Tag: amici

Mar

04

Set

2018

Colleghi amici

Sfogo di Avatar di RestarickRestarick | Categoria: Ira

Com'è possibile che le persone cambino così tanto in due anni?

Com'è possibile che le persone con cui prima eri amico, uscivi la sera, ridevi e scherzavi in pausa pranzo, ora si siano trasformate a tal punto da non riuscire nemmeno a scambiarci due parole?

Com'è possibile venire in ufficio e lavorare ogni giorno con delle persone morte dentro, depresse, nervose, che ti tolgono la voglia di vivere? 

E pensare che stavo per avere anche un aumento di stipendio....che me ne faccio se ho perso la voglia di venire in ufficio? 

Scemo io a pensare che i colleghi potessero diventare anche amici, ma l'ho sperato davvero perché mi ero appena trasferito e non conoscevo nessuno.... 

Ma ripigliatevi, banda di sfigati, state inguaiati

 

 

Lun

03

Set

2018

CONFESSIONE

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

QUESTA LETTERA E’ RIVOLTA A TUTTI COLORO CHE INTENDANO BENEFICIARE DELLA MIA ESPERIENZA DI VITA, IN MODO TALE DA NON RIPETERE I MIEI STESSI ERRORI

 

Siccome non sarei capace di esprimere a parole ciò che sento, ho deciso di farlo in forma scritta. Mi chiamo ****** e al momento di scrivere ho 21 anni e 9 mesi circa. In questo scritto non voglio raccontarvi dettagliatamente la mia vita, bensì confessare il mio stato d’animo e cercare di capire insieme a voi come sia potuto arrivare ad un livello così pietoso ed umiliante. Dico confessare perché nessuno in realtà mi ha mai conosciuto, sono sempre stato un individuo estremamente riservato e restio a mostrare i propri sentimenti, sebbene non sia affatto sicuro di averne mai avuti. Questa mia incapacità di relazionarmi con il mondo, con i miei simili e di mostrare affetto alle persone care è forse il lato peggiore del mio carattere, nonché la principale causa della mia depressione attuale. Piano piano mi sono sempre più isolato da tutto e da tutti, fino a diventare completamente indifferente a ciò che mi circonda. Non cerco più la compagnia dei miei coetanei o dei miei familiari, convinto che ormai nessuno possa più darmi il calore umano di cui avrei bisogno, ma che in fondo so di non meritare. Ero convinto di poter convivere con la solitudine, di poter indurire il mio cuore a tal punto da non provare più dolore, rabbia e amarezza, ma mi sbagliavo. Gli esseri umani non sono fatti per vivere da soli come dei reclusi o degli eremiti e se adesso soffro a causa dell’isolamento è solo perché ho allontanato tutti quelli che mi erano vicini.

Sono nato da un matrimonio senza amore, probabilmente frutto più di convenienza che di altro, da due genitori ormai quarantenni che forse non si aspettavano neanche più di avere un figlio e che si sono guardati bene dal farne un secondo. Per tutta l’infanzia non ho avvertito queste mancanze, ma durante l’adolescenza qualcosa si è rotto e col tempo ho capito come stavano realmente le cose in casa mia. Non ho mai conosciuto i miei nonni, né quello paterno né quello materno, una cosa di cui mi rammarico molto, mentre le mie nonne non mi hanno accompagnato nemmeno fino all’adolescenza. Per quanto riguarda gli altri parenti, la maggior parte vivono in un’altra regione mentre uno zio vive all’estero. Li vedo e li sento pochissimo. Ci sarebbe anche mio cugino, ma sebbene da piccoli fossimo decisamente più affiatati adesso siamo quasi due estranei.

E’ vero, mi sento estremamente solo: ho pochissimi amici e ormai non so neanche se considerarli veramente tali. Non riesco più a fidarmi di nessuno. La maggior parte delle persone che ho conosciuto dall’infanzia all’età adulta passando per l’adolescenza sono state solo fugaci comparse: a volte mi sono illuso che fossimo veramente amici, ma quasi sempre sono stato smentito dai fatti. Alcuni mi si sono addirittura rivoltati contro, la maggior parte non mi ha mai considerato. Sono stato ignorato e messo in ombra così a lungo da un numero così elevato di individui diversi che a volte mi sono sentito un fantasma, il che si addice bene alla mia attuale vita. Il rapporto con i parenti è ormai inesistente, quello con i miei genitori irrimediabilmente compromesso e non trovo nessuno che abbia veramente voglia e tempo di ascoltarmi, tanto meno di capirmi.

Dicevo dei miei genitori: purtroppo non andiamo per niente d’accordo. Loro ormai mi considerano un fannullone, un buono a nulla, un freddo calcolatore, probabilmente una specie di aberrazione. Sono fermamente convinti che io li odi entrambi, soprattutto mia madre che non mi perdona di averle intimato in un momento d’ira ed esasperazione di andarsene di casa. Ora è lei che non vede l’ora di buttare me fuori di casa. In effetti ci sono stati dei momenti in cui ho provato un  forte risentimento verso di loro, ma adesso non posso far altro che ammettere di sentirmi in colpa nei loro confronti e di averli delusi profondamente. Da piccolo, nonostante il caratteraccio, promettevo bene: ero considerato un bambino intelligente e dal carattere forte, che nella vita avrebbe sicuramente fatto strada. Ahimè come si sbagliavano. La mia rovinosa caduta è cominciata a metà del secondo anno all’università. Dopo un inverno dispendioso a causa dello studio mi sono sentito stranamente prosciugato, ho iniziato a studiare sempre di meno, ad auto-escludermi dalle (poche) compagnie che frequentavo, ad evitare conoscenti e “amici”, per poi cadere nel vortice della depressione: la mia vita mi appariva vuota, priva di scopo, inutilmente flaccida e noiosa nel suo monotono incedere, ogni giorno era uguale a quello precedente e a quello immediatamente successivo…mi sentivo inutile e privo di stimoli, uno stupido essere insignificante senza sogni da realizzare e senza niente di interessante da offrire, con una vita grigia e un futuro privo di senso. Allora mi sono guardato indietro e ciò che ho visto mi ha atterrito: analizzando la mia vita a ritroso ho capito di non aver mai veramente vissuto, ma di aver passato i miei primi 20 anni dietro ai libri ad ammazzarmi di studio per sopperire alla mancanza di una vita sociale, di affetti sinceri e persino delle cotte che un qualsiasi ragazzo dovrebbe provare. Tutt’oggi non mi sono mai innamorato di una ragazza, non ho mai provato quelle sensazioni che dovrebbero accelerarmi il battito cardiaco, costringere la mia fantasia a voli pindarici e spingermi a compiere gesti al di là dei limiti imposti dalla mia indole chiusa e rigida. L’unica ragazza per cui abbia mai provato dei sentimenti (ma io stesso non saprei dirvi che genere di sentimenti) non lo ha mai saputo, non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi, nascondendomi dietro alle scuse più varie (non le interesso, non è il mio tipo, ormai è passato troppo tempo, siamo incompatibili come carattere, è superficiale…e altre barzellette tragicomiche per nascondere la mia mancanza di palle). Contemporaneamente a queste rivelazioni, mi sono trovato completamente solo: nessuno si era accorto del mio stato d’animo e nessuno ha preso sul serio le mie implicite richieste d’aiuto. Sono finito persino da uno psicoterapeuta per qualche mese, ma non è servito a un cazzo, per lo meno nel lungo termine. Sono riuscito a fatica a rialzarmi, ad andare avanti e a lasciarmi alle spalle tutta la tristezza che in poco tempo mi aveva ridotto ad un miserevole invertebrato, ma il prezzo da pagare è stato alto: sono cambiato, se possibile in peggio. Sono diventato più cinico e pessimista, mi sono incupito ulteriormente e ho perso completamente la fiducia nel prossimo, maturando l’egoistica idea di potermela e dovermela cavare da solo, facendo a meno degli altri. Questa filosofia nichilista e insieme materialista però non mi ha portato lontano, infatti, nonostante i miei voti non siano affatto bassi, riesco a dare pochissimi esami, non ho più la forza di volontà di mettermi a studiare con furore e competitività come facevo una volta, mi riprometto in continuazione di tornare lo studente brillante di un tempo ma all’atto pratico qualcosa mi blocca, mi sento svogliato e inerme, come se non avessi più obiettivi da raggiungere, un traguardo a cui mirare, o semplicemente l’ambizione di arrivare in  alto. Non riesco a dare un senso alla mia vita, ho paura di ciò che mi aspetta: riuscirò a laurearmi di questo passo? Cosa succederà dopo l’università? Farò un lavoro che odierò, semplicemente per portare a casa i soldi che mi permettano di sopravvivere? Ma troverò un lavoro, o farò il parassita a spese dei miei genitori? E anche se riuscissi a sistemarmi, cosa mi aspetta? Che prospettive ho? Che senso ha la mia vita? Vivrò e morirò da solo, dimenticato da tutto e da tutti come se non fossi mai esistito? Soffocherò lentamente nel grigiore della mia ridicola esistenza? Avrò mai una famiglia? Dei figli? Una donna che mi ami per quello che sono? Ma chi sono io? Chi potrebbe mai amare un essere insignificante come me?

E così non posso che essere d’accordo con i miei genitori quando mi attaccano e mi umiliano denigrando la vita mollacciona e da mantenuto che sto conducendo, così come devo ammettere che in realtà a loro io voglio bene, anche se non gliel’ho mai detto, perché altrimenti non mi importerebbe del loro giudizio. Vorrei che ogni tanto spendessero parole di elogio nei miei confronti, che mi sostenessero di più e mi abbracciassero quando sbaglio, invece riversano su di me tutte le loro frustrazioni e le loro aspettative deluse. E non ho deluso solo loro, ma tutti coloro che credevano in me: amici come ******* e *******, che mi hanno sempre considerato una persona intelligente e colta anche se io non li ho mai aiutati come avrei dovuto e potuto; le mie maestre e professoresse di italiano di elementari, medie e superiori che mi hanno sempre stimato e apprezzato; le docenti di inglese e francese dell’università, con cui avevo un ottimo rapporto; mio zio, che mi ha sempre considerato come il nipote più giudizioso e intelligente e che si aspetta da me grandi cose; le uniche due amiche che io abbia mai avuto, ma a cui non detti mai l’importanza che meritavano per colpa della mia cecità e grettezza; e tutti coloro che ho fatto soffrire con il mio atteggiamento distaccato e a cui non ho dato l’importanza che meritavano. Chissà se ogni tanto pensano ancora a me, chissà se potranno mai perdonarmi.

In questo ultimo anno e mezzo ho cercato di sfogare la mia inquietudine dedicandomi a cinema, musica, mostre, a ciò che credevo potesse riempire la mia vuota routine, ho provato a rimettermi in carreggiata con tutta la buona volontà che possiedo ma è stato inutile, mi sento più solo che mai, sto perdendo la voglia di uscire di casa e di vedere altre persone, mi vergogno persino di espormi al giudizio altrui: che cosa potrebbe mai pensare di me chi mi vede per la prima volta, ora che sono l’ombra di me stesso, l’ombra di un uomo solo? E chi mi ha conosciuto in passato cosa penserebbe vedendo come sono appassito? Non mi va di parlare di me stesso, perché non ho niente da raccontare e ciò che potrei rivelare non mi piace per niente. Non vado fiero di ciò che sono diventato.

Saltuariamente ho anche pensato al suicidio, ma ho troppa paura di affrontare il dolore della morte e il nulla che mi attenderebbe dopo; anche se la mia vita non ha senso ho ancora la flebile speranza che qualcosa possa cambiare, che la scintilla che una volta animava i miei gelidi occhi possa tornare a bruciare, ma in fondo so che è solo un’illusione.

Se avete letto fino in fondo questa mia confessione spero che possiate imparare dai miei errori e non ripeterli: non crediate di potercela fare da soli, abbiate cura di chi vi ama, tenetevi stretti le persone che vi vogliono bene e non lasciate mai che la timidezza, la scontrosità, i pregiudizi, l’orgoglio o la paura vi impediscano di mostrare i vostri sentimenti, ma soprattutto non chiudetevi egoisticamente in voi stessi per schermarvi dalle intemperie della vita, o diventerete dei fantasmi come me.

Mer

08

Ago

2018

La punta di un triangolo.

Sfogo di Avatar di Sa99Sa99 | Categoria: Altro

Un anno fa, circa, scrivevo di questo ragazzo, A; uno dei miei migliori amici con cui stava per nascere qualcosa, ma aveva "scelto" un'altra ragazza. Tra me e lui era continuato come un bel rapporto, perché in fin dei conti lui era felice e io me ne ero fatta una ragione. 

In questo mese e mezzo sono successe due cose importanti: 

1) Io ho conosciuto un ragazzo, B; che mi piace, non stiamo insieme. Tra noi c'è molta intesa, ma come persona è un lavoro a tempo pieno. Mi spiego meglio; lui ha passato un periodo di depressione, ne sta uscendo, ma si ritrova ora senza un lavoro, non studia e non guida. Ma a parte questo, ci stiamo frequentando e pian piano conoscendo e lui è una bella persona.

2) La ragazza di A lo ha lasciato. Lui è quindi tornato da me e vedendo che io avevo interesse in qualcun altro si è messo in modalità "competizione". Ovviamente è maturato, non si è pentito di aver scelto lei, ma ha ammesso che ha sempre provato qualcosa di più forte per me.

Sapete quei tipi di sentimento che sembra debbano esserci per forza, come scritti dal destino. Entrambi proviamo la stessa cosa, ne abbiamo parlato, ma nonostante ciò ci sono mille e più ostacoli tra noi.

Io gli dovrei dare una seconda chance, ma in questo momento sto conoscendo B. Non so cosa sia meglio fare. 

È come essere al posto di A quando doveva scegliere tra me e l'altra. In sostanza sono stata la sua seconda scelta, perciò credo che lui debba aspettare almeno finché non conosco meglio B. Che dite?

Dom

05

Ago

2018

lui timido io timida .. e mo?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

sento lui da qualche mese non lo vedo da 9 anni l'ultima volta che lo vidi fu ai miei 18 , lui ora ha 29 anni io 26 ...ci ribecchiamo dopo tanti anni su fb lo contatto io perché mi serviva una cosa x conto di un amico.. da qui iniziamo a parlare come stai da quanto tempo  che si ricordava che ero fidanzata ma non lo sono da quasi 2 anni che lui pure è single che è stato ultimamente innamorato nella sua ultima storia dell'anno scorso ,insomma parlavamo che sono anni che non l' ho visto +, ma che lui in questi anni mi ha sempre visto anche se pensava che fossi fidanzata.. parla di qua parla di la mi fa : ma tu se non ti serviva quella cosa x conto dell'amico mi avresti mai scritto? gli dico di no, anche perché pensavo fosse sposato non era il caso, invece era la foto con la sorella che poi tutti i miei amici che lo conoscono mi dicevano che si era sposata la sorella non lui.. lui mi dice : tu mi sei sempre piaciuta da quando eravamo più piccoli mi ricordo di te quando avevamo 13 anni , mi ha descritto cosa ricordava di me, ed era ttto vero, le sere passate insieme,, non eravamo insieme eravamo nello stesso gruppo di amici che uscivamo ma noi non eravamo amici ,eravamo timidi ed indisparte sempre.. solo che ero piccolo non sapevo cosa volevo , però voglio che lo sai ora, e se ti va ci possiamo vedere uscire insieme qualche volta.. io gli dissi di si chenon c'era nessun problema.. ci sentiamo per un paio di mesi .. mi ha chiestodi uscire, io so che lui è timido perché anche i miei amici che lo conoscono bene me l hanno detto, io sono più timida di lui, mi spaventa l'uscita..non esco con un ragazzo da quando mi sono lasciata ,c ho paura. Cioè na volta usci con uno ma le intenzioni furono altre che poi non ho voluto pià frequentare nessuno perché mi sono sentita usata.. io non voglio che anche lui mi usa, anche se lui dice che non devo farmi sti problemi che non  è così, ma ormai tutti dicono non sono il tipo e poi sono proprio l'opposto.. sono agitata perché lui mi piace, so che gli piaccio ma non vorrei cascarci.. avevo pensato di inventarmi scuse per non ci uscire ma non penso sia una buona idea non posso dargli buca sempre.. che posso fare? 

Mar

31

Lug

2018

Amici e vita di merda.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ho 21 anni ed ora come ora sono due giorni che non dormo a causa dei troppi pensieri che ho in testa e dei vari problemi. La mia vita, fino ad adesso, è fatta da 25% di cose positive e 75% di cose negative. Parlerò solamente di quelli che dovrei considerare "amici"! 

Fino a qualche anno fa bene o male non mi potevo lamentare, anche se avevo qualche momento di depressione totale ma continuavo il corso della vita come tutti i giorni. Gli ultimi due anni sono stati decisivi. Ho capito veramente chi sono le persone che mi circondano e le teste di cazzo che mi prendono per il culo.

Prenetto che io ormai ho imparato ad adesso superiore a tutto ed a tutti cosicché ad ogni minima loro cazzata me ne sbatto le palle, detto sinceramente.. Dovete sapere che ho abbastanza amici, ma tra questi, con cui ci esco da ben 15 anni se non di più, 2 scrivono di nascono alla mia ex e tutti gli altri mi sfruttano o per soldi o perche sono molto buono e generoso. 

Dovete capire che io ho questa capacità di capire le persone tramite i comportamenti e i gesti che fanno durante alcune conversazioni, quindi mi rivolgo a quei due in particolare.. Anche se cercate di nascondere che scrivete alla mia ex (che d'altronde me ne sbatto i coglioni) , io me ne sono già accorto da mesi, ma essendo amico vostro non dico niente per non rovinare tutto. 

Agli altri invece, a cui ho prestato soldi, ho offerto serate, ho dato passaggi di qua e di là, ho protetto tramite cazzate le vostre relazioni, dico solamente che io sono superiore a voi.. Per 50 euro che non mi tornate indietro non mi ci vedo a litigare o a chiederveli come un pezzente perché tanto la figura dei morti di fame la fate voi chiedendomi soldi che ormai non vi do più, una volta passa il treno ragazzi 

Tags: vita, amici, di, merda

Sab

28

Lug

2018

Stufa

Sfogo di Avatar di Feb7Feb7 | Categoria: Invidia

 Che brutta cosa la solitudine. 

Mi trovo il weekend da sola, non ho uno straccio di amico, è un mese che sono single dopo sei anni e sto davvero male.

Meno male che esiste il baretto alla buona sotto casa, dove conosco tutti e una chiacchiera con birretta riesco sempre a farla. E sono una donna, una ragazza di 27 anni. 

Ven

27

Lug

2018

Maledetta me

Sfogo di Avatar di Feb7Feb7 | Categoria: Avarizia

Non penso che al mondo possa esistere un essere umano capace quanto me di non amarsi.

Da circa un mese o poco piu' ho concluso una lunga relazione durata sei anni, a causa di possibili ma mai certi tradimenti, a causa di comportamenti dunque reiterati nel tempo che vanno poi a costruire un'immagine del proprio partner decisamente poco affidabile.

Ebbene, ho 27 anni, sono una ragazza, che un tempo aveva piu' amici che giorni a settimana da distribuire tra loro,  che andava all'università ..... che poi ha lavorato .... ed adesso, non solo mi ritrovo senza uno straccio di niente da fare, bensì mi trovo anche ad affrontare la solitudine in cui sto sprofondando.

una solitudine che non mi abbatte, esco tutte le sere da sola, sto in giro o a piedi o in auto, non mi interessa di un cavolo, vado al pub da sola, mi faccio la pizza d asporto da sola, vado in spiaggia di sera, come se fossi sempre in compagnia di qualcuno perchè a restare a casa sto peggio e finirei davvero per piangere ,vomitare e fumarmi anche l'anima.

detto ciò,,, ho fatto un gravissimo errore.

per intrattenermi dopo i tristi fatti saputi riguardanti il mio ex e il suo modo di approcciarsi alle donne (le altre eh), ho contattato un uomo con cui gia' intrattenevo rapporti anni addietro .... lo conobbi quando avevo 19 anni, lui allora 30, siamo stati insieme un annetto ma non di piu.... tra figli ed ex moglie per me era troppo complicato,e per lui pure visto che da una catena sarebbe passato ad un'altra. 

tornando ad oggigiorno, l ho ricontattato, e in questo mese da single ci siamo visti un cinque o sei volte per scopare, ed è proprio questo quello a cui puntavo, sesso libero senza pretese, sesso crudo e crudele senza speranze......... ma tra me e lui c'è stato sempre qualcosa che va oltre ....... fin qui andrebbe anche bene, se non altro che chiaramente mi dice di vedere anche altre donne oltre me ....... e così, io nn sono disposta a dividere la mia sessualità con qualcun'altra, o almeno finchè non abbia la sfortuna di venirne a conoscenza. insomma il trombamico.... dev'essere solo mio ...... e visto che ho scoperto questo lato di me che non conoscevo, a quasi trent'anni mi brucia il sedere che qualcuno possa godere di ciò che tocco io e mordo io.

e di questo passo dove si va?

relazioni serie in questo momento non ne voglio, amici per cambiare aria neanche ne ho perchè sono stata sempre una persona molto schietta che dice chiaramente quello che pensa senza filtri, e che quindi spesso per scomodità viene lasciata in disparte.... o forse sono semplicemente antipatica, o non suscito interesse in nessuno.

sto impazzendo, perchè ogni giorno di solitudine affonda il precedente, e il mio ego è anche troppo forte per scendere a umani compromessi relazionali.  

Mer

25

Lug

2018

Ragazze con dignità e personalità non ce ne sono proprio più?!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Negli ultimi due anni ho perso più d'una amica per colpa dell'invidia! Non ho la certezza che sia per questo, ma se leggerete credo arriverete alla mia stessa conclusione. Tutto è cominciato ben 3 anni fa, quando in terza liceo un'amica ha introdotto nella compagnia del tempo un ragazzo. Tra me e lui è scattato subito qualcosa e così circa 6 mesi dopo mi ha chiesto di metterci insieme! Nulla fu più fatale : l'amica che lo aveva presentato a tutti era convinta fosse il suo ragazzo (???)...in pratica a detta di lui e da quel che si era visto anche durante le uscite non si erano mai nemmeno tenuti per mano, non avevano nulla in comune e lui non la sopportava, però secondo lei stavano insieme! Da quel momento lei ha iniziato a parlare male di me, di quanto fosse "inutile e da sceme fidanzarsi" ecc. ecc. Questa ragazza l'anno seguente si è fidanzata con un altro ragazzo. Sapete cosa c'è di ancora più osceno in tutto questo? Che entrambi erano suoi ex-compagni di classe alle medie ed era stata lei a contattarli dopo anni...questo non può che far pensare che volesse ad ogni costo far vedere di avere il ragazzo, non vi pare? (della serie "basta che respiri" ecc.) Credo che lei oggi non abbia ancora capito che io e lui invece ci siamo messi insieme perchè ci piacevamo davvero. Comunque, da allora, tra me e lei si è andata via via a perdere ogni confidenza, mi son anche pentita di esser stata sincera con lei a volte perchè questa non ha fatto altro che raccontarmi un sacco di bugie e fare le cose alle mie spalle! La ciliegina sulla torta è che è andata in giro a dire che io rubo gli ex e che ci ho provato col suo ragazzo attuale (quando ahimè è successo il contrario, e io ho anche avuto l'onesta di rifiutarlo! Tra l'altro ora anche lui ce l'ha un po' con me perchè non l'ho ricambiato, ma lasciamo perdere va...) rovinando così la mia reputazione anche con altre persone. Lei non sa che ogni volta che il nostro gruppo è uscito senza di lei lui le ne ha dette dietro di tutti i colori. Ha anche ammesso che sta con lei solo perchè a mollarla si sente in colpa (anche lui non dev'essere troppo sano di mente lol)...a oggi lei dice che stanno ancora insieme, fa di tutto per rimarcarlo quando ci sono io, ma ogni volta che usciamo lui la evita quasi tutto il tempo, non le rivolge la parola e non si baciano da quasi 6 mesi, tantomeno si abbracciano o hanno qualsiasi altra interazione da fidanzati. Mi fa sentire insultata il fatto che lei pensa che io mi beva le sue recite da bambina della materna :(!


Poi c'è una ragazza che al liceo era in classe con me, eravamo sempre insieme, pappa e ciccia...quando sia io che l'altra componente del trio ci siamo fidanzate è partita per la tangente...ogni cosa che le usciva bene doveva vantarsene, doveva fare tutto meglio di me, ma soprattutto DOVEVA fidanzarsi! Ci ha provato con tutti quelli che conoscevamo finchè non si è fissata su un nostro ex-compagno mio amico e dopo ben 2 anni di rifiuti da parte di lui, finalmente si sono messi insieme. (Cosa di cui io mi vergognerei al suo posto, onestamente). Io ho smesso di frequentarla perchè ormai cercava solo pretesti per uscire con lui, non gliene fregava niente di me, bastava che uscisse lui con noi e tutti apposto, o che uscisse lei con lui e non aveva più bisogno di chiamarmi. Bell'amica, visto che io invece anche da fidanzata ho continuato a trovare tempo anche per lei.


La terza è una ragazza che personalmente non mi ha fatto nulla di male...ma a volte parlando di ragazzi mi ha fatto alcuni commenti acidini che facevano trasparire quanto in realtà le rodesse che io avessi trovato qualcuno e lei no...

Vorrei solo avere delle amiche femmine come si deve, ho molti difetti, anzi sono socialmente molto imbranata, ma mi sembra assurdo che trovi solo delle vipere già a quest'età...sono messe meglio quelle di sex and the city!

Me la cavo meglio con i ragazzi sinceramente, solo che a quest'età il 99% se ti calcolano è perchè ti vengono dietro, non per essere solo amici...


Forse sono sbagliata io, forse dovrei solo arrendermi all'evidenza che sono tutte false e che la solidarietà femminilie non esiste più, che dite?

Sab

07

Lug

2018

la mia vita fa schifo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

sono le 22:26 di sabato sera, ho 21 anni e sto già al letto perché mi stavo annoiando. Apro instagram e vedo tutte le persone della mia età avere una vita sociale, un ragazzo o una ragazza. Li vedo nelle storie che a quest'ora escono e tornano alle 6 del mattino, tutti i loro video in discoteca, foto tra amici con i bicchieri in mano, il giorno dopo che si taggano e sono felici. E io qui, da sola, senza nessuno (e quando dico nessuno intendo proprio nessuno, non come certi che intendono 2 o 3 amici, io ne ho 0). Gioco al pc, mi sento una sfigata, piango e vedo le stories degli altri che si divertono come tutte le persone normali della mia età. 

E non venitemi a dire "eh ma sono cose da stupidi la discoteca, l'ubriacarsi, il taggarsi il giorno dopo" perché non mi solleverà il morale, anzi credo che non sia affatto stupido e che nella vita serva anche questo ogni tanto. Io esco si e no una volta al mese da casa mia, penso in continuazione, penso al suicidio ma non ho il coraggio nemmeno per fare quello. Non trovo lavoro, non posso andare che ne so in palestra perché, ovviamente, i miei non possono permetterselo. A settembre però comincerò un corso per diventare estetista, se da una parte sono felice di uscire da questa casa che sta diventando la mia galera con mia madre che sta diventando insopportabile, dall'altra sono spaventata.

Ho paura di essere vista come quella strana, di essere presa per il culo, di essere isolata e di non riuscire a parlare anche se sono mesi che mi sto preparando psicologicamente, e quelle poche volte che esco mi sforzo di parlare con la gente senza sembrare una cretina goffa e ritardata.

Purtroppo non ho amici perché ho passato l'adolescenza a fare l'idiota strana che andava contro tutti e doveva fare per forza la diversa del cazzo. Me ne pento amaramente di non essere stata mai me stessa per apparire alternativa. Nessuno si è mai accostato per fare amicizia perché io dovevo mostrarmi superiore a tutti. Brutta cogliona. Guarda come ti sei ritrovata, 21 anni e stai al letto a casa da sola, già alla terza canna in un'ora, invidiando gli altri che si divertono.

Come se non bastasse ci si mette pure mia madre che invece di consolarmi e aiutarmi mi dice che sono una delusione, che come mi trucco fa schifo e non mi si accosterà mai nessuno (eyeliner e ciglia finte e un po' di fondotinta manco a dire chissà cosa porto), che se esco mi vesto troppo provocante e sembro una poco di buono. Sempre a strillare che devo pulire casa perché sono una donna ed è giusto così.

Mi sento uno schifo. Una ragazza persa qualunque.. 

Gio

24

Mag

2018

Scopamici, ma io mi sto innamorando..

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

L’ho incontrato nell’ultimo posto in cui mi sarei mai immaginata di trovare qualcosa di simile.

La prima volta che l’ho guardato negli occhi già lo sapevo, avevo capito che tipo fosse “Questo va con tutte e non ama nessuna.”

Lui troppo bello per una come me, io già cotta ma sicura che mai sarebbe successo niente tra noi.

Il primo bacio come l’ho sempre desiderato: avevamo appena discusso, la prima litigata in cui pensavo di averlo già perso, invece mi ha baciata in un modo che non dimenticherò mai.

Poi c’è stata la prima volta, la seconda, e così via. Nella mia ingenuità credevo stesse nascendo qualcosa da poter costruire insieme, piano piano.

Invece no, siamo ancora così, nello stesso identico modo, e io non so come uscirne. Mi sto innamorando delle sue parole dolci, dei suoi abbracci, dei suoi baci.

Quelle notti abbracciati in cui il suo corpo è caldissimo, bollente, le sogno addirittura.

Sono stanca.