Tag: vita

Gio

14

Lug

2016

Una persona più insicura di me???

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non sono sempre stata così, anzi da piccola e per buona parte della mia adolescenza ero alquanto menefreghista nelle cose.  Con gli anni ho maturato più insicurezza. Insicura non tanto sulle cose che mi piacciono, sulle decisioni di vita pratica, lì mi trovo ad essere veloce, anche troppo impulsiva. Sono più insicura sui sentimenti, miei e degli altri per non ferire. Tratto tutti con i guanti di velluto, rimandando decisioni non dicendo cose, chiedendo mille pareri per rivedere una situazione prima di fare scelte per non ferire a destra e a manca.

 

La grande insicurezza, che per me ultimamente sta rasentando un po la psicopatia, me ne rendo conto, è piuttosto al riguardo delle cose che appartengono ad altri. Verso le responsabilità in generale.

E’ come se io compiessi delle azioni, guardando… essendo conscia di averle compiute ma che poi per la poca fiducia in me stessa io le debba ripetere per verificare di averle fatte effettivamente e fatte bene.

Piccolo esempio: lavoro in una ditta. A volte, essendo in pochissimi dipendenti, mi tocca chiudere. Questo comporta: chiudere il quadro dell’elettricità, spegnere pc e tutti i macchinari, assicurarsi tutto sia off (per evitare incendi per esempio)… chiudere bene la porta d’entrata, chiudere le serrande. Faccio tutto questo ma lo faccio almeno 2 volte. Lo faccio la prima: spengo le luci e le elettricità varie nelle varie stanze, poi prima di uscire faccio un secondo giro per verificare di averlo fatto bene. Chiudo la porta, chiudo la serranda. Risollevo la serranda per vedere di averla chiusa bene. Spingo la porta ¾ volte per vedere che sia effettivamente chiusa. Ma l’ho fatto! Cioè… ero lì mentre compievo l’azione ma è come se io per paura di “sbagliare” in cose non mie, debba ricontrollare almeno 1 o 2 volte. A volte mi sento stupida.

Anche per le chiavi dell’azienda, io ne ho una copia. Sono terrorizzata dal perderle e che ciò possa causare danni. Quando chiudo tutto le ripongo in una tasca della borsa,  chiudo. Poi riapro e mi accerto che effettivamente siano nella tasca chiusa e richiudo. Così come con la macchina che condivido con la famiglia. Esco dalla macchina. Chiudo. Controllo. Mi allontano riapro con il telecomando e richiudo guardando bene di averla chiusa. A volte sono anche tornata in dientro per sentire la maniglia che fosse chiusa.

Il gas di casa, la porta di casa prima di allontanarmi per vedere sia chiusa. La macchinetta del caffè che sia spenta, la stufetta in bagno in inverno che abbia il filo staccato prima di uscire di casa. Che le tapparelle siano giù. Sul lavoro: se mi viene detto: conta questa scatola di buste (ce ne sono tante) la metà 2/3 la dobbiamo consegnare ad un cliente, la restante ad un altro. Io conto le buste, le divido, poi sono capace per paura di avere sbagliato, di rifare l'operazione del contarle per fare la riprova!! Insomma: mi rendo conto che non vivo la vita easy, ma ho sempre paura di fare le cose BENE in modo che non ci siano problemi quindi ricontrollo anche più volte. Boh per me c’è qualcosa di patologico. Sarà forse che mia mamma è sempre stata mooolto apprensiva quindi: hai fatto questo? Hai chiuso questo? Hai cambiato questo? Hai preso questo? Mi raccomando eh? Hai controllato? Sei sicura? Ecco lei, donna buonissima e affettuosissima ma è sempre stata la donna delle raccomandazioni.

Gio

14

Lug

2016

Vuoto, tristezza,poesia,bellezza, io, voi, gli altri,una dedica, fine! Vita, va via da me, anzi resta!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

 

Quanta poesia su questo sito, quanti poeti con l'animo predisposto alla contemplazione, all'aiuto, all'ascolto. Io non ce la farei, le mie corde dell'arpa della sensibilità si tirerebbero troppo ed andrei in tilt e poi piangerei dinanzi un triste sfogo,o che parla di vuoto,dinanzi ad una vita infelice, che magari non sa nemmeno il perché. Ma sono io quella errata, sono troppo sensibile, preferisco la solitudine della penna! Le palle sbatterebbero contro le pareti del mio cuore e mi spegnerei come un vecchio flipper delle sala giochi. Forse solo troppo egoista, sì, il mio egoismo, scriverò un verso! 

Io viceversa da voi preferisco vagare, uscire, fare cose, vivere la vita, amare l'amore, in giro per le vie giorno e notte, e lasciarmi tutto alle spalle, da sola: mia unica amica Solitudine.

Di giorno come un fantasma, indifferente a tutto senza essere vista, oltrepasso la gente, sento le loro emozioni: io sono ladra di emozioni, le tolgo da loro e le conservo in me nel ripostiglio del cuore. Un buffetto a qualcuno, pisto i piedi a qualcun'altro e ne osservo la reazione.  Guardo i loro volti spegnersi nuovamente, tutti uguali, tutti in riga come marionette e mi domando il senso della vita e poi scrivo un verso! Suono un campanello e scappo via, non voglio arrendermi all'esistenza,la vita é la vera poesia, allora scelgo sempre il medesimo citofono, non uno a caso. Mi nascondo dietro l'angolo per aspettare la solita vecchietta che dopo aver detto, :"chi é?", al citofono s' affaccia indispettita alla finestra. Sempre lei, stimolo la sua vita, le sue emozioni, regalarle un tempo che di sicuro rimpiange, per poi rubarglielo subito. Infatti osservo la stizza sul viso rugoso, il segno degli anni. la sento borbottare, chiudere la finestra, ancora una volta ha vissuto,  sorrido e penso a lei nella sua piccola casa con il suo piccolo lumicino i ferri e la calzetta in una mano, sorride per aver vissuto ancora.
 

Tu vita! Sei tu il vero fantasma. Ti presentasti a me, ti burlasti di me, e ora mi costringi a varcare il tempo, a nascondermi all'angolo nel puzzo di piscio dei cani a guardare una vecchietta, regalare a lei l'amore, socrificarmi per gli altri, ma chi sono io che nemmeno mi ricordo del cordone ombelicale che usasti per legarmi a te, obbligandomi al mondo. Maledetta, ti amo e ti odio, più ti odio che ti amo! Equilibrio la mia condanna! Ti amo e ti odio allo stesso modo!

Di notte invece quiete! Vago simile ad un vampiro, un libro in una mano, racconta di una città morta. Nell'altra mano uno scettro, sono la regina di questa sperduta città. Mi nutro della notte e vomito  versi che poi imprimo col sangue della poesia.  Alzo lo sguardo al cielo, trasognante, mi sento così piccola, ricordo un testo di Ligabue, passano in me le parole del poeta romantico Van Fon Sprike, e sorgono in me mille domande, il ricordo di voi, MILLE NICK,ma una poesia solamente:

" L'immensità, quante stelle contiene? Ed io chi sono? Nulla, la meno luminosa di tutte le stelle!"

Il mare, i miei piedi sulla sabbia e scrivo un altra poesia e altre domande

" la sabbia chissà, quanti granelli contiene? Io l'ennesimo gnanello in balia del
vento! Il nulla portato chissà dove!"

Un peschereccio in lontanaza il mare che lo avvolge

" chissà quanta acqua che contiene il mare? Io un'altra goccia!Un peschereccio mi solca la schiena. Indifferenza, apatia,il nulla, tristezza, solitudine".

Fine

Dedicato a tutti voi, non come usava fare un utente tempo fa cioé a uno sì e a uno no!

Questo é il tempo della grande bellezza, della grande creazione, spero vi piaccia la mia dedica grazie

Una poeta qualunque,

Gio

14

Lug

2016

spero sia solo qualcosa di campato in aria...

Sfogo di Avatar di spellspell | Categoria: Altro

si...il titolo fa capire forse di chi parlo...del mio compagno...

ieri sera dopo aver preso una tachi per un mal di testa furibondo arriva il mio compagno dicendomi:"spell...ho una proposta,anzi...più che una proposta sto giá organizzando...andiamo a vivere in thailandia...il nostro amico che lavora con noi ad ottobre si trasferisce in maniera definitiva e stiamo pensando tutti assieme di mettere in piedi un'impresa edile li!finito questo cantiere andiamo tutti in thailandia...tu e i bambini la prenderete come una vacanza...noi andiamo ad informarci per le carte e la burocrazia!"...

all'inizio ero tutta esaltata dicendogli:"amore...io ti seguirei in capo al mondo!"...poi però sono tornata coi piedi per terra...far fortuna fuori dall'italia è un'idea allettante,ma se dovesse andar male?gli tsunami?le scuole per i bambini???la quarantena per i gatti?perchè ovviamente non mollo i gatti...loro vengono con noi...le scimmie?a me nn piacciono le scimmie...ci saranno insetti giganti?le nostre piante?io ci sono affezionata...ma soprattutto ho pensato al grande..alla burocrazia per lui...perchè lui nn è figlio del mio compagno e la burocrazia deve passare prima dalcpadre biologico(chiamato da noi spirito santo) che risulta senza tetto!e se non volesse firmare le carte?

lui:"cazzoooooo!!!non ci avevo pensato!lui alla fine è mio figlio...non suo!"eh...lo so,ma sulla carta lui nn è nulla...è solo il padre del microbo!e qua dico:CAZZO DI LEGGI DI MERDA!

"amore...sistemiamo questa burocrazia...chiamiamo "spirito santo"e gli facciamo firmare quello che deve...passaporto,cazzi e mazzi vari...io vi voglio con me...nn vi lascio qua in italia!noi entro l'anno prossimo dobbiamo essere la!le scuole vediamo...semmai li iscriviamo a quelle inglesi!"

"caro compagno...avete pensato alla paga dei vostri operai?non è che li doete sfruttare o sottopagare come fanno giá i loro connazionali"..lui mi ha detto che hanno pensato a tutto...si erano solo dimenticati della situazione del grande perchè tutti lo considerano suo figlio...

spero per ora che sia un'odea campata in aria...non ho ancora avuto il tempo di adattarmi a questa parte di milano che devo di nuovo avere valige e gatti in mano!

e se una sera volesse uscire?e se dovesse andare nelle vie sessuali??lui mi ha detto che il suo amico dice che c'è  tutta questa prostituzione che si dice e poi non è che thailandia vuol dire scopate e basta!bah...staremo a vedere cosa ci proporrá il2017...intanto vivo ancora nel quartierino...guardo il cielo e chiedo di avere un futuro migliore...

Mer

06

Lug

2016

Siamo esseri infimi.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

Scusate se sarò un po' lungo ma ho bisogno urgente di sfogarmi quindi scusatemi se farò qualche errore, non rileggerò ciò che verrà fuori, non avrò il coraggio di farlo!

Quel giorno avevo fatto parecchie ore di straordinario al lavoro, quindi, tornato tardi a casa, ero stanco, anzi, esaurito. Giusto un boccone dopodiché decisi di andare a dormire. Mia moglie rimase nel salone; ultimamente ha preso una specie di fissazione per il portatile, se lo porta dappertutto.

Per quanto io ne sappia, vale a dire, da ciò che da mesi lei mi racconta, visita solamente siti dove si parla di diete, o forum di donne ai quali partecipa, lo asserisce continuamente senza che io gliel’abbia neppure chiesto, ma ogni volta che un argomento sfiorii solamente la questione internet o pc e compagnia bella, lei se ne esce con questa cosa. Ha voluto per forza mostrarmi la pagina in questione ed io, oltre che un vago sospetto, non dissi nulla: “tu e la tua gelosia” mi rimproverai.Infondo lei è sempre stato un tipetto un po’, come dire, eccentrico.

Quella sera però capii! Ero a letto e mi sarei addormento se non avessi sentito una specie di lamento, tale mi parve. Li per lì pensai ad uno scherzo del dormiveglia, può capitare, sebbene il sonno sparì quasi del tutto.

Mi alzai dal letto, a voler essere proprio precisi, non so perché mi alzai! Decisi di andare a pisciare senza sentirne lo stimolo. Avevo i pensieri confusi, rimuginavo su piccole questioni quotidiane lasciate in sospeso ed ingigantite dalla quiete notturna che mi rapivano, la testa ciondolate e gli occhi semi chiusi ma qualcosa nell’istinto mi sussurrava di capire il motivo di quel lamento, che non me lo ero immaginato. Aspettavo davanti al gabinetto, guardai la porta di fronte del salone dove stava mia moglie, e vidi che l’avevo lasciata distrattamente socchiusa. Tornai alle mie preoccupazioni, forse, il sonno mi stava tornando pure. Ciò che non tornava era lo stimolo di pisciare, mi accorsi di di essere rimasto per chissà quanti minuti col coso in una mano mentre con l’altra mi tenevo alla parete di fronte e gli occhi pesanti. Poi, all’improvviso di nuovo un lamento, simile ad un sospiro! Stavolta ne fui certo, non l’avevo immaginato.

Mi ricomposi facendo il meno rumore possibile e mi recai vicino la porta del salone. Sbirciai a fatica attraverso la fessura e la vidi con le gambe allungate sopra la scrivania per metà nuda. Per poco non mi venne un colpo, credo d’aver fatto rumore ma lei non s’accorse. La porta si era aperta di qualche millimetro in più. Avevo la scena chiara di fronte, sapevo pure che dalla sua posizione sarebbe stato difficile per lei notarmi se avesse guardato, data la penombra e il gioco di luci serali anche per la presenza di ben due finestre, lo so bene questo.

Con una mano si toccava la figa, lentamente , anzi, consentitemi il termine, si “circolava” la figa. Se la lavorava da esperta e senza timore. Capii che non era la prima volta che lo faceva. Infilò due dita nella vagina per poi mettersele in bocca e succhiarsele, il suo sguardo incredibilmente da porca, più vicino al monitor del portatile che l’illuminò: non dimenticherò mai più il suo viso, irriconoscibile per me. Non posso giurarlo, ma credo abbia giocato anche col suo ano, una volta forse due. Mi turbò più di tutto poiché con me ha fatto sempre la preziosa!

Di tanto in tanto cambiava la posizione del portatile, cliccava, scriveva qualcosa, si voltava per farsi vedere il culo e chissà da chi, quella non era mia moglie. Aveva le cuffie alle orecchie, chiaramente qualcuno le ordinava posizioni e gesti da compiere che lei eseguiva alla perfezione, con naturalezza, ma oltre che ansimare da porca stava attenta a non proferiva parola. Ad un certo punto le scappo un lamento più forte, credo abbia raggiunto un orgasmo, si mise la mano alla bocca, il suo viso ironico, divertita davanti al monitor, la vidi fare una linguaccia, scrisse qualcosa ridendo, tutta rossa in viso, togliendo e mettendo la mano dalla bocca per non farsi udire: da me, non farsi udire da me!

 Cominciò a toccarsi di nuovo stavolta il seno, si tolse anche la maglietta, ora era completamente nuda. Pensai a quella piccola fissazione di non vederselo bello il seno, di vergognarsi di avere il seno grande.Tante volte mi aveva assicurato che mai con nessuno si sarebbe lasciata andare libera di mostrarsi come con me. Che io ero riuscito a conquistare la sua fiducia, tutte cazzate e ci avevo creduto da idiota qual sono. La vidi dapprima sorridere, il seno fra le mani, si leccava i capezzoli con una tale disinvoltura, fece scivolare di nuovo una mano alla figa e strinse le cosce, sorrise ancora ma a me spezzò il cuore!

Provai una tale gelosia, una tale umiliazione, non feci nulla, andai a letto e piansi.

E’ passato qualche giorno da quella sera e io non le parlo più. Non so cosa devo fare, come comportarmi! Lei non comprende perché ed al mio silenzio non fa altro che rispondere con altro silenzio, tipico di chi ha cose da nascondere e lei ne ha certamente. Ma quel suo silenzo è peggio delle coltallate allo stomaco per me, vorrei sbottarle in faccia la mia rabbia, ma a che servirebbe. Litigheremmo, andrebbe via, ed io sin da ora ho la certezza che mi dimenticherebbe. Io invece vorrei soffrisse allora non le parlo, ecco sì, ma so che prima o poi dovrò farlo.

Vorrei che svanisse, che non fosse mai esistita, mi fa schifo eppure una volta mi sono masturbato pensando a quella scena. Che esseri infimi che siamo noi umani e pretendiamo di parlare d’amore. Ultimamente sto valutando l’ipotesi che sia stato io ad aver sbagliato. Dove ho sbagliato allora? Sono un fallito! Mia moglie ha preferito il portatile a me, un fallito totale, non lo auguro a nessuno! Che confusione che ho nella testa, ma chi è questa donna che ho sposato? Sono certo di non volerla lasciare, sono terribilmente geloso e forse non c’è nulla di male se la lasciassi fare ciò che vuole la sera. Forse dovrei giocare con lei anch’io, forse sono stato all’antica, forse l’ho trascurata, forse non l’ho ben scopata come voleva, forse forse forse! Forse dovevo prendermi con forza il suo buco del culo quando mi diceva di no, forse è questo che vogliono le donne? No! Non è questo! È che sono io ad aver sbagliato tutto, a pensare solo a me stesso, vorrei riprendermela, esattamente come vuole lei, ma come fare?Già il pensiero di baciarla mi ripugna…Aiuto!

 

Lun

04

Lug

2016

Invidiosa? Mah forse sì...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Non so neanche se chiamarla "invidia".

Però quello che sicuramente sento (autonomamente dalle amiche, che sono un aggiunta alla cosa) è che il mio orologio biologico sta ticchettando più veloce ultimamente.

Io e il mio lui siamo nella decade dei 30. Siamo una coppia da 5 anni. Ci amiamo. Ancora non conviviamo (per purtroppo, passati problemi di soldi). In questo anno che viene dovremmo, se ce la facciamo, apprestarci alla convivenza. Però noto che lui va piano... se la prende comoda, non parla quasi mai di questa cosa. Mentre per me sarebbe opportuno, vista l'età che oky non siamo matusa ma neanche di primo pelo, iniziare a conoscerci anche nella quotidianità. A lui pare una cosa quasi secondaria. Sono convinta mi ami, non dico il contrario ma proprio la prende mooolto alla larga. In più ci eravamo detti che ci sarebbe piaciuto prenderci almeno un anno di tempo dall'avvio della fantomatica convivenza per iniziare a prendere in considerazione l'idea di sposarci. Tutto questo per testarci, e vedere come funzioniamo in convivenza. Qui concordo anche io. Il problema è che tutto questo porsi tappe su tappe ancora lontane per come la vedo io... mi fa pensare che di questo passo ipoteticamente ci sposeremo a 40 anni. Sicuramente ognuno deve pensare alla propria coppia ma inevitabilmente a 30 anni, sono piena di amiche che si sposano. Che loro siano in coppia da 2 anni da 5 o da 10 ovviamente cominciano a convogliare a nozze. E io lì a felicitarmi per loro ma a guardare e a pensare: "a me di questo passo quando succederà"? Lui è per il matrimonio ma... appunto essendo noi due ancora "indietro" perdonatemi il termine, non so quando mai potrà succedere. Sicuramente un po' di invidia da parte mia c'è. Tutte le mie più care amiche / e non, si stanno sposando o stanno facendo bambini e io sono qui: ferma, senza progetti concreti. Per quanto riguarda i figli soprattutto li ho messi nel discorso per dire... perché i figli non si fanno per moda o perché le amiche li fanno. Era solo per dire che l'altra gente va avanti e io sono qui ad elemosinare l'ipotesi di una convivenza. Mah.

Mer

29

Giu

2016

Sono una IGNAVA

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Oh che posso dire... dopo un attenta analisi interiore sono arrivata a capire che purtroppo sono fatta così. Ho pregi e difetti come tutti. Credo di avere una sensibilità spiccata nell'ascoltare la gente, nel prendermi a cuore certi argomenti, nel trattare con serietà e concretezza problemi di vita pratica o problemi etici ma... mi rendo conto che su certe cose non riesco a prestare attenzione. Non sono una ragazza superficiale appunto però certi argomenti di attualità, politica, dinamiche della società proprio non mi interessano. Per quanto riguarda l'idea politica l'ho chiara e infatti quando vado a votare almeno lì sono informata, non voto a caz*o. Però perché mi sento in difetto al riguardo? Beh perché lo sappiamo tutti: "tu in questo mondo ci vivi, dovrebbe fregartene, dovresti informarti, farti un opinione, essere sul pezzo.... gente come te rovina il paese". Lo so. Ma per quanto io ci provi non riesco. Provengo da una famiglia di cultura non siamo dei caproni. Ma fin dall'adolescenza ho mostrato un carattere non apatico ma menefreghista a certi argomenti. La mia professoressa di italiano mi ha appellata "ignava" una volta. Anche nei rapporti interpersonali con amici io sono sempre quella a cui bene o male va bene tutto (salvo in rare occasioni) non sono mossa da spinte per scalare nella mia carriera lavorativa, mi va bene il mio lavorino sicuro e mi faccio trasportare così, dalla corrente. E dire che di interessi ne ho: sono appassionata alla fotografia, suono diversi strumenti, parlo 3 lingue, mi piace la pittura e l'arte e così via, non sono vuota. Invidio una ragazza che conosco alla lontana che su di me in generale suscita fascino. Lei, più giovane di qualche anno di me, è interessata alla politica, spesso su facebook argomenta fatti mostrando di interessarsi. Brexit, isis, politica, tasse, borsa, ministri, partiti... Io non è che vivo su marte, le sento anche io queste cose... ma cosa devo dire: non mi interessano. Ho provato tante volte a mettermi lì e a dire: ora mi leggo questo giornale, mi informo, mi mi mi... dopo un po chiudo perché mi perdo o poco mi interessa e non è che leggo giornali di gossip eh? Non li posso proprio reggere, piuttosto preferisco libri. Ascolto i tg o leggo qualche notizie per internet, ascolto giornalmente la radio. Le cose le sento, le vivo ma mi scorrono addosso. Lei la invidio perché sembra una persona informata, pragmatica, con un opinione costruita e ben formata, sicura delle proprie opinioni e scelte mentre io... io boh vivo e basta senza pormi tanti problemi. Sono una brutta persona.

Mar

21

Giu

2016

Voi vi sentite vivi?

Sfogo di Avatar di MercuriocromoMercuriocromo | Categoria: Altro

Mi fa piacere aver trovato questo sito, e’ una grande opportunita’ di sfogo e di confronto con se stessi e con un pubblico indefinito, lettori e commentatori anonimi, il che rende piu semplice l’atto di confessarsi e fare i conti con se stessi e con i nostri sensi di colpa. E’ un po’ come essere ascoltati, non si sa bene da chi, ma poco importa; agevola molto il processo, anche perche un lamento o uno sfogo con se stessi difficilmente avviene e, anche se avvenisse, non ci sarebbe ne il confronto ne la lucidita.  Salvo questa breve premessa superficiale, volevo condividere questo ‘sfogo’ con questo pubblico o questo grande inconscio collettivo. Mi sento una persona profondamente egoista, che pensa a se stesso e a come spuntarla sempre durante la vita di tutti i giorni, spesso evitando a pie pari le varie responsabilita’ che la vita ci mette davanti. Faccio una premessa, mi viene molto piu semplice a parlare di me in terza persona, quasi come se fosse un altro, la dissociazione aiuta a vedere meglio i difetti e le difficolta. Nonostante questo forte attaccamento alla mia persona e questo egoismo, quello che regna e’ un grande vuoto e una grande insicurezza. Il vuoto di non avere niente di stabile, di non trovare qualcosa o qualcuno che possa riempirlo e la dura lezione che sto imparando e’ quella che spesso, questo vuoto, non potra’ mai essere colmato da nessuno, se non da noi stessi. E’ un vuoto che non mi tiene ancorato a terra, una sorta di malinconia e depressione; non qualcosa che non mi capacita di vivere o di comportarmi come un essere umano normale (che poi, cosa e’ la norma? La si usa solo nelle statistiche e nelle materie scientifiche, una chiara invenzione umana che cerca di razionalizzare tutto), ma ben piu profondo. E’ come se la mente e il corpo fossero scollegate. Non ho paura della morte, non la ricerco nemmeno anche se spesso ho avuto desideri suicidi, semplicemente se dovesse accadere a causa di un evento rischioso, la cosa non mi smuoverebbe dalla mia essenza. Parlando di morte, parlo anche della pre-morte e di tutte quelle situazioni di pericolo che possono accadere. E’ come se mancassero le emozioni o se queste fossero tenute a bada; non mi capita spesso di provarne di forti o di piangere,  ma quando accade, avviene spesso senza un senso logico, come un corpo estraneo. A detta dei miei familiari e dei miei parenti, ero spesso un tipo irrequieto, piagnone e molto emotivo da bambino e da ragazzo, ma tutto questo e’ svanito, un lontano ricordo di una persona che non esiste piu’.

Non aver paura di morire, e’ questo il coraggio? Francamente credo di no, anzi, a dirla tutta credo sia l’esempio piu’ palese di codardia. Mi sto immaginando la situazione in cui una persona, trovandosi in una situazione di pericolo, non la affronta di petto, ma preferisce scappare o fare a patti con il suo aggressore; il classico esempio di persona poco coraggiosa, di codardia. Secondo il mio punto di vista, invece, bisogna aver coraggio per vivere e per tenersi salva la vita e questi gesti sono un esempio, seppur minimo, di coraggio. Niente a che vedere con quello che ho cercato di scrivere poc’anzi. Codardo, secondo me, e’ colui che agisce in maniera indifferente nei confronti della vita, che non vive quel breve istante che ci separa dalla morte (o dalla vita eterna se qualcuno e’ religioso), colui che e’ inconsciente, ovvero non conscio del proprio essere e del proprio corpo.

Mi rendo conto di aver scritto molto e i concetti sono racchiusi all’interno delle varie digressioni, la domanda che volevo porvi era;

Voi vi sentite (vivi)? Come si fa ad essere piu’ umani?

 

Mar

21

Giu

2016

Grazie!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

La verità, cari utenti, è che non c' è cosa più meravigliosa dell' amore!

E per me, che fino a due mesi fa ingoiavo china nel tentativo di morire, nel mio autolesionismo, nella mia depressione e nei miei attacchi di panico... l' amore è stato tutto!

 Dei miei genitori, dei miei amici... e di me stessa!

E di Marco, ovviamente, amore mio, che più di ogni altro mi hai fatta rinascere più gioiosa di prima! Grazie!

 

Niente più attacchi, niente più pensieri suicidi o chicchessia. Nulla!

 

GRAZIE 

Dom

19

Giu

2016

Il senso della vita

Sfogo di Avatar di EOSEOS | Categoria: Altro

 Attenzione: quello che state per leggere è solo uno sfogo per fare il punto della situazione e scrivere pensieri, siete pregati di non giudicare, insultare e fare morali inutili. 

 

20 anni, troppo timido, troppo asociale, troppo chiuso e non trovo mai una ragazza, non sono brutto, nemmeno bello, un ragazzo normale, vedo tanti ragazzi molto più brutti di me, che sono fidanzati... ma niente se sei introverso sei fottuto a vita, si può migliorare , sono anni che miglioro, ma il carattere non si può cambiare. Mi sento uno sfigato perché la società mi fa sentire sfigato, tutti che cambiano ragazza, ne trovano un' altra con una facilità disarmante, io invece a 20 anni ho dato il primo bacio qualche mese fa a una tizia ubriaca dopo che si era limonata altri 2 miei amici... che tristezza... tutti che mi continuano a chiedere: ma c'è l'hai una ragazza? e io no... e mi sento sempre più solo. E le cose non cambieranno, lo so. Non è il fatto di voler mostrarsi agli altri, o fare qualcosa che fanno tutti, oppure sco....re, no, è che mi sento solo, vorrei dare amore ed essere amato sinceramente, solo questo.

Il lavoro mi fa schifo, ma siccome c'è chi non ce l'ha, siccome in questi tempi non si trova molto, siccome c'è gente messa peggio, siccome una laurea al giorno d'oggi serve solo per pulirsi li dietro, allora devo fare questo lavoro schifoso e starmene zitto. 

Il mondo mi fa schifo, spreco 8 ore delle miei giornate, tutto il giorno , privato della mia libertà, a sprecare la mia giovinezza chiuso in un capannone a fare lo stesso movimento tutto il giorno, per cosa? per 1000 euro al mese, così mi posso comprare la macchina nuova, l' Iphone, le scarpe nuove, i vestiti firmati, la mega televisione, per fare il figo davanti agli altri, per pagare lo stato ladro... bella mer...

Alla fine sai quanto me ne frega di guadagnare soldi, non me ne frega un ca..o di fermi la macchina nuova, l'ultimo smartphone e stronzate simili, la  libertà non ha un prezzo.

E non venitemi a dire che a 20 anni ancora ho tutta la vita davanti, devo avere voglia di vivere, c'è gente che ha malattie gravi, che sta peggio... non mi interessa, mi sono rotto il ca..o del mondo, della società, della gente , menefreghisti, superficiali, sporchi e tutti uguali. 

La società vuole che lavori tutto il giorno, così un giorno ti comprerai un casa, poi ti sposerai e farai dei figli, che avranno la sfortuna di essere nati in questo mondo di me... che va avanti per inerzia, destinati ad affrontare un'esistenza dannata, come la tua e quella dei tuoi genitori. Poi divorzierai e finirai la tua esistenza in un ospizio ridotto a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avrai figliato per rimpiazarti. Ah, che bella la vita, ma come fate? ma come fa la gente ad andare avanti in questo infermo? Forse sentendosi amati da un' altra persona? non lo so perché non l'ho mai provato.. quasi vorrei non essere mai nato. Grazie dell'attenzione 

Gio

16

Giu

2016

Famiglia inutile e "madre" deleteria

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Salve, ho quasi 25 anni e solo adesso mi sono reso conto di aver avuto una "madre" che, non solo non ha mai fatto la madre, ma è stata sempre una depressa esaurita disadattata alla vita. In questi 20 anni ha fatto di tutto per abbassarmi l'autostima in tutto. Sarebbe stato meglio che lei moriva dopo la mia nascita. Con mio fratello, invece, ha sempre fatto piú della madre, sono sempre stati come due fidanzati. Il risultato è che lui oggi è un mammone che non riesce a stare lontano dalla mammina e lei quando parla di lui sembra illuminata. Mio padre che è un asociale di natura. Non c'è mai star nessun tipo di dialogo in quella famiglia. Sono stati tutti inutili, ma soprattutto lei. A lei interessano solo le apparenze con gli altri parenti, ma in realtà di me non gliene importa niente. Qualsiasi cosa faccio, lei spera che mi vada male per screditarmi con gli altri e far risaltare il suo figlio prediletto (che è un fallito con lei). Adesso vivo fuori casa, per questo me ne sono reso conto, altrimenti non sarei mai uscito da quell'incubo. A causa sua non avevo amici, mi faceva vestire da sfigato, stile da sfigato. Pensate che lo Smartphone l'ho avuto a 21 anni. Anche se loro hanno sempre avuto un reddito alto, non mi hanno mai dato un euro. Mi hanno fatto fare una vita di m per 20 anni. Inutile dire che con quella ho chiuso ogni rapporto. Mi urlava in testa facendomi sentire una nullità, un cesso. Da quando ho iniziato a guardarmi allo specchio ho capito che diceva solo stronzate e lo faceva per rovinarmi la vita. Io auguro a quella cosa inutile di fare una dipartita lenta e dolorosa, nient'altro.