Tag: ansia

Ven

10

Ago

2018

Un lavoro forzato

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve, sono una ragazza di 22 anni. Volevo passare un'estate tranquilla ma ero assillata continuamente da parenti che dovevo trovare un lavoro. Combattuta tra il riposarmi dopo una triennale estenuante e il cercare lavoro, mi è arrivata una proposta che ho subito accettato. Purtroppo, ora, dopo 3 settimane, l'ambiente lavorativo mi fa sentire molto male. Ho continui incubi, penso solo alle situazioni che potrebbero capitare a lavoro e non sto bene neanche fisicamente, perché somatizzo. Oggi sono andata a ritirare il tesserino, con scadenza a dicembre, ma avrei preferito non averlo. Il mio problema è che sono molto insicura, e l'ambiente lavorativo in cui sono capitata è un continuo banco di prova in cui la gente maleducata non manca. Le responsabilità sono tante e molto è lo stress. Ora vorrei solo sparire e ritornare a quel giorno in cui ho accettato questo lavoro. Le mie colleghe dicono che è solo un'impressione iniziale, ma non hanno capito che ho accettato il lavoro solo per esigenze economiche e per non sentirmi dire continuamente di cercare lavoro. Non sono una sfaticata, ho fatto sempre tanti lavoretti...ma questo mi distrugge. Ho parlato con le colleghe e mi hanno detto che in caso potrei andarmene ad Ottobre, retrocedere. Spero che i miei non pensino che sia una debole, ma davvero, ogni volta che penso che devo andare là, sto malissimo.

Mar

31

Lug

2018

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

sono una ragazza di 16 anni, sono distrutta e depressa perché vengo classificata come “cessa” e “roito” (e tutta la varietà e la vasta gamma di insulti che ne consegue) da tutti e nessun ragazzo mi vuole, nessuno. Il che è vero, ma tutto ciò sommato al resto dei problemi mi fa stare veramente male. Vorrei essere nata Bella

Mar

24

Lug

2018

La mia Ragazza in vacanza da sola con le amiche.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti scrivo qui su questo sito, di nuovo, dopo che più di una volta qualche buon samaritano qui mi ha evitato di sfondarmi le nocche contro il muro.

Parto in breve ed evito i trascorsi, la mia vita non è mai stata rosea tante delusioni e un momento di merda che dura da due anni, da qui è anche iniziata l'ansia che a periodi mi vuole, ma ora vengo alla questione sono fidanzato con questa ragazza da 4 mesi, ma ci conosciamo da quasi un anno, le davvero è stata in grado di migliorarmi la vita ci tengo molto e forse è la prima volta che mi sono innamorato veramente.

Ora le aveva in programma questa vacanza con le amiche da prima che ci fidanzassimo quindi non ho detto niente soprattutto perchè anche io avevo in programma da prima un avacanza con gli amici a Budapest, nulla in contrario che vada con loro a divertirsi, di lei mi fido ma non mi fido delle amiche single che sono le tipiche ragazze da alcol e discoteca e fare a gara a chi se ne fa di più, e soprattutto non mi fido della gente in generale.

Da quando è partita domenica l'ansia mi sta divorando, ho un costante stato di angoscia e nausea non ho nemmeno fame cosa grave visto che di solito mangio abbastanza, ansia che mi lascia solo quando esco con un amico e mi alleno, io cerco di non pensarci e di dirmi che non succederà niente ma già ci sentiamo poco e quando sono a casa da solo mi partono i pensieri, alcol, discoteca, ragazzi, località tipica per far festa, amiche e penso al peggio.

La cosa che più mi fa incazzare è che non mi è mai capitato di preoccuparmi in questo modo per una ragazza, ora sta uscendo per andare a ballare e oggi hanno conosciuto dei tedeschi, io sono qui incazzato nero con i miei pensieri e divorato dall'ansia che so già non mi farà dormire, passero la sera fumare cosa che in sti giorni sto facendo spesso.

Non cerco comprensione o di essere compatito, volevo solo sfogarmi e se magari è capitato a qualcuno un consiglio mi farebbe comodo anche perchè aspettare il suo ritorno fino al 29 in questo stato sarà un calvario. 

Lun

16

Lug

2018

Come vivere un vita tranquilla ?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve a tutti!

Da molto tempo ormai, cosi tanto che non ricondo quanto, soffro di un'ansia indescrivibile per tutto quello che mi succede. Non dico che ogni minimo cambiamento mi fa andare in crisi ma comunque ho sempre il bisogno di avere ogni piccola cosa sotto controllo altrimenti mi sento inquieta e poco sicura.

Negli ultimi mesi sono capitate cose abbastanza grandi, un nuovo lavoro, una rottura con una persona che era nella mia vita da tre anni, e condizioni familiari poco piacevoli. In tutti questo risedo all'estero con il mio fidanzato che purtroppo in molte occasioni non è capace di farmi stare serena, e con questi intendo non che mi tradisce o altro ma semplicemente finito un problema ne crea uno nuovo e questo per me è fonte di stress ogni volta che si presenta l'occasione. Ho da poco iniziato un nuovo lavoro che mi piace molto e non voglio che queste condizioni mentali influiscano negativamente su questo percorso. 

La mia famiglia al momento, ma forse da sempre, vive situazioni di disagio, i miei non vanno d'accordo e mia madre ultimamente soffre di un fortissimo stress (sarà genetico?), al mio ultimo rietro in Italia sono stata molto male per lei al punto da pensare di rientrare definitivamente l'unica cosa che mi ha fermata è stato il lavoro, sapere quanti sacrifici ho fatto per essere arrivata fin qui e sapere che in Italia al momento dovrei tornare a stare a casa dei miei senza un lavoro e senza una mia indipendenza, con tutto il bene che posso volerli a 26 anni mi sembra di fare non uno ma 100 passi indietro. Nonostante ciò ogni volta che ho contatti con loro mi assalle l'ansia anche perchè non si comportano da genitori ( e mi dispiace dirlo ma è cosi ), mia madre non fa altro che dirmi di tornare ma non capisce che li non ho nessun futuro mentre qui sto cercando di costruire qualcosa per me stessa. Lo so che molti di voi pensaranno che se è stressata lo dice solo per avermi accanto e io questo lo capisco, ma sono cosi stanca di sentirmi sotto pressione cosi dal resto del mondo, nessuno che mi chiede se sto bene o se sono felice, sembra a volte che tutti vogliano scaricare i loro pesi su di me e io per quanto voglio farmene carico a volte davvero non riesco!

La mattina mi sveglio con l'ansia, la notte dormo male, passerei il giorno a dormire se potessi, mi chiudo sempre di più in me stessa e trovo sollievo solo stando da sola anche perchè quando ho bisogno di qualcuno mi arrivano solo una valanga di altri problemi addosso. 

Vorrei avere qualcuno accanto con la quale poter sfogarmi e piangere anche solo per sentirmi più leggera dopo, ma non c'è nessuno e finchè continuo a sentirmi cosi ho paura di continuare a svegliarmi tutte le mattine in questo modo orribile :(

Ven

13

Lug

2018

Patente e segreti

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve a tutti, sono G. E ho appena compiuto 18 anni.

Per motivi di salute e per essere autonoma, i miei genitori vorrebbero che mi prendessi la patente. (Mio padre sta avendo problemi agli occhi e mia madre non può prendere patente per vari motivi) e dunque, essendo ormai 18enne, vorrebbero che prendessi, appunto, la patente.

Dico subito: non ho mai fatto scuola guida. Nemmeno patentino. Dunque non so niente di che mi insegneranno lì.

 

Sono una ragazza alquanto insicura (infatti i miei genitori alla fine mi stanno  costringendo a prenderla, perché per la mia paura non avrei mai pensato di studiare già dai 18 anni. Volevo aspettare più tempo per prenderla) e, per sentirmi un po' più sicura, ne commentai con una mia carissima amica, L.

Io e L. Siamo amiche da anni ormai, ed è come una sorella per me. Lei mi disse che, ovviamente, se non me la sentivo di prendere la patente nessuno mi avrebbe poi costretta a prenderla.

All'inizio, infatti, non volevo prenderla assolutamente. Ma da poco sto pensando di mettermi su con lo studio non tanto per me, ma per i miei genitori.

L. Quando ha intuito che stavo cambiando idea, ha cominciato a proibirmi di prenderla. Con frasi tipo:"tu NON TI PRENDERAI la patente" e frasi simili.

 

Come ho detto, sono una ragazza abbastanza insicura. Ma se si tratta di scelte che devo prendere per forza, cerco di battermi per la scelta giusta da fare. Ma quando L. Ha cominciato a parlare in questo modo, non sapevo che fare: Volevo farlo per i miei genitori, ma è vero che sotto sotto IO non vorrei prenderla per via della mia insicurezza e paura, dunque, stavo quasi per dar retta alla mia amica. (E sto cominciando a pensare che L. Non sia tanto "amica", dato che sembrerebbe stia cercando di decidere per me riguardo a fatti in cui lei non dovrebbe centrare un cavolo)

Ma L. Ne parla come se i suoi genitori costringano anche lei a prendere la patente per stare insieme  a me durante il corso (cosa che nemmeno lei vuole prendere). E ora sta facendo di tutto pur di farmi cambiare idea. Dal persuadermi a seguire le mie idee, a negare le decisioni come se fosse lei a decidere per me.

 

Sono tutt'ora spaventata e ansiosa a fare scuola guida, ma ho intenzione di prendere patente comunque (per aiutare mamma e papà). Ignorando i commenti di L. Ho intenzione di fare in segreto scuola guida per poi farle vedere solo alla fine la patente. Ma sinceramente ho paura della sua reazione. secondo voi faccio bene? Vorrei smettere di aver paura di ciò che pensa la gente... Il mio problema è che ho sempre paura di far " deludere" le persone a cui tengo. E in questo momento ho paura di deludere mamma e papà (non prendendo la patente), e di far star male L. (Prendendo la patente). Dunque, sinceramente, mi sento in colpa...

Mer

04

Lug

2018

Ansiaaaaa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dopo anni di sacrifici sono riuscita a laurearmi qualche mese fa. Ho una famiglia grande che a volte è un bene, a volte un male. Innanzitutto chiunque si sente padrone della vita degli altri, quelli che ti danno non sono consigli ma ANSIA. Ultimamente sembrano essere molto accaniti. Ho passato un anno bruttissimo nel 2016, sono caduta in depressione e adesso non sono proprio al massimo. Non ho fiducia nelle mie capacità, mi sento sempre stanca, autostima zero...ancora c'è molto da fare. Purtroppo ancora non posso lavorare con la mia laurea, avevo intenzione di continuare con la specialistica per poi fare il concorso nelle scuole. La mia facoltà non è una facoltà in cui le lezioni le puoi saltare, perché sono di vitale importanza per gli esami. Stiamo parlando della facoltà di Lingue. Ora, le mie zie e qualche cugina si sentono in dovere di pressarmi perché io cerchi lavoro. Già lavoro il sabato sera come badante di due vecchietti. Per un mese ho fatto pulizie da un signore al posto di mia madre che si era rotta un piede (proprio qualche giorno dopo la laurea). Ora sto facendo ripetizioni ad un ragazzo per la maturità, un ragazzo che non ha mai toccato libro e che è molto lento, quindi è un mese che ripetiamo sempre gli stessi argomenti. La mamma di questo ragazzo è pressante, mette ansia sia al figlio che a me. Non si accontenta del fatto che il figlio l'abbiano ammesso agli esami per miracolo e vuole da lui più di quello che può dare, quindi immaginate lo stress psicologico sia del ragazzo che il mio che cerco di fargli fare le cose al meglio. Ma questo per mia zia e per le mie cugine non basta. Vogliono rovinarmi il sogno di proseguire gli studi e di fare un dottorato. Mi dicono "manda curriculum là e qua, parti, vai là, non importa se non puoi frequentare, ecc...". Mia cugina l'anno scorso mi ha fatto fare il colloquio per il Servizio Civile, mi ha fatto andare fino a Roma da sola, il colloquio è andato bene ma poi per via di ragazze raccomandate, non mi hanno preso (e avevo un bel punteggio). Tra poco riescono le domande ma io ho in progetto di frequentare le lezioni universitarie e non posso assolutamente dedicarmi al Servizio Civile, nonostante io abbia bisogno economicamente, mi sento egoista ma anche in diritto di fare quello che mi sento di fare. I miei genitori non hanno chissà quale lavoro, andare all'Università è stato un lusso. Io ho sempre fatto del mio meglio, gli ho fatto spendere sempre il minimo e a volte non ho fatto degli esami perché in quel momento non potevo comprare i libri, non li ho mai fatti sentire in colpa o in dovere di pagarmi gli studi, gli avevo anche detto che avrei lasciato gli studi per lavorare. Ma ora ce l'ho fatta, e mi sento in diritto e dovere anche verso i miei genitori di concludere il mio percorso di studi come si deve. Sono egoista? Sono nullafacente? Mi sfogo qui perché non so con chi altro farlo, mi sento di star facendo una cosa sbagliata. Forse veramente dovrei far finta di niente e trovarmi un lavoro qualunque e basta (visto che con la triennale non posso insegnare nelle scuole pubbliche come FORSE un giorno farò). Ma non ci riesco...

Gio

28

Giu

2018

Odio mia madre

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Odio mia madre per tutto quello che è stata, non estata, e, non e, rappresenta e non dovrebbe rappresentare,

Odio visceralmente la sua ipocrisia, il modo in cui abbindola chiunque abbia attorno e la conosce solo apparentemente con le sue moine, la sua retorica vuota da finta acculturata, la sua emotivita egoista e di bassa lega, il suo sorriso attraverso cui ho imparato a vedere una falsità disarmante di cui non capisco piu manco se si renda conto ormai. È bipolare, bigotta, chiusa, egoista, pigra, violenta verbalmente e fisicamente. Mi giudica costantemente per chi sono, per cosa faccio, per come mi vesto, per la "fettina di culo" che esce dagli shorts e per le foto che pubblico (siamo nel 21esimo secolo cristo e ne ho pieno diritto, non me ne vergogno e è mai me ne vergognerò nonostante mi dica peste e corna, a maggior ragione perché si tratta di bikini, shorts e cosplay, manco fosse lingerie, anche se non giudico in ogni caso neanche chi si mostra in intimo perché non credo lo percepisco come un crimine), per come attacca chiunque tra i miei amici o il mio ragazzo quando mi lascia libera di essere me, mentre li usa elogiandoli quando deve farmi sentire inferiore rispetto a loro, dicendomi che faccio cosí schifo che mi abbandoneranno e disprezseranno tutti perche """lei li conosce e sono persone serie""" (BALLE, SONO PERSONE DELLA MIA STESSA APERTURA MENTALE)...o quando cambia versione è dice che mi usano e basta o mi assecondano per pietà. Odio l'ansia, le insicurezze, le promesse infrante, l'odio che ha portato nella mia famiglia contribuendo a distruggerla, le liti in casa, la solitudine di una bambina che si trovava tra due persona urlanti, a cui arrivavano richieste di aiuto dasuo padte che il giorno prima era esasperato e quello dopo se la sbaciucchiabile sul divano dicendomi di volerle bene.

Non la sopporto. Non sopporto il modo in cui lei sia convinta di conoscere tutto e tutto, ogni fenomeno, ogni causa, ogni processo mentale di persone che lei non comprende, non conosce e mai conoscera. Il fatto che per lei non esista comprensione per gli altri, ma la esiga per lei. Che lei possa dire e fare cose orribili, ma se fai un decimo di ciò che lei ha fatto o non fatto o reagisci sei TU il mostro, e tutti saranno convinti del contrario dal suo pianterello di turno e dalla sua isteria.

 

Odio vederle leccare il culo al prossimo, sapendo che a casa ne dirà peste e corna. La sua saccenza, la sua stupidità, la sua tanto malcelata superficialità. La odio. La odio profondamente. Odio anche il modo in cui ha reso mio padre più frustrato, sessista e irritabile di quanto prima non fosse, facendomi allontanare anche da lui. Odio l'umanità che genera questa feccia. Odio questa feccia che si riproduce andando a generare altra umanità malata. Odio me per soffrire di ciò è avere iniziato a soffrire di ocd e ansia generalizzata, di aver rasentato l'anoressia e meditato più volte il suicidio.

Per amare un ragazzo meraviglioso ma di un'altra citta, che mi costringe a sottostare ai miei genitori pur di avere i soldi per rivederlo . Li odio così tanto. Vorrei svegliarmi dall'altra parte del mondo, morta o anche qui, ma senza di loro.

Sab

23

Giu

2018

A 22 Anni mi sento un fallito.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti, ho trovato questo sito per caso e non sono bene perchè alle 00.50 sto scrivendo qui, ma ho bisogno di buttar fuori quello che ho dentro perchè mi sento sul punto di scoppiare.

Ho 22 anni, sono uno studente universitario e in breve questa è la mia storia: Infanzia tranquilla i miei genitori sono sempre stati un po' assenti per via del lavoro e sono praticamente cresciuto con i miei nonni, anche l'adolescenza è stata relativamente tranquilla sono sempre stato un ragazzo timido ma a parte qualche problema con le ragazze alle superiori non ho avuto problemi, mi trovavo bene avevo amici, ho avuto uno svarione in terza quando sono stato bocciato perchè mi sono ritrovato in una classe di merda ma dopo ne sono uscito e nella mia seconda terza ho trovato quelli che sono i miei attuali amici, maturità passata bene ma alla fine delle vacanze inizia il tracollo.

A settembre mio nonno inizia a stare male e ad ottobre muore, lui era la persona a cui ero veramente legato, più dei miei genitori, decido di continuare gli studi e mi iscrivo all'università i miei avevano aspettative altissime nonostante sapessero che ero rimasto turbato dalla morte di mio nonno, va male, non passo nessun esame nella sessione invernale e decido di ritirarmi.

Scelgo di provare a seguire quello che era il mio "sogno", arruolarmi nell'esercito, provo più di una volta passo le prove fisiche con il masimo punteggio ma vengo scartato dallo psicologo, nel mentre si è fatto febbraio 2017, inizio a lavorare e lavoro fino a giugno quando non mi rinnovano il contratto così decido di riprovare con l'università, intanto iniziano i problemi di ansia, pemsieri ossessivi, angoscia e pure l'ipocondria, comunque scelgo di iscrivermi a storia mi dico sono sempre andato bene in storia e ho la passione.

Arriva settembre inizio motivato ma si spegne tutto subito, molti dei miei compagni di corso si conoscevano già e io non riesco ad inserirmi, le aspettative create crollano, mi dicevano che sarebbe cambiato tutto che avrei trovato un bell'ambiente ma niente di tutto ciò, la sessione invernale va male io cerco di contribuire a pagare gli studi con ripetizioni e altro perchè mi sento un fallito con i miei genitori, l'ansia è sempre più forte, i pensieri sempre più invadenti, sono sempre più incazzato verso me stesso e verso gli altri e mi sento crollare tutto addoso, a gennaio mi fidanzo passano i mesi e ora mi ritrovo in crisi con la mia ragazza, con i miei che hanno aspettative alte e con una sessione estiva che sta andando di merda, potrei chiudere il primo anno con zero esami all'attivo.

 Sono arrabbiato, l'ansia mi stringe come una morsa e io non ho nemmeno il coraggio di guardarmi allo specchio, sento di aver perso il controllo e mi sento un fallito, posso riassumere i miei ultimi 3 anni  con la frase di un film; " Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio."

Non pretendo soluzioni, conforto o altro, volevo solo sfogarmi e nel caso sapere se qualcuno è o si è trovato nella mi astessa situazione. 

Tags: rabbia, ansia

Ven

22

Giu

2018

Sesso, scopare, bla bla...

Sfogo di Avatar di ScarsoFecciaScarsoFeccia | Categoria: Lussuria

Dovrei studiare, ma preferisco incontrare una ragazza conosciuta su tinder. Mi sto solo flagellando inutilmente perché ho già idea di come si svolgerà l'appuntamento: deluderò le sue aspettative mettendola in imbarazzo con la mia timidezza. Farà un male cane ma vabbè, è l'unico modo di arrivare al dunque.

Oh no è finita non ho scopato quando dovevo, ossia durante la mia adolescenza, e ora sono psicologicamente danneggiato. Non potrò mai sapere cosa si prova a copulare da giovani, la vita non ha un senso, sono troppo vecchio.

Sono sicuro che mentre studio qualcun altro sta copulando, questi libri sono inutili perché non mi fanno provare piacere, sono un coglione perché non  come i miei coetanei. Che poi come cavolo si fa ad arrivare a scopare? Tutti lo fanno in maniera così naturale, si vede che gli altri sono superiori. I misteri della vita... 

E se mi sono perso per sempre la possibilità di amare qualcuno incondizionatamente da giovane? La mia esistenza non ha valore. 

Gio

14

Giu

2018

Ho attacchi di panico per un cucciolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sembra ridicolo, ma è vero. Ho questo cucciolo di 2 mesi e mezzo da esattamente una settimana e in alcuni momenti della giornata, (specialmente la mattina) ho attacchi di panico in cui provo un vero e proprio rifiuto verso il cane: in questi momenti mi basta guardarlo o sapere che gli devo dare da mangiare e portarlo sotto per stare male. Poi non faccio altro che piangere e pensare "basta non ce la faccio" o "lo voglio riportare indietro" o anche peggio.

Ho paura di sbagliare nella sua crescita, che gli succeda qualcosa, che distrugga la casa.. Mi dispiace molto perché ho desiderato per tutta la mia vita questo cane, mi ero preparata benissimo al suo arrivo (leggendo libri su libri sull'educazione ecc.) e stavo anche male perche i miei dicevano di no.. Mentre adesso che ce l'ho mi sembra quasi peggiorata la situazione e mi sento in colpa per aver convinto i miei.

Poi ci sono momenti in cui sto bene e lo accudisco con piacere, ma basta che il cane combini qualcosa tipo distrugge il recinto che gli abbiamo fatto, guaisce e io rientro nel panico.