Ven
03
Nov
2017
Sono disperata... lo amo, ma l’ho lasciato perché mi pesava la nostra vita insieme!
Ciao a tutti... è la prima volta che scrivo, forse perché sono disperata. Fino a qualche giorno fa convivevo da 7 mesi con un uomo. Ci conosciamo da circa 2 anni e stiamo insieme da più di un anno. In questo anno siamo stati bene... tanta passione, semplicità nelle cose quotidiane di tutti i giorni (è stata la mia prima convivenza e mi sono trovata bene nonostante le problematiche che ora vi dirò). Premetto che la casa è sua, sta pagando il mutuo. Lui ha 39 anni e io 24. Ma questo non è mai stato un problema. I problemi principali sono: economici (lui non arriva a fine mese... e non perché butta via i soldi... ma perché tra mutuo e rate della macchina e lo stipendio bassissimo che prende li finisce subito)... così mi ritrovo io (che sono senza lavoro da 5 mesi) a pagare spesso più del dovuto, a prestargli 50€ a fine mese (che mi ridà sempre) e a rinunciare a tutte le uscite. Non usciamo MAI.); il secondo problema è il posto in cui viviamo... cioè controllati 24h/24 da un vecchio antipatico che ci rompe sempre le scatole, che ci controlla, che ci fa domande, che ci spia... insomma io non mi sento libera di uscire di casa perché ho il peso di questo qua!!! Il terzo problema è un po’ la mentalità diversa... io del nord e lui del sud... che in alcune cose quotidiane viene fuori; e infine il fatto che lui vorrebbe una famiglia tra 2/3 anni mentre io ho sempre detto “figli dopo i 30 anni!” (Anche perché in queste condizioni economiche come si fa???)
Insomma... ho avuto una crisi enorme dopo mesi e mesi di stress (anche per altri motivi personali) e ho fatto le valigie. Il problema è che mi manca!!! Mi manca tanto il suo bacio del buongiorno, la cena insieme a lui, dormire abbracciati... perché anche se siamo diversi, se la nostra vita probabilmente fa schifo e mi stava limitando tanto la mia, se la differenza di età che ora non pesa ma tra 10 anni potrà pesare... ecco... io lo amo ancora.
scusate se mi sono dilungata... avrei tanto bisogno di un consiglio o di qualche parola di conforto.
un saluto a tutti.
G.
12 commenti
Gage, stavolta non concordo con te, per me non è così strano che l'età venga considerata solo un numero finché il rapporto non diventa serio: solo allora si va a sbattere contro la dura realtà.
Autrice, fra te e il tuo ex compagno c'è una generazione di mezzo: tu hai vent'anni e i desideri di una ragazza della tua età, mentre lui è un quarantenne che ha altri progetti di vita. E' normale che lui, alla sua età, pensi ad avere dei figli ed è altrettanto normale che, invece, per te il momento di averne sia ancora lontano.
Anche se per motivi diversi dai tuoi, io non mi sono goduta i miei vent'anni, perciò ti dico: se non hai problemi personali e/o familiari che te lo impediscono, finché hai vent'anni fa' la ventenne! In futuro avrai tutto il tempo per pensare a convivenze, figli e ristrettezze economiche assieme ad un compagno della tua età.
La differenza di età, la differenza di ceto, la differenza di statura, la differenza di cultura, la differenza di etnia... È un problema se lo vedi come un problema... Altrimenti no, ricordo una ragazza (davvero alta) rifiutare un ragazzo perché più basso... Aveva ragione o no? ... E chi lo sa?
Gagenore, tu conosci"la mortadella" di Saverio e Lele?
Chissà perché sta storia mi ha fatto tornare in mente quella canzone. Ma là c'era il bicchiere mezzo pieno.
Mo la cerco subito...
Fra le differenze che hai elencato alcune hanno conseguenze importanti altre no.
Una differenza di statura mi sembra una difficolta` molto meno seria che essere in due momenti completamente diversi della propria vita.
Se lei ora si adeguasse al progetto di vita di lui, rischia di rimpiangere, in futuro, la sua giovinezza non vissuta.
Soldato...
Man'dó le trovi ste cose... Mai visti e conosciuti... "sai fa bene lamore... E sai fala spesa"..... Hahahahahaha.... Che poesiaaaa
Mente... Io non voglio dire il contrario, ne vorrei ripetermi, ma non c'è nulla di assoluto... Dipende... Dipende da una miriade di fattori... Macron non mi pare di vederlo molto preoccupato per la differenza di età, non ora perlomeno, ma mica siamo tutti macron... Mi sorprende però che escludi a priori che possa funzionare.
In questo caso lo escludo in quanto leggo di due persone con desideri e progetti troppo differenti: uscite e divertimento da un lato, famiglia e figli dall'altro.
Entrambi sono in linea con il modo di pensare tipico della propria eta`, che non e` pero` la stessa per tutti e due. Per far funzionare questa storia, uno dei due dovrebbe adeguarsi all'altro e, alla fine, sarebbero infelici entrambi IMHO.
Io propendo per la tesi di Inquietamente. Parrebbe una questione generazionale/culturale più che pratico/economica.
Comunque la storia non è spiegata bene: parla di crisi dovuta a mesi e mesi di stress, allora verrebbe da pensare che la convivenza non sia mai partita col piede giusto e i lati positivi allora quali erano? Solo la cena insieme e dormire abbracciati?
Sfogante, prendi un foglio di carta e scrivi da una parte i pro e dall'altra i contro. Poi valuta. Non sarà facile ma vedendo nero su bianco le cose della vita sarà più facile decidere.
Che vita di merda... Hai fatto bene a lasciarlo. Poi, uno che vuole fare figli nonostante la precarietà economica è solo un egoista incosciente.
mazza, pure gli stornelli stasera. nnamo bene.
Credo che gli eventi e la lettura che ne dai potrebbero essere più illuminanti di qualsiasi consiglio.
Siamo diversi, però mi manca. Non corrisponde alla mia idea di uomo, però mi manca più il suo bacio del buongiorno che la mia idea di uomo.
Questo è l'amore. Niente altro. La vita ti fa vedere le cose. Sta a te decidere di aprire gli occhi e guardarle, oppure rimetterti alla ricerca del sacro Graal guidata da uno sguardo da talpa.
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Mi viene da domandarmi se due anni fa avevate la stessa differenza di età... Evidentemente no, la differenza si è sviluppata dopo, laltra domanda è : perché autoinfliggersi sofferenza? Poi se mi riferisco alla sofferenza di stare insieme o a quella di stare lontani, sarai tu a deciderlo, una volta capito fa la cosa giusta per non soffrire più.