste un modo facile per spiegare a quale assenza di umanità sono stato soggetto, o mi sono quasi intenzionalmente obbligato. Sono stato direttamente o indirettamente definito uno sfigato e molto altro; mi sa che c'hanno pure ragione.
E il problema viene soprattutto quando tutto attorno a te ti ricorda dei tuoi fallimenti, ogni giorno. Mi basta andare a lavoro, un mio collega parla di sua moglie, l'altro della sua fidanzata. Ovviamente non tollero la visione o comunque la consapevolezza di effusioni tra persone di nessun tipo, mi farebbe impazzire. Posso vivere, ma non così.
Recentemente le cose si son complicate per un cambiamento delle statistiche inaspettato: da quanto ho capito, la maggior parte delle persone che conosco ha o ha avuto un/una partner. Se la mia esperienza fosse stata normale, era un conto, ma diventare lo scemo del villaggio è tutt'altra cosa. In più, mi è stato fatto capire che le possibilità vanno parecchio scemando.
Ogni esperienza mi fa male, un esempio a caso: mentre ero al ristorante ho sentito una canzone, waiting for tonight: è piuttosto chiaro di cosa parla, e la cosa mi ha messo subito di pessimo umore.
Molto raramente son stato felice. Sorrido così di rado che quando lo faccio mi sembro un pirla; bastano 30 secondi e mi fanno male i muscoli facciali. La mia faccia esprime la stessa felicità di Amanda in Afternoon Delight; quando sono felice sembro arrabbiato. Se vogliamo vedere i lati positivi, potrei essere un ottimo giocatore di poker.
Alla fine desidero solo smettere di soffrire, riacquistare le mie energie e tornare a fare qualcosa, cazzo.
Più di una volta ho sentito sorgere odio, in generale, verso il mondo, e la voglia di pestare qualcuno per nessuna ragione apparente. Ma dato che convivere con me stesso è sempre stato difficile, ho sempre fatto attenzione a quello che provo, e su certe cose riesco a "svolgere la matassa"; se così non fosse, non so dove sarei, forse sotto psicofarmaci? Non sarei il primo.
Mi è anche capitato di detestare le donne? No, così tanto forse no, ma ho avuto qualche pensiero negativo.
Di questi tempi il momento più difficile è quando esco da lavoro, soprattutto se c'è sole ed è una bella giornata, perché m'ispira di libertà, che sto buttando nel cesso come ho fatto con tutti gli anni della mia vita.
Dicono: invecchiare da soli si diventa strani, e ora io ho paura... Infatti non credo che invecchierò più di tanto.
È venuto fuori il caso di Elliot Rodgers: 'sti cazzi. Ma sono indeciso a parlarne, a fare eventuali confronti, perché ha ucciso delle persone.
Non sono il tipo che esce di scena con una sparatoria, ma diventa tutta un'altra questione quando ti prendono in giro e ti fanno male.
Adolescenti che hanno la metà della mia età possono guardarmi dall'altro verso il basso perché hanno assaporato la vita più di quanto io non farò mai.
Cosa faccio, adesso, comincio a vivere una nuova vita che non son mai riuscito ad avere? Sì, certo.

Ven

30

Mag

2014

Paura di far male a me stesso ed a lei.

Sfogo di Avatar di Souv3nirSouv3nir | Categoria: Accidia

Sono fidanzato da pochissimo con una ragazza che ho conquistato con fatica. Un corteggiamento non lunghissimo ma estremamente impegnativo, vista la diffidenza da parte sua. Ricordo ancora le lunghe telefonate, i tanti chilometri con la mia macchina, i tanti soldi spesi in cene, serate ecc. La vedevo come la persona giusta, soprattutto dopo aver rischiato di perderla per sempre in seguito ad una "cavolata" da me commessa ad inizio frequentazione. Sono stato bravo e testardo, alla fine si è innamorata di me, totalmente, e ci siamo messi insieme. Col passare delle settimane, però, la "nebbia" che mi avvolgeva, l'esaltazione, l'adrenalina che avevo all'inizio si sono lentamente assopite. Lei, inizialmente molto sulle sue, ora non può fare a meno di me. Sovente ho la netta sensazione che la sua felicità, il suo star bene, dipenda troppo dalla mia presenza, dal mio esserci sempre e comunque. Io ho cominciato a sentirmi sempre meno preso, la bacio di meno, la guardo con occhi diversi, colgo molto più facilmente i suoi difetti, non brucio più dentro come prima. Molte delle persone a me vicine che l'hanno conosciuta non fanno altro che ripetermi :"non sai quanto sei fortunato". Lei infatti è premurosa con me, ha la freschezza della sua (nostra) giovane età, è frizzante, di una bellezza semplice, fresca. E' pura. Ha un sorriso della limpidezza di una bambina. E' ingenua, sensibile e, soprattutto, conta molto su di me. Qualche settimana fa, io che vivo con un ragazzo che lavora con me, avevo deciso di traslocare in un'altra casa, in modo da poter condividere con lei "i nostri" momenti assai più liberamente (in casa dove sono ora è praticamente impossibile, sia per spazi che per la presenza del mio amico-coinquilino). Ero pronto al sacrificio economico pur di migliorare ancor di più il nostro stare insieme. E, ora, sto tentennando anche su questa scelta. Il proprietario continua a chiamarmi ma mi sono ben guardato dal mettere la mia firma sul contratto. Ma non potrò tentennare ancora per molto, qualche altro giorno, forse. Non capisco il perchè mi stia accadendo questo, perchè questa perdita di entusiasmo da parte mia. Lei, intelligente, se n'è accorta, ma sono riuscito ad addebitare gran parte della colpa all'intenso momento lavorativo che sto attraversando. E pare essersela bevuta. Ora, qual è il mio problema? Non so che fare. Se lasciarla, distruggendola ad un mese dalla sua discussione della tesi in ingegneria oppure aspettare, vedere se è quello che voglio veramente? E la casa? Davvero conviene farmi carico di uno sforzo economico maggiore (affitto da solo) oppure è meglio lasciar perdere? Le voglio un gran bene, enorme. Ma davvero non so se l'amo. Ci sono momenti in cui preferisco davvero stare con i miei amici.

Mar

27

Mag

2014

IL RAGAZZO CHE MI PIACE (FORSE) SI E' FIDANZATO! VOGLIO UCCIDERLO!

Sfogo di Avatar di MINOUMINOU | Categoria: Invidia

Sono disperata! L'unico ragazzo che mi sia mai piaciuto in vita mia, l'unico con cui vorrei stare, quello che per me è il migliore del mondo, quello a cui voglio un bene dell'anima...

 

In breve: l'ho conosciuto la scorsa estate, e mi ha fatto capire da subito che gli piacevo. Negli sms era così dolce, e anche le uniche 2 volte che siamo usciti, era di una gentilezza inaudita. Purtroppo siamo usciti solo 2 volte perchè ha avuto una grave infezione ed è stato operato, infatti abbiamo passato l'estate a messaggiarci: lui con me era dolce negli sms, io più chiusa e distaccata. Pochi giorni dopo la nostra seconda uscita mi ha chiesto per sms se volevo essere la sua ragazza, e io gli ho detto che preferivo parlarne a voce. Mi aveva già chiesto prima se volevo stare con lui (sempre per sms) e io gli avevo dato la stessa risposta. Poi, è sparito. Mi sono sentita malissimo. Un mese dopo mi riscrive. Non rispondo. Ci incontriamo poi sotto casa sua, ma eravamo con i nostri famigliari, quindi non abbiamo potuto parlare molto. Mi riscrive e io rispondo, mi chiede pure "ti senti con qualcuno?", ma alla sua richiesta di fare un giro in moto con lui non ce l'ho fatta, non sono riuscita a perdonarlo, e non li ho più risposto. Un mese dopo lo vedo alla fermata del bus, io in macchina, gli passo davanti, lui mi fissa. Mi riscrive, e io, ferita dalla sua sparizione, non rispondo. Sono stata stupida e egoista, lo so. Avrei dovuto perdonarlo... E ora lui forse sta con una. Una che non sono io. L'ho scoperto spiando il suo profilo facebook. Anche se so che lui già in passato metteva "fidanzato", "impegnato" quando non lo era, ma stavolta ho paura che possa essere vero. Pure una nostra conoscente (anche se adulta e non giovane come noi) ha messo mi piace al suo "fidanzato ufficialmente"... lei lo conosce bene, e sapeva anche che io e lui eravamo usciti e lui diceva a lei che io gli piacevo, quindi ho paura che forse è vero che si è messo con un'altra.

Lo odio, voglio solo vederlo morto. Il ragazzo migliore del mondo, l'unico di cui mi sono innamorata... sta con una che non sono io. Non ditemi "dovevi pensarci prima", lo so che sono stata egoista e orgogliosa, lo so da me. Ma senza di lui sto male, e oltrettutto sono senza conoscenti attualmente, e non posso sfogarmi con nessuno.

Mar

27

Mag

2014

Diventerò Puttana Per Te, Amore Mio

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dopo 12 anni insieme, scopro che mi ha tradita più di una volta.

Io gli son stata sempre fedele, e per me non è mai stato un sacrificio o una rinuncia.

Lui sostiene di non aver fatto nulla di male, e che anche io nelle giuste condizioni sarei troia.

mmmm che uomo....aveva una vera donna e la sta trasformando in una puttana!!!!!

 

Non mi interessa correre a tradirti, io posso scegliere a differenza tua!

 

Dunque ecco cosa farò quando, senza fretta ne avrò l'occasione:

Mi scoperò un gigolò!!! voglio pagare un uomo per farmi scopare, mi eccita il pensiero proprio perchè non ne ho bisogno!!!! E poi il segreto di un buon tradimento è non rendersi ricattabili.....un gigolò da me vuole solo soldi...nemmeno del sesso gli fregherebbe!!!

Tu non saprai mai nulla, e io senza alcun rimorso mi farò scopare senza pietà....ma dovrai essere tu a pagare: i soldi da mettere in mano al tipo saranno i tuoi....un giorno lavorerai solo per farmi scopare da un altro!!!! :D

 

Chi è più furbo?

Sarai sempre cornuto d'ora in poi.

 

Ma perchè? cosa farei di così sbagliato infondo...anch'io ho i miei sfizi da togliere!!! :D

Lun

26

Mag

2014

me lo mangerei!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

uh l'amore mio bello!! è bello bellissimo oltre che dolce dolcissimo! è il migliore di tutti e io lo amo!!!!!!!!!!!!

come lo stringerei in ogni momento! me lo mangerei perfino!!! aaaaa che bellissimo!!!!!

ti amo luce

 

Tags: amore, bello, mio

Dom

25

Mag

2014

aiutatemi con questo ragazzo !!!! lui ha 29 anni io 19 vi prego aiutooo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

vi invito ad aiutarmi seriamente in qst faccenda....... allora io ho conosciuto un ragazzo da un mese e in pratica ci siamo visti tre volte (anche perchè lui ha dovuto fare un viaggio di 1 settimana ecc),,,,,,comunque noi ogni tanto parliamo per messaggi, io siccome mi piace molto me la sono un pò tirata cioè mi sono sempre fatta cercare da lui e solo ogni tanto mi sono fatta viva io... questo perchè non riesco a capire il suo comportamento cioè su fb vedo che mette mi piace a centinaia di ragazze (non io) e quindi non lo capisco.... 

Martedi io e lui dovevamo uscire però siccome lui non si faceva sentire da un pò di giorni e mi ha cercata proprio martedi alle 7 io non sapevo come eravamo rimasti per l'appuntamento e quindi non lo calcolato tutta la sera xkè non mi sembrava giusto.... dunque l'indomani mattina lo cercato e gli ho detto: scusa ero impegnata ma dovevamo uscire? e lui: si ma tranquilla ci rifaremo... e io gli ho detto: mercoledi o giovedi ci sei ??? lui mi dice: mercoledi no.... io gli ho detto: ok allora dimmi tu quando possiamo uscire....e lui: ok 

Dopo di che non si è fatto più sentire ne per sabato ne oggi........che devo fare????

Sab

24

Mag

2014

Quando l'ira porta alla consapevolezza

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

A volte mi domando perché la gente non capisca che il cosiddetto "amore" non è altro che un palliativo socialmente accettato, quando in realtà non è che la forma di egoismo più raffinata mai esistita.

Sono una persona con difficoltà comportamentali, tuttavia non ho negato, negli ultimi anni, il mio sostegno ad una persona che obiettivamente si poteva categorizzare nell'ambito dei caratteri docili e comprensivi. Una di quelle persone che amano "la bellezza", così la chiamano.

Ebbene, dopo cinque anni di vicinanza, da un giorno all'altro, mi sono state preferite alcune persone che rientrano nell'insieme della sciatteria moderna, ovvero fare le peggiori idiozie in pubblico semplicemente per essere visti, bullare il prossimo, fare uscite di spirito non poi così argute, ed in generale qualsiasi cosa per dimostrare di essere fintamente impegnati di fronte alla vita.

Non riesco a concepire come sia possibile che cali un silenzio tombale di fronte ad un supporto mai venuto a mancare, qualcosa che mi promettevo di dare liberamente e senza asfissiare la persona in questione (mi è stata data conferma per tutta la durata della relazione dell'efficacia del mio aiuto, per poi scadere qualche tempo fa senza preavviso) .

Ho per questo motivo deciso di essere adirata a prescindere da tutto per un buon numero di giorni, salvo poi tornare alla tranquillità, ma perché la salute non mi consentirebbe altrimenti. Non ho limiti di pena per un mondo in cui si promette affetto genuino, ma che poi per convenienza viene rinsaldato o da calcoli subconsci, oppure da soggetti che deliberatamente fuori di testa, ti eliminano dal dì alla notte. Fidarsi di sé rimane unica alternativa.

Scusate la prolissità di questa testimonianza, spero possa essere utile a qualcuno nella stessa situazione. 

Gio

22

Mag

2014

Io e lui

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sarò il più breve e concisa possibile. Nulla di quello che scriverò sarà un fake: purtroppo.

Io e lui ci conosciamo a 14 anni. Sempre buoni amici, fino a quando a 19/20 una fitta frequentazione sfocia in un innamoramento da parte di entrambi.  Stiamo ancora insieme, dopo 12 anni, ma di mezzo c'è stato di tutto.

Devo premettere, più per gioco delle parti che per vanto mio personale, ho sempre vissuto sentendomi dire che ero troppo bella per lui. Molto fastidioso.

 Dopo 6 anni ci trasferiamo e andiamo a vivere insieme a Milano, entrambi lavoriamo.

Vivo un abbandono lungo oltre un anno da parte sua, capisco che scappa da me, ne parliamo, ma adduce sempre problemi familiari (realmente esistenti e gravi) , e mi "tranquillizzo".

L'abbandono dura oltre un anno, sono sola anche economicamente, mi ammalo lentamente e inesorabilmente di depressione e anoressia, anoressia nel senso che per anni non riuscivo a mangiare dal nervoso e vomitavo più volte al giorno qualsiasi cosa, ma senza la volontà di essere magra o altro, anzi.

Lui mi lascia, finisco nel letto di un bellissimo collega, purtroppissimo: sperimento il sesso, e come i più navigati intuiranno, la pagherò cara, moltissimo. Col collega capisco quanto amo il mio ex e quanto per me sia bello unirmi a lui, nonostante non sia un adone.

Confesso subito la scappatella, convinta di perderlo, ma convinta di non poter tenermi quel segreto dentro e guardarlo negli occhi.

Lui mi perdona incredibilmente...non me lo sono mai spegato, ma tant'è.

Lui mi confessa una uscita con una tipa in cui nonostante avesse potuto non avrebbe fatto nulla.

Mollo il collega, torno con l'uomo che amo, con lui tutto bene....a lavoro diverrà un inferno che continuerà a farmi essere depressa e anoressica, sino a quando dopo qualche anno mi licenzio e guarisco definitavamente.

 

Grandissimi sensi di colpa da parte mia. Tutto questo succedeva quasi 5 anni fa, e mi sono sempre vista sporca, da buttare....il più grosso errore della mia vita (anche perchè col mio uomo era stata la prima volta per entrambi ed era romantico essere appartenuti solo a noi stessi tutto quel tempo).

 

OGGI: Recentemente gli controllo il cellulare per la prima volta in 12 anni: scopro che con quella tipa di cui mi parlò si frequentò per quasi 2 anni (è più bella di me), alla luce del sole, quando mi abbandonò e quando mi sapeva malata.

Tutto questo mi sconvolge! Mi ha sempre mentito, mentre io sono salita sulla croce per anni, non si è nemmeno nascosto con la tipa....e mi dice che non ci ha fatto nulla perchè, sebbene volesse scoparsela, al dunque non riusciva mai ad arrivarci (nemmeno un bacio)  per i sensi di colpa nei miei confronti.

 

Io non gli credo, perchè essendo in teoria la sua unica donna, sono certa che la curiosità l'abbia spinto a fare esperienze diverse, è successo anche a me e mi ha fatto capire che la bellezza non è nulla, che lo amavo e a letto con lui avevo moltissimi orgasmi.

Ma se lui non mi avesse mai tradita, non avrebbe questa consapevolezza, e potrebbe stare con me perchè è quello che passa il governo.

Capite cosa intendo?

Sapere che per lui un'altra c'è stata e ha scelto comunque me, mi farebbe male ma anche bene. Non mi illudo che sarò sempre l'unica per lui, ma credo che sia importante che continui a scegliere sempre me.

 

Altro problema: se non sono molto magra, sessualmente non mi cerca MAI.

Il punto è che quando non sono molto magra, parliamo di un paio di chili in più, non gli piaccio. I suoi amici mi dicon che son troppo magra e lui che sono grossa!

Lui è magrissimo, e penso che quando ho quei chili in più si senta sovrastato dal mio corpo....ma perchè io riesco ad andare oltre l'estetica e lui no?

Mi ha sempre detto che non guarda porno e non si masturba....ho scoperto adesso, che se li guarda e si sega, eccome!

 

Se son magra è un gran piacere per lui, ma con 2 chili in più non se ne parla.

Scoprire che è attratto dal porno, e che nei suoi files non ci sono giovenche o vaccone, ma ragazze effettivamente magrissime e belle, alla belen per intenderci, mi ha fatto sentire brutta, inadeguata, poco desiderabile e non in grado di farlo godere come vorrebbe.

 

TUTTO E' MOLTO FRUSTRANTE.

 

Ovviamente la storia è più fitta di particolari di rilievo, ma non avrei finito mai, l'ho ridotta all'osso.

Quello che mi chiedo è se mi ama.

 

A letto l'altro era dolce mi diceva sempre cose bellissime durante l'atto e mi toccava sempre, e si accorgeva sempre dei miei orgasmi, con mio grande imbarazzo.

Il mio ragazzo non dice mai nulla, non mi tocca, e non so cosa pensare.

Mi ama davvero uno che mi desidera se porto una 40 e non se ho una 42?

 

Non capisco.

 

PS: entrambi 32 enni.

Ciao 

Mar

20

Mag

2014

Non saremo mai una coppia

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non sono una che si illude facilmente,se vorresti passare del tempo con me me lo chiederesti.Forse non sai che visto come sono andate le cose, sarei venuta a dormire da te quella sera un anno fa, e me lo sarei fatta bastare perche` un bacio e` stato troppo poco, ma purtroppo non si puo` tornare indietro nel tempo.Quello che vorrei urlarti quando mi guardi con quegli occhi azzurri, quando facciamo due chiacchiere dopo lezione, o quando mi saluti con un abbraccio o anche solo quando mi sfiori appena, e` quanto cavolo mi piaci e quanto il mio corpo e la mia mente siano ancora attratti da te.Ma per te non e` lo stesso ed e` ancora troppo difficile accettarlo, finche` mi guardi e cerchi in ogni modo di toccarmi quando mi sei vicino.Per adesso, ogni volta che ti vedo, passo il resto delle giornate seguenti a pensarti e non c'e` cosa piu` brutta che essere innamorati di una persona che per te prova solamente attrazione fisica.