Tag: tristezza

Dom

07

Mag

2017

AAA Cercasi onestá...

Sfogo di Avatar di KoraKora | Categoria: Altro

Salve, salvino!
Come butta?
Questo in realtá non é uno sfogo; ma un appello per cercare dei pareri onesti su una questione che mi sta prendendo realmente male.
Esattamente un anno fa una mia amica mi invitó in una chiamata skype con il suo ragazzo americano; io accettai la chiamata e dopo esattamente 5 minuti me ne pentii... Ella era selvaggia con il suo fidanzato; gli diceva di tutto come una m3rda e lui incassava brutalmente (lui é orfano e lei faceva battute spietate sui suoi genitori).
Poco dopo la mia amica lo molló mentre lui era al lavoro ed io iniziai a messaggiarlo per tirargli su il morale poiché avevo sentito che lui aveva un brutto caso di depressione.
...
Il tempo passó ed ora lui é il mio migliore amico, ci sentiamo spesso via chat e ci mandiamo memes per scherzare; tutto questo crea un'insana gelosia nei confronti del mio ragazzo che continua ad urlarmi dietro che io sto flirtando con il mio amico perché sono una facile... Vabbé.
Ora; qua inizia il mio problema.
Il mio amico ha una cotta per una ragazza che é parecchio z0cc0la; ovvero, é famosa per fare camshows per 10$ e quando io lo dissi al mio amico lui si mise sulle spine e reagí parecchio male dicendo cose tipo "eh sí le z0ccole sempre a me" o "forse é meglio che mi uccida".
Vederlo stare cosí male mi fa soffrire parecchio, lui é un ragazzo spettacolare che ha sofferto tanto... Ma come posso aiutarlo ad essere felice? A volte ho paura che sia il mio ragazzo a sparlare di lui e creargli alcuni problemi... Non so cosa pensare.
Aiutoooo!!

Stay salty.

Sab

29

Apr

2017

Un po' di nero

Sfogo di Avatar di CthulhuCthulhu | Categoria: Accidia

è un po' che bazzico sul sito come anonimo, un paio d'anni circa, potrei addirittura aver lasciato un commento o due sotto qualche sfogo, ma sinceramente faccio fatica a ricordare. Ma adesso sento il bisogno di poter dare voce alla mia pena e ai miei sentimenti, io che sono tanto introverso ho deciso di confidarmi con quel vasto mare di voci e volti che è la rete, per questo mi sono dato un nome. Forse le Strane Ere sono giunte e con loro è giunto il momento che Cthulhu si svegli dal sonno sempiterno nella sua dimora di R'lyeh per rivelarsi al mondo.

Mi hanno sempre bollato come "persona più matura della mia età". Senza infamia e senza gloria, voglio forse concedermi un po' di vanagloria nel pensare che sia vero: mi sono sempre sforzato di comportarmi senza eccessi, bevendo il giusto, non uscendo troppo, non combinando casini e sopratutto cercando sempre di rimanere obiettivo, calmo e sincero nelle relazioni interpersonali, scusandomi quando dovevo, porgendo l'altra guancia quando era il mio turno di raccogliere scuse, cercando di essere sempre un buon amico e un buon famigliare, presente, cordiale, pronto ad ascoltare e a dare consigli sulle siuazioni più disparate.

Attorno ai 15 anni, tuttavia, ho iniziato a sentirmi tremendamente solo. Circondato da pochi ma fedeli amici il mio cuore (sì, lo so che in realtà è il mio cervello la causa di tutto, ma preferisco attenermi all'immaginario comune) ha cominciato a desiderare di potersi liberare di un diverso tipo di affetto, quello che normalmente va condiviso con un partner. Da quel momento ho iniziato a fantasticare su scene più o meno smielate, perdendomi tra passeggiate in spiaggia al chiaro di luna, cene fuori e sere passate sotto il piumone a divorare puntate di serie tv e videogiochi. Tuttavia la mia inesperienza giocava a mio sfavore, sopratutto per il fatto che non ero in grado di distinguere una cotta fugace e passeggera da un vero e proprio innamoramento. Ma non mi sono perso d'animo, ho lasciato passare gli anni e ho "affinato i miei gusti" imparando a discernere quali fossero le qualità (o difetti) che più mi attraevano. Ho iniziato attorno ai 17 anni a coltivare le prime relazioni amichevoli da cui speravo potesse nascere qualcosa di più.

Tutto quello che ho ottenuto nell'anno sucessivo sono stati rifiuti. rifiuti su rifiuti su rifiuti su rifiuti. A questo punto si ricollega l'inizio del mio discorso, ovvero l'essere stato sempre una persona "matura". Ho trovato la mia immaturità nelle scosse emotive che questi rifiuti mi causavano, lasciandomi psicologicamente distrutto. Ero sempre il miglior amico, quello a cui si poteva confidare qualunque segreto, ma come ragazzo non valevo neppure un tentativo. Perchè? Cercavo la ragione prima nel mio peso, che ho ridotto drasticamente nel corso degli anni, poi nel mio guardaroba che ho rinnovato; ho domato i pochi peli incolti che mi crescevano e ho imparato a prendermi cura della mia igiene. Ma ogni miglioramento sul piano personale non ha fatto altro che lasciarmi sempre più triste ogni volta che arrivava un nuovo rifiuto. Alla fine da modificare sono rimaste sono le due cose impossibili: la mia scarsa altezza che non arriva al metro e settanta e la mia amata personalità da nerd, curiosa, romantica, con una decina di piccoli hobby che erano nati o avevano subito la contaminazione dai miei amici ne corso degli anni.

Come ho già detto, ho dimostrato più volte la mia immaturità dai danni ricevuti dai singoli rifiuti di ogni mio interesse amoroso, ma da un anno a questa parte qualcosa è cambiato, forse in maniera graduale o forse no, non ricordo con precisione, ma so solo che, dopo tre anni di rifiuti, in un qualche momento ho smarrito la direzione della mia vita. Ora che ci penso credo di poter dire con una certa sicurezza che questa mia perdita è avvenuta in maniera graduale nell'ultimo anno, dopo che, circa dopo il mio 18° Natale e l'ennesimo rifiuto, la mia corazza di introversia ha cominciato a creparsi e la tristezza e il rammarico e la vergogna e il dolore per non avere nessuno a cui poter dedicare i miei sentimenti hanno cominciato a farsi più evidenti.

Come ultima spiaggia ho scelto di dare fiducia a quella piccola rete di amici e di parenti che speravo potessero capirmi. Il tentativo purtroppo non è valsa la pena e la fatica del far fuoriuscire questa mio turbamento: ho ricevuto i consigli più imbarazzanti, qualunquisti e inutili che abbia mai sentito. Perle zen da quattro soldi come "impara a stare bene da solo" detto da persone che non sono mai sole e hanno sempre un'alternativa pronta, "Sei molto maturo, all'università troverai una in grado di capirti" detto da una sorella che già dalla seconda superiore ha avuto diverse avance e ha tutt'ora un ragazzo. A queste persone non faccio una colpa di aver avuto delle relazioni, ma di avermi parlato con semplicità e ipocrisia senza preoccuparsi di quanto potesse essere serio il mio bisogno di dare e ricevere affetto.

Quindi eccoci qui, più di un anno dopo le inutili chiacchierate sopracitate, con me che decido finalmente di darmi un nome e sfogarmi in queste righe dopo aver subito l'ennesimo rifiuto ed essermi accorto che non me ne importava nulla. Perchè sì, posso affermare con una certa sicurezza di non aver provato alcun sentimento a parte un indistinto terrore e voglia di dormire per 12 ore al giorno. Simulo ogni risata, ogni smorfia di dolore o di sorpresa devo calibrarla con precisione. A che servirebbe parlarne? Mi è già stato dimostrato che nessuno è veramente interessato a cercare di capirmi o provare a darmi qualche consiglio veramente utile. Sono una persona sola mascherata da giovane ragazzo impegnato a costruirsi un futuro. Un futuro che considero inutile, noioso e terrificante: anni da spendere in solitudine con la presa di coscienza del fatto che qualunque lavoro o impresa possa portare a termine verrà dimenticata nel giro di un paio di secoli, o un migliaio d'anni se sono veramente fortunato. Vado a dormire con la morte dentro, senza poter dedicare un ultimo pensiero a una persona per me speciale, perchè farlo porterebbe con se il tremendo dolore di un rifiuto che non riesce più a spillare lacrime, ma solo sangue e fiele.

Eccoci qui. Il mio sfogo sta terminando. Spero capiate il perchè del mio metterlo sotto il peccato "accidia". In fondo questa depressione non è altro che un mio difetto, un'espressione della mia vulnerabilità: piuttosto che provare sia gioia che tristezza, meglio non provare nulla. Penso che potrei mettere fine a questa situazione, se ne avessi la forza, o la voglia. Ma ora come ora, difetto di entrambe. In futuro, chissà.

Grazie per aver ascoltato i miei blasfemi sproloqui fino a qui, spero di non avervi resi folli e vi lascio, almeno per ora: torno a dormire alla Città Cadavere, a presto.

Mar

18

Apr

2017

Ho sbagliato..

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho commesso tanti errori nei confronti di mia madre e uno di questo è stato proprio il non ammetterli e non chiedere "scusa".

L'ho risposta male quando ero nervosa e non per colpa sua, non le racconto mai nulla e non le chiedo nemmeno "come stai?" 

Vorrei recuperare il rapporto con lei, ma non so davvero come fate e mi sento tanto combattuta.. 

Mer

12

Apr

2017

Sono veramente triste... oggi va così.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono al lavoro e sto piangendo. Ne approfitto di un momento dove sono da sola per sfogarmi.

Sento un grande vuoto dentro una grande grande tristezza e appunto piango per la prima volta perché non sono una che si abbatte facilmente ma facendo una stima dell'ultimo periodo quello che ne è saltato fuori è decisamente frustrante. Ho 30 anni e tanti sogni. Mi piacerebbe tantissimo viaggiare, sono una ragazza dinamica che ha molta curiosità e voglia di scoprire. Ho un lavoro (e ringrazio di averlo) però col quale (come tanti) fatico ad arrivare alla fine del mese. Tantissime spese necessarie di sostentamento. Questa vita mi sta uccidendo, non ci sto dentro. Sto tagliando tutto, qualsiasi spesa extra, qualsiasi passione, qualsiasi strumento o corso in più potrei fare e avere anche per migliorarmi nel mio lavoro. Non me li posso permettere. Vivo quotidianamente con l'ansia di non avere abbastanza soldi. Con l'ansia di un imprevisto, una visita medica, un malanno o che boh mi si carii un dente e quindi di una visita dal dentista. Sono settimane che sono senza soldi nel cellulare perché fatico a permettermi anche una ricarica. Ho finito il correttore da dare in viso (l'unica cosa con cui mi trucco) sto raschiando le pareti del tubetto per cercare di prolungare il tempo e non prenderne uno nuovo. Vacanze non ne parliamo. Il mio uomo guadagna un pelo più di me ma seriamente facciamo fatica, soprattutto a metterci qualcosa da parte.

Per pasqua (almeno per pasqua) avevamo pensato di fare un giretto fuori regione di un giorno, una toccata e fuga con pranzo veloce. Neanche quella, alla fine tra benzina autostrada pranzo... andiamo a spendere troppo. Quindi? Solito giro nel solito fottutissimo posto dove andiamo a 3 km da casa e tra l'altro pioverà anche quindi forse staremo a casa. Io ho voglia di fare esperienze, viaggiare, girare... andare nei musei, vedere mostre.. fare dei corsi formativi o solo per passione... due mesi fa è stato il nostro 7mo anniversario, non ci siamo fatti neanche un regalo, non spendiamo più per queste cose.

Quello che mi fa sentire triste è che in questi ultimi anni in generale io come persona mi sto spegnendo. Ho poche amicizie e purtroppo molte volte non riesco a partecipare alle iniziative degli amici per colpa dei soldi = loro fanno weekend via, vanno spesso a mangiare fuori o ingiro per citta e io non riesco. Mi sto precludendo tante cose. Sto diventando la classica del "ehm... mi spiace anche sta volta passo" la gente sta anche iniziando a non cercarmi più tanto io non ci sono. Da ragazza che ero quando abitavo con i miei (dove sicuramente economicamente stavo meglio) mi era permesso quasi tutto quello che volevo fare ora sono diventata un automa che: lavoro - casa - lavoro - casa. Le iniziative in coppia, le cose da fare assieme sono diminuite. Facciamo sempre le stesse cose, e ormai l'unica gioia nel weekend è quella di andare la spesa e vedere il frigo rimpinguato. Non so... sarà che oggi mi è presa così ma sto perdendo tantissimi stimoli e sono veramente tanto triste. Magari domani andrà meglio... non so.

Gio

06

Apr

2017

Il Conte (parte seconda)

Sfogo di Avatar di enry80enry80 | Categoria: Altro

Alza gli occhi ed osserva il neon che lampeggia, pensa che dovrebbe cambiarlo, mettere ordine in quella stanza ricca di trofei dimenticati; ma preferisce sentire il rumore del tappo della sua bottiglia di Rum. Lo scricchiolio del sughero sul vetro, si fonde con il rumore del liquido versato nel bicchiere. L 'alone dell'alcool nella parte interna del vetro scivola più lentamente del poco liquido rimasto. Un altro sorso, per cercare di non pensare a tutto il male che è accumulato dentro di se. Lo sguardo perso, sull'etichetta graffiata più e più volte con l'unghia del pollice, quasi a voler punire la bottiglia per non essere stata in grado di stordirlo abbastanza. All'improvviso un leggero balzo indietro della testa; viene attratto da un cambiamento. Avverte un odore dolciastro e pungente, l'aria carica di ozono lambisce le narici,  riempie i suoi polmoni. Il temporale corre inesorabile, portato da un vento gelido del nord che preme sulla finestra socchiusa. Sbattono le ante, il sibilo preannuncia l'apertura improvvisa della porta poi,  la violenza della natura inizia a cambiare le cose. Lui rimane fermo a respirare l'aria carica di energia, impassibile di fronte a tutto quello che inizia a spostarsi, rovesciarsi. La stanza prende vita, le prime gocce  d'acqua entrano, bagnano la sua scrivania, la vetrinetta dei trofei cade spinta dalla furia del vento frantumandosi a terra. La polvere depositatasi sui trofei viene parzialmente rimossa nell'urto. Non tocca nulla, sa che non può contrastare questo avvenimento, non se ne preoccupa e lo accoglie, lo asseconda, si lascia andare al volere della natura. Ora ne fa parte, lascia la giacca e scende incurante della distruzione che il vento provoca nella stanza. La pioggia insistente cade ed entra dalla finestra, bagna, purifica ogni cosa. Ma per lui non è più importante ormai.Nel vialetto d'ingresso si ferma e con lo sguardo deciso, sfida ciò che un tempo lo avrebbe preoccupato. Anche il più terribile temporale ha una fine, ed è proprio quando le nubi più cupe sovrastano il cielo, il grigio fitto e denso minaccioso, così basso da voler immergere tutto quello che si trova sotto, che un lampo lo illumina, lo indica, vincitore del cambiamento che sta per avvenire. Il tuono, l'ultimo del temporale determina la fine. Sente il cuore battere più forte, attende il diradarsi delle nuvole, l'adrenalina cancella lo stordimento dell'alcool. Sorride, perchè sa che dentro la stanza, la distruzione di tutte quelle cose vecchie e pesanti possono portare solo ad una nuova prospettiva. Un nuovo inizio. Un nuovo giorno di sole.

Mar

04

Apr

2017

Il mio ragazzo mi fa soffrire

Sfogo di Avatar di MelissaMelissa | Categoria: Ira

Non so bene dove posizionare questo sfogo, ma lo piazzo nell'ira perchè ogni volta sento un angoscia che parte dallo stomaco e sale e brucia e mi fa incazzare e perdere la testa.

Il mio sfogo riguarda la mia relazione.

 Se così si definisce. Sto con un ragazzo da un anno e 3 mesi: all'inizio era premuroso, presente, cercava in tutti i modi di stare con me e anche se siamo distanti circa un'ora di strada ogni momento libero per lui era buono per stare con me, raggiungermi, sapere come stavo, volermi bene. Io mi sentivo amata e provavo l'entusiasmo del primo amore. fare dolcetti per san valentino, diventare affettuosa ecc... Ho riscoperto queste piccole belle cose.

Questo ragazzo ha molte amiche femmine con cui si diletta a chattare, condividere link e andare ai concerti.

Oltre al fatto che adora andare ai concerti senza di me e senza neppure chiedere, ora è in fissa con un videogioco, ha trovato un coinquilino e io sono stata completamente messa da parte. Se viene a trovarmi ( due volte a settimana, non di più eh) DORME e basta o sta sul cellulare. Mi parla sempre del suo coinquilino, condivide più con lui che con me e quando prima mi diceva ogni minima cosa che faceva ora zero, nessun messaggio carino, solo frasi automatiche tipo buongiorno o buonanotte e sogni d'oro amore. Mavaffanculo! ha pure problemi a darmi la MANO in pubblico perchè si sente di mancare di rispetto agli altri. Se gli chiedo di vederci un po di più o cosa sta facendo lo sto Stalkerando. Che cazzo dici??? Oltre a questo lo sgamo sempre per caso che scrive a amichette di videogiochi oppure per sapere come stanno, ma per me ha sempre poco tempo. Mi manipola e quando cerco di mettergli davanti queste cose dice che sono io ad essere stressata e ad avere brutti pensieri. ma io ti tiro un calcio in culo stronzo! Non hai la minima idea di come mi fai sentire, sei un insuffieciente di merda! ToT  Più ci parlo e peggio mi fa sentire perchè è sempre colpa mia. Non so che fare, sto impazzendo.

Gio

23

Mar

2017

Non capisco perché è successo.

Sfogo di Avatar di BlueSkyBlueSky | Categoria: Altro

Ciao a tutti sono nuova e già adoro questo spazio dove puoi sfogarti in tranquillità, una valvola di sfogo di cui ho estremamente bisogno.

Il mio problema inizia 3 anni fa quando io e mio marito decidiamo di avere un figlio, conviventi da un anno e fidanzati da due, il fatto? Avevano 22 anni! Giovanissimi ma molto responsabili infatti dopo anni siamo ancora qua, 2 figli e felicemente sposati! Lo sfogo? Io avevo tantissimi amici e amiche che dopo la gravidanza si sono nascosti tutti. Mai un messaggio, una chiamata o chiedermi di uscire una singola volta.

Sono giovane e sono mamma ma questo non mi limita dall'uscita qualche volta e passare del tempo con qualcuno che non siano i miei figli o mio marito! Eppure sono sola, non ho un singolo amico e questa cosa mi fa soffrire molto, sono una persona che non è mai rimasta sola nella vita, sempre avuto tante amicizie, molto per il fatto che sono una ragazza abbastanza divertente, amo scherzare, ridere e ho ancora questo lato dentro di me. Sono più responsabile di prima, ho una famiglia a cui pensare ma non sono diventata un altra persona!!!

Eppure ciao ciao! Sono stata scaricata. Mi sento veramente molto sola, mi evitano come la peste da quando sono diventata mamma, vorrei dirgli "non sono contagiosa sai??? Non è una malattia!!" Stupidi idioti...

A mio marito è andata meglio, lui gli amici li ha ancora e almeno un paio di sere a settimana esce con loro e io non capisco perché lui si e io no.

Lui dice che dovrei farmi amicizie adeguate, tipo altre mamme, non avrei problemi ma hanno tutte almeno 35/40 anni!! Troppi anni di differenza!! Ci ho provato ma seriamente siamo mamme ma è come vivere in un altro mondo.

sono stanca, demoralizzata e sempre più sola, perché la gente non capisce?  

Gio

16

Mar

2017

Giornate tutte uguali

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 20 anni e passo la mia vita nel letto. Non ho voglia di fare nulla e mi sento molto male per questo. Ogni sera mi ripeto che il giorno seguente mi alzerò e prenderò in mano la mia vita ma finisco per passare un altro giorno nel letto a non fare nulla o guardare cavolate in tv. La ma vita sociale è quasi inesistente e non ho una ragazza da ormai tempo. Passo le giornate da solo e mi sento di impazzire.

Sab

11

Mar

2017

Non so nulla

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sento che la mia vita sta scivolando via dalle mie mani. Mi sento dentro un vortice di depressione, aggravato da me stesso, dai miei errori dalla mia immaturità in determinate situazioni, dalla mia incapacità nel relazionarmi con le persone.

Sento che la mia vita sta perdendo il suo valore, mi sento incapace di dare qualcosa agli altri, di arricchire le persone a me care con la mia presenza. Non riesco ad essere concreto nelle mie azioni, nel mio studio, ad essere attivo. Non sono riuscito a tenermi stretto le persone importanti, degli amici a cui volevo un mondo di bene, e un amore vero e unico. Ne riesco ad esprimere agli altri i miei sentimenti, perché li sento io stesso come sbagliati.

Riguardo indietro al mio passato e vedo che ho sempre vissuto ai margini, quasi come un emarginato, senza veri legami profondi e duraturi. Senza essere mai apprezzato per il mio valore, per le mie capacità e sottovalutato nei miei disagi e nelle mie difficoltà.

Non so che fare, forse avrei bisogno di un aiuto professionale, ma non riesco a chiederlo, perché lo vivo come una sconfitta per me, l'ennesima. La mia famiglia tutto sommato ci prova a supportarmi, ma lo fa nel modo più sbagliato possibile.

Ho paura per me, perché ho un profondo rispetto per la vita, e ho una grande voglia di vivere che supera tutto, ma ho paura che in un futuro non possa essere più così 

Dom

19

Feb

2017

Mi manca

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho solo sedici anni e in questo periodo sono molto confusa. L'anno scorso ho stretto amicizia con una mia compagna di classe, per me questa nuova "relazione" è stata qualcosa di nuovo e diverso. Non ho mai sentito così tanto affetto verso qualcuno e soprattutto non avevo mai sentito prima la voglia di abbracciare davvero qualcuno e stargli accanto e non staccarsi più. Ho fatto alcuni sogni dove lei mi chiedeva di baciarla, ho provato tantissime emozioni quando lei mi sfiorava con la mano, quando mi diceva che ero bella, quando mi dava un semplice bacio sulla guancia, quando le sue dita erano strette intorno alle mie. Ho iniziato così a nutrire dubbi su ciò che provavo nei suoi confronti. Questa sensazione nuova che ho provato con lei ha iniziato ad assumere un senso logico se vista da un lato diverso, ovvero quello del "lei mi piace e non solo come amica". Fatto sta che sono diventata gelosa, possessiva e prima ancora di riuscire davvero a capire cosa mi stesse succedendo lei si è stancata di me e ha tagliato i rapporti. Le ho chiesto scusa molte volte, per messaggio, di persona e ora sto male da sette mesi perché mi tratta come se fossi una sconosciuta, anzi peggio, mi tratta sinceramente e gentilmente, facendomi così capire che non le manca niente della nostra amicizia o di me, che non avermi più come amica non le fa differenza. Oltre ad aver perso una persona importante mi sono ritrovata con mille dubbi su me stessa e non riesco a parlarne così sinceramente con nessuno perché non so nemmeno io cosa ho provato e provo davvero.