Tag: depressione

Mer

04

Set

2019

E se

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve, mi chiamo D. ed ho una storia da raccontare...

Attualmente devo compiere 21 anni ma mai come oggi mi è venuta in mente questa cosa.

La mia storia triste parte da bambino, solare, vivace, felice... Con grandi buchi di oscurità. Sempre deriso dai miei compagni, sempre isolato, sempre in silenzio, sempre considerato il "diverso". Sono stato abituato così, a vivere la vita dalla gabbia nella mia testa, ero molto introverso, timido e incapace di esprimere le mie emozioni. I miei genitori hanno sempre provato a non farmi mancare nulla anche se l'unica cosa che volevo era solo la loro presenza, come hanno fatto durante quel giorno del mio compleanno quando, dopo aver invitato tutta la mia classe, non si presentò nessuno. Volevo solamente essere accettato. Come se non bastasse non avere amici ed essere deriso, fui anche abusato da mio cugino più grande quando avevo circa 6-8 anni, ci provai anch'io con mia cucina qualche anno dopo e di questo me ne pento più della mia stessa vita. 

Pensavo di conosce cosa fosse l'amore ed ho continuato a credere nelle persone, facendomi finalmente degli amici... Ma, anche essi si sono rivelati non proprio amichevoli. Mi hanno portato in strade molto buie ma fortunatamente non mi sono mai intromesso troppo. Ma mi facevano pena, così decisi di farmi carico del peso degli altri, donando il mio buon umore e la mia speranza.

Ma tutto ciò continuava a risucchiare ciò che di buono rimaneva di me, fino a quando non mi innamorai per la prima volta in vita mia.. E' un "Happy Ending"? No, no. Solo l'inizio della mia fine. Conobbi questa ragazza tramite lo scambio culturale fatto con la mia scuola in Bulgaria.. ancora non mi ero diplomato ma le promisi, dopo una sola settimana insieme, che ci saremmo rincontrati. Tutto ciò 2 anni fà. Mi diplomai, trovai un lavoro e andai per il suo 17esimo compleanno lì in Bulgaria e rimasi 18 giorni.. Dopo il mio ritorno rimasimo in contatto fino al 29 Dicembre. (Riesco a risentire tutta la sofferenza, le emozioni, le parole, i pensieri, i profumi, di tutta la mia vita, di tutta la mia breve "storia di vita"). Mi trasferii in Bulgaria per 9 mesi con l'aiuto dei genitori di lei e sempre grazie a loro trovai lavoro.. come operaio dalle 5 alle 14.. per poco più di 125€ al mese. Finii in depressione. Lei era tutto ciò che avevo. Dopo 1 anno dal suo 17esimo, lei divenne maggiorenne ed io lasciai il lavoro e dopo 2 settimane dal suo 18esimo, lei mi lasciò. Ci sarebbero tanti altri dettagli da scrivere. Ma non ne sono mai stato capace, nemmeno tuttora. Dopo solo 2 mesi che ci siamo lasciati (avevo scoperto che si era fidanzata con un altro... lo stesso ragazzo con cui io avevo più confidenza lì) finii a Milano per fare una stage in una azienda di sicurezza informatica. Il mio diploma serviva a quello... ma io oramai avevo perso ogni sogno. Lavorai fino a Giugno 2019 dopo di ciò mi licenziai, mi trovai un lavoro temporaneo per 3 settimane ma alla fine persi pure questa battaglia. Nel mese di agosto la mia vità ha raggiunto il livello di declino massimo. Da quando la mia ex mi ha lasciato ho perso 20kg, mi ero trovato un altro lavoro come cameriere ma ebbi un incidente in moto, fui picchiato con l'accusa di aver rubato un grinder ad un tossico. 5 vs 1. l'ultima è stata.. no lascio stare... Per il momento lascio stare, forse mi sono liberato dei miei pensieri che si accumulano giorno per giorno... per ora.. Ho capito solo una cosa in questo breve arco della mia vita. L'essere umano è feccia. Non esiste amore senza odio. Da quando ho 16 anni penso che dovrei tagliare tutti i miei legami prima di uccidermi. Ancora non ci riesco perchè sono troppo codardo, anche se non ho niente da perdere... o forse non sono poi così cattivo come credo e non lo faccio solo perchè non voglio procurare altra sofferenza ed odio alle persone che sono vicino a me.

Questo è lo schizzo generale dell mia vita o forse solo la mia versione dei fatti. Non lo so.

So che non ho perso la guerra, ma la mia gabbia si restringe sempre più e nessuno e lo sottolineo, NESSUNO è interessato ad aiutarmi. L'umanità non ha speranza.

-D. 

Mar

03

Set

2019

Ho 26 anni e ho buttato la mia vita

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sto brancolando nel buio e nella depressione più nera.

A causa di problemi in famiglia, una relazione distruttiva e tossica, disturbi alimentari ed autolesionismo, ho passato tutta la mia adolescenza chiusa in camera a non fare nulla. Non studiavo, non lavoravo, passavo tutte le giornate a letto e a trovare un nuovo modo per distruggermi.

A 21 anni, mi sono fidanzata con un altra persona e mi ha dato il coraggio di riprendermi e ho deciso di frequentare la scuola serale e quindi mi sono diplomata a 25 anni. Mi ero detta che dopo il diploma sarebbe tutto cambiato e invece dopo un anno non è cambiato nulla, sono rimasta a casa a lasciarmi andare, e i miei problemi si sono aggravati ulteriormente. 

Non ho nessuna e dico nessuna esperienza lavorativa, nessuna competenza, niente di niente da inserire nel mio curriculum. Ho una forte ansia sociale e non riesco nemmeno a provarci, non riesco a parlare con nessuno, non riesco a chiedere aiuto. I miei si limitano a mantenermi e se ci sono o non ci sono in casa non fa nessuna differenza. 

Mi sento invisibile, inutile. Non so che cosa fare.  Sono cosciente di avere bisogno di un aiuto psicologico, ma non riesco a chiedere ai miei di affrontare questa ulteriore spesa, dato che mio fratello è attualmente in terapia e spende tantissimi soldi. 

Inoltre il mio ragazzo ha 32 anni ed è nella mia stessa situazione, è rimasto senza lavoro e anche tra di noi le cose vanno malissimo. Lui vorrebbe partire all'estero ma materialmente non ha i soldi per farlo e nemmeno un appoggio per potere iniziare. Io non sono sicura di volerlo seguire, perchè già non ho mai fatto nulla qui, figuriamoci in un paese straniero. 

E' davvero un periodo di merda. Non ho nessuno con cui parlare di queste cose, mi sento sola, persa, non so cosa fare.

L'altro giorno sono arrivata a scrivere una lettera di addio perchè pensavo davvero di farla finita. Questa vita mi ha regalato solo sofferenza e da quando ho memoria mi sono sentita inadatta a vivere.

Sono arrabbiata, per essermi ridotta così.  Avrei voluto soltanto sentirmi normale. 

Ven

30

Ago

2019

Depressione e ansia

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Ecco. Dopo un attacco d'ansia, con la testa confusa e in fiamme. L'ho gestito, in realtà ho solo sprecato un altro giorno a lottare contro me stessa. Il lavoro andrà a rotoli, nonostante il culo che mi sono fatta per ottenerlo, semplicemente perché non sono in grado di farlo, perché non lo faccio.

Speravo che fosse una fase, di essere uscita dal buco nero, ma mi ero solo fissata su un'illusione che distoglieva i miei occhi dalle macerie, peggiorando la situazione. 

E quindi devo gestire i prossimi attacchi, lavorare, uccidere ogni mattina quell'illusione. Come un automa. Questo devo fare se non voglio affondare, l'automa col sorriso. 

Gio

22

Ago

2019

Pensieri notturni

Sfogo di Avatar di PsiilocybePsiilocybe | Categoria: Altro

In momenti come questi, con la mia cara ed oscura amica notte che da sempre accompagna le mie migliori introspezioni, vorrei solo urlare, urlare l'infinità di pensieri che attanagliano la mia mente.
Un po d'erba alla mano, mi giro la mia cannetta notturna eh... Nulla, certe volte stai cosi male che nemmeno un cannone può tirarti su. Allora si mette un bel pezzo metal o anche qualcosa di electro nelle cuffie da usare come sottofondo per pensare e creare la giusta atmosfera nella tua testa ma anche questo, ahimè... Vano tentativo di fuga dalla mia vita di merda.
Bah...
Mi sento solo, tutto qui.
E brutto non poter condividere, è brutto non aver mai trovato nessuno sulla mia stessa lunghezza d'onda, e alla lunga diventa anche estenuante la continua ricerca di un qualcosa che non so neanche se esiste.
A 25 anni ho perso la speranza negli altri, ormai la misantropia ha preso il sopravvento.
Ma tutto ciò a chi lo racconto?
Boh. Pensieri notturni.
\m/

Mer

21

Ago

2019

Senza lavoro, io non esisto.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Non ho un lavoro, nessuno mi considera, avere 42 anni è un peso che vince ogni esperienza lavorativa. Non puoi fare stage, non sei nei programmi di garanzia giovane, insomma non sei adatto manco allo sfruttamento. Mi sento un peso per mio marito, faccio dei lavoretti che servono al massimo per comprare delle cazzate al supermercato e ricaricare il cellulare. Che brutta fine ho fatto nella mia vita! 

Mar

20

Ago

2019

ancora a casa con i miei

Sfogo di Avatar di aria2424aria2424 | Categoria: Avarizia

Ho 34 anni, mi sveglio la mattina alle 11, faccio colazione e gioco con il mio cagnolino, poi comincio a pulire e riordinare casa, lo faccio per aiutae mia mamma mi dico, in realtà ciò che mi motiva è il mio disturbo ossessivo compulsivo e il mio bisogno di sapere che è tutto pulito e in ordine, non ci posso proprio rinunciare. Finisco le mie faccende intorno alle 14 poi esco con la macchina dei miei , a volte faccio la spesa altre vado al mare per fare il bagno in estate o passeggiare in inverno. Di tanto in tanto vado in palestra e ogni tanto arrivo col treno in città per prendere parte a eventi cosplay o altri gathering nerd dove non mi conosce nessuno, però la gente è simpatica quindi ci scattiamo un paio di foto insieme e su facebook gli altri credono che sono piena di amici. Al sabato sera non esco mai perchè di amici in realtà non ne ho. La sera trascorro il tempo a guardare film in inglese, o a scrivere il mio romanzo. Mi piace scattare foto e mi vesto sempre di rosa. La mia camera ricorda quella di una bambina, e pensare che molti coetanei dormono già nella stanza da letto, con qualche mobile serio e nessun peluche. Ho trascorso in passato un periodo che definisco goldenage, è durato circa sette anni ed è andato dal momento della laurea in filosofia fino a circa il 2015. In quel periodo ho viaggiato molto, sempre da sola, facendo crociere che mi consentivano di vedere tanti posti se pur per un giorno soltanto. Lo so, sembro la solita figlia di papà viziata. Forse lo sono, dopo la laurea i miei non hanno smesso di assillarmi un minuto con la solfa del lavoro. "Tutti lavorano" "ti devi trovare una posizione" "Quando avrai soldi potrai fare tutto quello che vuoi" E io mi immagino a segliarmi alle  6 del mattino con quel forte senso di nausea e spossatezza che non scompare neanche se ho riposato 10 ore. Mi immagino a non saper guardare la gente negli occhi perchè mi vergogno, a non saper dire "No, questo non lo voglio fare", a mettermi a piangere per un torto o una parola sgarbata. Dovrei vestirmi da adulta, scurire i capelli, fingere un tono di voce professionale, mangiare in pubblico, rinunciare ai miei rituali di pulizzia. Dovrei fingere di essere eterosessuale, di amare i bambini e di volerli. Dovrei ignorare il mio corpo che trema, sviene e protesta per la mancanza di sonno e lo stress emotivo. Dovrei fare tutto questo per "realizzarmi". Ho provato a mettere i miei , o meglio mia madre nelle mie scarpe a mostrarle la mia angoscia profonda, ma lei risponde solo con "quindi? lavorano tutti tu non sei diversa" E invece io sono diversa, profondamente diversa, se non lo fossi sarei già sposata con un maschio e farei la mamma, come tutte le mie coetanee.  Non comprendo perchè la gente consideri il lavoro un valore che nobilita, il tempo è una cosa nobile e lo onoriamo solo se lo impieghiamo per lavorare verso un risultato che dia a noi stessi un frutto. Farsi il pane è un lavoro nobile, ma ridursi schiavi consensienti della prima azienda che ti spreme per poi tirarti due spiccioli che ti consentiranno di comprarti il pane fatto dagli altri con i conservanti... Ma cosa vi è preso a tutti quanti? Mia madre dice che non ho dignità, che anche se mi pagano una miseria per dieci ore è sempre meglio che non fare nulla. Ma io di cose da fare ne trovo mille, uso internet per imparare, e di cose da imparare per arricchire la mente ne esistono a milioni. Ho paura, anzi ho terrore del futuro. La depressione in cui spesso cado quando tutti mi fanno sentire una reietta mi ha spinto a tentare il suicidio due volte. Quando penso a quanti anni da vivere ho davanti mi sento morire, come posso sostenermi per tutto questo tempo?La salute di mia madre vacilla e io non ho nessuno al mondo per cui andare avanti, per cui accettare la follia di questa società. Odio mio padre e so che lui vivrà a lungo con me in questa casa (lo so è cattivo pensarlo) ma vorrei soltanto non averlo mai conosciuto. Magari vi farà rabbia perchè vivo grazie  ai suoi soldi e fa rabbia anche a me. Ci sono giornate in cui odio anche mia madre, per colpa sua sono nata, per colpa sua la devo vedere morire, per colpa sua devo provare paura, rimpianto, dolore. Lei sostiene invece che le devo tanto e per questo ho il dovere di lavorare. Secondo voi come posso affrontare tutti questi anni che ho davanti?Io tengo sempre quella confezione di pillole nascoste in una scatola le chiamo "emergency exit"

Mar

20

Ago

2019

Sono molto depresso

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dovrei andarmene dal paesino dove sono confinato in una stanza minuscola con mia sorella maggiore ma non so se farlo.
Non ho un titolo di studio e ho 26 anni. 
Le altre volte che me ne sono andato dal paesino e sono andato a vivere fuori onestamente ho provato a costruirmi amicizie e relazioni anche sentimentali, risultato? Penso che siano tutti pazzi. 
Non mi dilungherò a raccontare le decine di aneddoti perché non finirei più e mi esaurirebbe ma i ragazzi soprattutto omosessuali non sono normali. Ho provato ad avere amicizie: uno schifo di gente. A legare coi ragazzi: uno schifo. Manco a dirlo nel sesso occasionale sei visto come un oggetto che dopo la svuotata non viene mai più ricercato o trattato con educazione. 
Ne vale la pena uscire di nuovo da qui?  A cosa sono servite le mie esperienze? Mi hanno solo disilluso e depresso.
preferirei morire. Ovviamente se stessi bene al mio paesino il problema non esisterebbe.
Evitate gli insulti visto che non c'è ragione (ma qui è tradizione) si chiama sfoghiamoci (sui post) non nei commenti.

Mer

14

Ago

2019

L’oblio...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ad ogni piccolo inconveniente cado nell’abisso più profondo e il dolore si fa sempre più intenso, come se non ci fosse una via d’uscita ma solo un buco dove cadere sempre più in fondo. Faccio di tutto per socializzare, far sorridere la gente ma ogni volta dopo pochi giorni tutti spariscono, mentono per far sì che io non esca con loro e io mi sento sempre più un peso, una nullità che le persone evitano come la peste. Ogni volta, ogni santa volta è sempre la stessa storia. Non mi lamento mai della mia depressione, del mio dolore quando sono in compagnia anche perché se lo facessi tutti mi eviterebbero ancora di più.. ho solo voglia di vedere il sorriso della gente quando sono in mia presenza ma non importa quanto io mi sforzi o provi ad essere un amica con quei passare le giornate, tutti mi voltano le spalle e io sprofondo sempre di più in questo tunnel di dolore. Soprattutto perché ho avuto sempre tanti amici e trovarmi sola in questo vuoto mi fa paura. Tutto è buio e la sensazione di vuoto è sempre più intensa, nessuno può sentire le mie grida, ci sono solo io e il mio pianto che riecheggia, lo stomaco che si contorce sempre di più ogni volta che cado. Non riesco a rialzarmi, sopra di me solo il buio, le facce della gente che mi evita e che mi guarda, ride e si volta dall’altra parte. Questo tunnel non ha mai fine, non riesco ad aggrapparmi e farmi forza per risalire... solo il fondo, dove potermi schiantare e finalmente morire. Un posto dove non poter più soffrire, un luogo dove le lacrime non avranno più sapore... solo l’oblio, solo la pace.

 

Mar

13

Ago

2019

Innamorata / Ossessionata dalla mia ex..

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve,
premetto che ho 20anni, so che sono ancora un ragazzo, ma ahimè questo è quello che mi passa per la mente.
Due anni fa incontrai per chat una ragazza di Napoli, mentre io sono di Palermo, dove ci siamo trovati subito, ci capivamo avvicenda, c'era una fiducia imparagonabile, insomma, ci amavamo per davvero.Purtroppo in quel periodo ero in difficoltà economica e la andavo a trovare quando potevo, facevo i salti mortali per raccimolare quello che bastava per partire. Nel novembre del 2018 mi lascia dicendomi che non c'è la fa più ad avere una relazione a distanza, che vuole vivermi, vuole avermi ogni giorno accanto, all'inizio accettai la cosa, ma dopo la seconda settimana impazzii del tutto, crolli emotivi ogni secondo, crisi nervose, non mangiai, mentre lei tranquillamente andava già avanti, in tutto questo continuavamo ancora a scriverci. A febbraio di quest'anno non ce la feci più e prendendo la scusa del litigio la bloccai, passarono 5 mesi dopo che la sbloccai(in questi 5 mesi trovai lavoro e mi trasferii a Milano), dove mi raccontò cose fece e che in quel periodo lei sentì la mancanza e che se avessi scritto prima magari ritornavamo assieme, ma, ovviamente, la sfiga me la porto a passeggio quindi non è successo nulla. Qualche settimana fa scoprì che nello stesso giorno in cui la sbloccai si mise insieme a una persona che fin dall'inizio non mi piace, ma lasciamo stare. La persona in questione non le da nulla che io le ho dato, se non attrazione fisica e basta. L'ha fatto soffrire e non poco ma ancora vuole avere questa relazione, ovviamente non capisco il motivo. Perchè ho scritto tutto questo? Bene, perchè sono ancora fortemente innamorata di lei, e lei lo sa, sa ogni cosa, quella fiducia c'è ancora, ci parliamo, scriviamo di ciò che veramente ci passa per la mente senza che l'altro giudichi, ma non ci posso fare nulla, la amo ancora e pensare che stia con quel tizio che non la merita per niente mi fa stare ancor più male. So che vivo di speranza, fin quando l'ho conosciuta ho sempre pensato come trasferirmi nella sua città per poter finalmente starle vicina e viverla, tutt'ora ci penso ancora. Vivo appunto di speranza, so che dovrei andare avanti, "dimenticarla", avere altre relazione, conoscere più persone. Sono tutte belle parole ma non aiutano, almeno non ora. Oltretutto la mia cerchia di amici è inesistente, non ero molto amico di tutti prima, e quelli che "mi sono portato a Milano" non erano veramente amici ma solo delle persone che conosco da 10 anni, eh già. Quindi alla prima scusa se ne sono andati lasciandomi appeso. Ho il mio team di lavoro dove parliamo solo quando siamo a lavoro. Dopodichè quando torno a casa mi ritrovo solo fisicamente, quindi questo non mi aiuta neppure a superare il tutto. Quasi 1 anno di rottura e ancora sono innamorato di lei, già..
Grazie per la lettura, scusatemi se ho scritto in maniera errata o se qualcosa non si capisce, è tutto scritto a caldo e dopo il millesimo crollo emotivo..
Una buona serata

Mar

13

Ago

2019

Che senso ha?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Giro per casa, guardando le vecchie foto e le mie due lauree appense al muro e penso all'inutilità della mia vita e di tutto quello che ho fatto. Sono vicino ai trenta e ho sbagliato tutto ogni volta e vorrei tornare indietro, ma non posso. Ho studiato anni e anni per prendere due lauree inutili con cui non riesco a trovare lavoro e più non lavoro e più mi sento fallito... il tempo continua a passare senza nessuna realizzazione. Dovrei avere la realizzazione che si ha alla mia età dopo tanti anni di sacrifici, invece non ho lavoro, sono senza soldi, non ho una relazione perché tutti questi problemi e tanti altri che non dico non mi fanno stare bene e non ho nemmeno più amici e più vado avanti e più peggiora.

Vorrei trovare un modo per tornare indietro nel tempo e fare la scelta giusta, fare l'avvocato o altro di più utile, invece ho scelto un lavoro initile per tutti e che non dà lavoro di nessun tipo. Ho troppa paura di andar via, ma soprattutto non credo più nel lavoro che mi ero scelto, penso sia inutile e che non serva a nulla e la società la pensa allo stesso modo. Qualche anno fa sono stato in depressione e prendevo molti farmaci e sento che ora con questa situazione potrei toccare di nuovo il fondo. 

Un uomo senza lavoro che valore ha? Un uomo che non crede nemmeno più nel lavoro che si è scelto che prospettive ha?

Penso alla vita che avrei potuto avere se solo avessi fatto scelte diverse e mi angoscio ancora di più. 

Vorrei tornare indietro nel tempo a quando avevo ancora tempo per tutto e per costruirmi un futuro. Lo so qualcuno potrebbe dire "non hai nemmeno trent'anni", ma oggigiorno a trent'anni o hai fatto quello che dovevi o ti arrangi e vivi di tristezza, rimpianti  e risentimento. Ma probabilmente siamo destinati ad essere infelici.