Sab

12

Ott

2019

Pentita di aver pensato che essere generosi sia cool (riflessioni sull’opportunità di non essere troppo cattolici)

Sfogo di Avatar di ekediekedi | Categoria: Ira

Hai l’avventura di nascere in una famiglia che può definirsi agiata, insomma di quelle in cui il titolo di laurea corredato di Phd e posizione dirigenziale sono l’approdo scontato della tua infanzia.

Ma siamo tutti cattolici e ci crediamo pure.

Quindi ti fanno controbilanciare l’obiettivo (mica poi tanto facilmente raggiungibile, ma questo è oggetto di altro sfogo), che ti hanno affibbiato alla nascita, facendoti crescere con l’idea di dover restituire quello che hai avuto.

E come si restituisce?

Beh, facendo della tua vita una ong, senza avere i finanziamenti, la visibilità e l’organizzazione di una ong.

Siccome partire privilegiato non vuol dire resistere in quella condizione, anche tu, raggiunta la maturità e figli e

obiettivi, soffri la crisi economica.

E c’hai pure una caterva di problemi di quelli che accomunano chiunque per il solo fatto di essere persone (tipo: tuo marito ti tradisce e ti molla per una dell’est europa con magnifiche tette rifatte, che le invidi pure ma andare dal chirurgo in Romania fa brutto), e poi torna ma sarebbe meglio che non l’avesse fatto.

e c’hai un numero imprecisato di figli piccoli da crescere e accudire mentre tieni le briglie del marito fedifrago e la posizione dirigenziale (che a sto punto, se la perdi, davvero non sai più che fare di te).

Ma continui a essere cattolica e ad avvertire l’obbligo morale di restituire lo schifo che stai vivendo in termini di aiuto agli altri.

Cosi un giorno incontri sta tizia che viene dal Brasile e non c’ha documenti, ma ha una triste storia alle spalle, sua figlia l’ha lasciata là (capirai dopo che il Brasile non è in guerra e i figli non si lasciano a cazzo in giro). Sua cugina la fa dormire per terra senza coperta (probabilmente l’ha letto nell’unico romanzo che abbia iniziato nella sua vita, senza finirlo, a tema schiavitù e l’ha rivenduto a te - bianca, finta ricca, scema) e insomma ..

Che fai tu, cattolica senza soldi ma con tanta apparenza e bisognosa di compensare le ingiustizie (ma sono ingiustizie?) della vita?

Ovvio: la ospiti in casa. 

Ospitare vuole dire che le dai vitto e alloggio gratis e che se per caso ti tiene i bambini una sera o lava il cesso, le paghi dieci euro all’ora.

esaltata dalla tua capacità di fare del bene (ma anche per quello c’è una scuola e sarebbe stato meglio se ci fossi andata) le risolvi: il problema del divorzio in Brasile e quello del matrimonio in Italia (perchè si, è vero: esistono quelle che si sposano con un italiano cretino, un po’ sfigato, per i documenti, e ovviamente capita a te, che tenti di aiutarla a raggiungere l’obiettivo con commoventi discorsi all’idiota italiano sulla importanza per la povera irregolare - clandestina non è politicamente corretto - di avere sti documenti. Ovviamente le tue parole non servono a nulla. Quindi lei tira fuori l’arte di sopravvivenza della favela e gli racconta di avere avuto un decreto di espulsione e il cretino, spaventato dall’idea di non avere il prossimo pompino, senza chiederle di mostrargli il decreto in questione, si affretta a montar su un matrimonio).

E tu, idiota, dopo avere assistito a tanta prova di onestà intellettuale, continui a pagarla per il lavoro che non fa, ti metti in tiro per andare alla finzione di matrimonio evangelista (pure con abito bianco, ritardo e lacrime di ordinanza), arrabbiata con te stessa perchè hai già provato a mandarla a fanculo per tre volte, ma ogni volta ci sei ricascata e le ha dato fiducia, lavoro, soldi che non merita, vantaggi di ogni genere (anche quello di usare la tua carta di credito per comprarsi roba su amazon).

Conforme al tuo personaggi tu, italiana laureata che si crede perspicace, hai uno psicologo che ti parla di manipolazione, ma tu no: sei troppo studiata per essere manipolata!

Insomma, sposata, fuori dalle palle, regolare e che può trovarsi un lavoro tu che fai?

Finalmente la inviti a uscire dalla tua vita?

Vai su tata.com e trovi una persona che sappia di cosa parla quando si definisce babysitter?

No. 

Ovviamente vai in favela (ma questo perchè fa tanto figo, nel salotto bene, dire di essere entrata in un pericoloso quartiere della periferia di una città brasiliana) e le recuperi la figlia. E siccome la bambina è molto ma molto indietro, psicologicamente, e forse anche altro ma non è lei che c’entra, tu che fai? Ovvio, le procuri (e garantisci) una borsa di studio nella stessa scuola privata in cui studiano i tuoi bambini.

Così sarà in classe con tuo figlio, per i prossimi cinque anni. Yeah, too cool, Sei davvero una American liberal trapiantata in Italia. Un orgoglio cattocomunista.

Ti trovi pure a darle consigli su come relazionarsi con le altre mamme della classe: sia mai che la sua presenza risvegli il loro classismo! 

Ma,pronta, la sciabola della realtà interviene a spiegarti che la vita non è un blog di un professore di Yale..

La stronza, finalmente con i documenti e con una posizione pseudo sociale, scopre i sindacati, e scopre che (come Ti dice in un messaggio su whatsapp) in Italia i giudici sono dalla parte del lavoratore.

NOn importa che tu sia un lavoratore sul serio, basta dichiarare di avere lavorato.

E così la signora (?) - che ne aveva le palle piene di doverti dire grazie - va da un avvocato e ti fa recapitare una lettera chiedendoti 40.000 euro per avere “lavorato” grosso modo un anno e mezzo in nero. Senza prove, senza giustificazioni, così.

Un dito medio alzato e una cifra senza senso (ma che era: l’ad della Ferrari?) nella consapevolezza che a te sarebbe comunque convenuto accordarti per regalarle un anno di ipotetico stipendio, piuttosto della gogna delle baby sitter e dei portinai di scuola e casa chiamati a testimoniare contro di te (e chi mai ci avrebbe creduto alla storia del cattolico aiuto? Della borsa di studio nella scuola privata? Del biglietto aereo regalato per sua figlia etc etc?).

La verità processuale sarebbe stata a suo favore, comunque.

Dunque, giunta alla fine di questa vicenda che ti rimane?

Il cazzo di cattolicesimo.

E anche qui, mica a tuo favore: la scuola è privata è attolica.

La borsa di studio è per la bambina, non per la madre e quindi ... ti trovi sta stronza nella chat di classe, alle riunioni, con quel sorriso finto a giocare a fare la signora che non lavora (Ma in effetti è così: pagata senza lavorare, chi meglio di lei?). 

Non ti resta che cercare un blog per sfogarti, magari sta rabbia che hai dentro, sta voglia di insultarla ti passano scrivendo qui.

E magari ti passa pure sto senso di colpa tutto cattolico che ti viene dal pensare, dal profondo del cuore, che è una stronza e che vorresti tanto che quei soldi che le hai dovuto dare, non potesse fare nulla più che carta igienica per pulirsi il culo.

Amen. 

 

13 commenti

Il filo logico l'hai tenuto. La manipolazione che hai subito, e con te tanti di noi, comincia alla nascita, o ancor prima se si parla di psicologia neonatale.

E' tutto consequenziale. 

https://tinyurl.com/po-pnp-wp

Per quanto riguarda la brasiliana, immaginati che il suo modus operandi altro non è che una forma appresa che le è necessaria a sopravvivere, e si incastra perfettamente con la tua patologia sociale. Non è colpa sua, insomma. 

Non è mai troppo tardi per uscire dal tunnel della manipolazione subita. Meglio tardi che mai. 

Buona fortuna.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 18:59 del 12-10-2019
Dell’etimologia del termine “cristiano”

@OldJoe, grazie. Non sarei stata capace di leggere la mia vicenda in termini di patologia sociale: avverto in questo suggerimento una chiave di lettura cruda eppure confortante. c'è un perché e questo è di per sè un nuovo punto di partenza. Leggerò il libro di Oddifreddi. Sarà un nuovo inizio, come alzarsi in un Paese nuovo, dove si parla una lingua diversa ma comunque da noi parlata.

Avatar di ekediekedi alle 20:54 del 12-10-2019

Di tutte le (ormai migliaia) di sfoghi che ho letto questo sale sul podio per quanto concerne la sua capacità di far capire la vera natura umana. 

Sfogante, te lo dirò sinceramente: mi hanno sempre fatto profondo ribrezzo le famiglie storicamente agiate che fanno della carità e dell'impegno verso il prossimo un mero strumento per dare lustro alla propria immagine di persone impeccabili e cristalline, è quanto di più ipocrita e vomitevole possa esistere.

Ma tu mi piaci, e non lo dico per la sfiga che hai avuto (che sulle persone sopra citate sta bene come un vestito nuovo), ma per come tu abbia saputo trarne insegnamento. Ti ha aperto gli occhi, non ti sei abbattuta e stai avendo il coraggio di mettere in discussione i paletti principali che ti hanno sempre martellato in testa sin da piccola. 

Spero che tutto questo possa esserti di aiuto e ti auguro davvero non solo di riprenderti, ma di riuscire anche a farla pagare a sta testina di cazzo, sfruttando questa sana lezione di darwiniano realismo  inclusa nel prezzo della batosta.

In bocca al lupo alla nuova Te! agisci con tutto il cinismo di questo mondo e conquistati la rivalsa, te lo devi. 

 

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 21:25 del 12-10-2019

Vengo da una famiglia molto credente e per di più aristocratica, quindi tradizionalista, e mi chiedo: ma che razza di cattolicesimo ti hanno insegnato? Quindi per voi essere cattolici significa essere fessi? Mi spiace ma non credo che Gesù Cristo sia venuto sulla terra per insegnarci a fare i perbenisti e le anime candide. Eppure mi ricordo distintamente di aver letto nella Bibbia siate puri come colombi ma scaltri come serpenti. Santo cielo, buon senso ci vuole. Spero che te ne rendi conto e rettifichi questa disastrosa visione del cattolicesimo. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:37 del 12-10-2019

Dunque, giunta alla fine di questa vicenda che ti rimane?Il cazzo di cattolicesimo Fidati, butta nel cesso cattolicesimo, bibbia, santi e madonne e compra qualche libro sul pragmatismo e sulla analisi del rischio. Serve un cambio netto di forma mentis.  

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 21:38 del 12-10-2019

E niente, devo fare ammenda anch'io per i miei peccati, ho appena segnalato lo sfogo ad Hyper.

Non ce l'ho fatta è stato più forte di me, entrando annoiato alle 21.30 su sfog in questo sabato sera più tranquillo del solito mai mi sarei aspettato di trovare qualcosa di così emblematico :-)

Spero solo che si contenga quel tanto che basta per far si che la Silla glielo passi. 

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 21:51 del 12-10-2019

@Ozymandias, sono proprio una novellina qui, quindi hyper .. cosa mi devo aspettare? Grazie, in ogni caso, per il tuo riscontro. La mia nuova me ne è deliziata. Magari, spogliata della mia dabbenaggine, salirò di grado e avrò accesso al cristianesimo degli aristocratici? (scusami, @anonimo, credo di aver colto il

sendo del tuo commento, per cui ti ringrazio, ma a leggerlo così  .. sembra che ci sia una religione vostra, delle famiglie aristocratiche e tradizionaliste, e poi quello insegnato a “noi”, un po’ falsato dal perbenismo ipocrita degli arrivati borghesi. Il che ci sta, ma fa comunque sorridere!) 

Avatar di ekediekedi alle 22:13 del 12-10-2019

Dimenticavo: consigli di lettura a tema pragmatismo e analisi di rischio? Temi che mancano del tutto nella mia biblioteca (come potrai in effetti aver intuito!)

Avatar di ekediekedi alle 22:17 del 12-10-2019

Beh, in tutta sincerità non ho mai letto nessun libro che trattasse il pragmatismo come unico argomento (ero ironico), tuttavia mi ritengo una persona decisamente pragmatica e disillusa.

Credo che dovresti in primis focalizzarti sulla concretezza, ovvero agire in base a ciò che concretamente può accadere ricordandoti che tutte le questioni di principio e i buoni propositi morali, anche quando sono spontaneai e sinceri, reggono solo e soltanto sinché alla sera hai il tuo piatto caldo sulla tavola e tutto sommato non ti manca nulla, in mancanza di questo chiunque affonda ferocemente il coltello (e la tua ex protetta brasilianina delle favelas te ne ha data ampia dimostrazione).

Acquisita la consapevolezza di ciò, devi percepire il rischio in ogni sua forma (qui di libri posso consigliartene molti ma trattano l'argomento nel campo della finanza, mentre tu dovresti estenderlo a 360 gradi facendone uno stile di vita, io almeno ho fatto così). 

Ogni azione che compi, sia essa un investimento finanziario, una interazione con una persona o anche solo uscire di casa una volta a settimana per fare la spesa (per estremizzare) porta con sé un rischio che deve essere valutato in base al rendimento/vantaggio atteso (che può anch'esso essere a livello di stato d'animo, non per forza un ritorno economico).

Scendendo nella fattispecie del tuo caso, se proprio dovevi aiutare questa persona (e non voglio entrare nel merito di questo) avresti semplicemente dovuto chiederti: quali danni potrebbe portare a me e alla mia famiglia se le sue intenzioni fossero le peggiori possibili?  ovvero valutare quello che viene in gergo definito il WCS (Worst Case Scenario). 

In base alla risposta avresti quindi dovuto coprirti da tutti i potenziali comportamenti fraudolenti o meschini a portata di legge, fregandotene di capire se lei fosse realmente in mala fede o meno.

 

 

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 23:26 del 12-10-2019

PS: 

In ogni caso qualche titolo te lo voglio dare: sono tutti libri di finanza che non c'entrano una mazza con aiutare le persone, ma se li si legge in una chiave più ampia si traggono insegnamenti preziosissimi sull'approccio generale a qualsiasi problema. 

Professione Trader (Di Stefano Fanton) 

Trattato di money management ( Di Andrea Unger) 

Il cigno nero (Di Nassim Nicholas Taleb)

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 23:31 del 12-10-2019

PPS: comunque più rileggo il tuo sfogo (e l'ho fatto già un paio di volte) e più mi stai simpatica :-)

Invidio il modo in cui riesci a fare auto ironia (persino TAGLIENTE) su una vicenda che avrebbe fatto andare fuori di testa dalla rabbia il 90% delle persone (io ad esempio psicologicamente non avrei retto ad una cosa simile, avrebbe destabilizzato il mio equilibrio emotivo per mesi).

Se ti andrà tienici aggiornati sull'avanzamento di questa disavventura, ti porgo i miei migliori auspici accompagnati da quelli peggiori per la parassita di merda delle favelas.

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 00:07 del 13-10-2019

Ahah, grazie! Anche per i testi. L’ironia era chiara ma ieri sera, quando ho letto la locuzione analisi di rischio, mi è venuta in mente un’immagine in una relazione di impatto ambientale che descriveva, appunto, il worst case scenario possibile successivamente alla realizzazione di una certa opera e l’ho istintivamente paragonato al mio conto corrente e al mio stato emotivo dopo il passaggio della Rainha das favelas; solo che, in quel caso, l’opzione zero sarebbe stata peggio, mentre nel mio, chiaramente, l’opzione zero sarebbe stata l’unica concretamente appetibile. Ho anche forse finalmente intuito cosa intendesse mia madre quando mi spiegava (con analisi più di tipo finanziario che emotivo) come cercare marito ... ma io niente, hippy fino in fondo! Sono stata una pessima amministratrice di me stessa. La scelta è tra fustigarmi o acquisire nuove competenze (anzi skills, che a dirlo così fa più figo). Opto per la seconda, leggo e aggiorno. Tanto di motivi di incazzatura, da qui e per tutto l’anno scolastico, la favelara me ne darà! Buona giornata!!

Avatar di ekediekedi alle 08:27 del 13-10-2019

Non ho capito un cazzo. Ma sei sicura di averlo tu il dottorato?

Avatar di AnonimoAnonimo alle 20:08 del 14-10-2019

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