Tag: paranoie

Dom

09

Giu

2019

Paranoie

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Come si fa a farsi meno paranoie, in generale?

A volte mi corrodono.. Ho paura che tutti siano più belli, più performanti, più svegli e vincenti di me :(

Non voglio più sottovalutarmi!!! 

Eppure se ci penso sto facendo un sacco di cose.. Sono sveglia anche io! 

Aiutoooooooooooo 

Tags: paranoie

Ven

31

Mag

2019

I miei grandi problemi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono un ragazzo che cerca sempre di farsi in quattro per gli altri. Cerco sempre di essere gentile in modotale che nessuno vuole essere mio nemico. Tutte le persone che mi vedono pensano che sia un ragazzo semplice come altri ma non è così. Ho sempre molta ansia e ho un'autostima pari a zero. Ogni volta che qualcosa va storto sto molto male. Sto finendo la prima superiore e in questo anno ho sempre cercato di piacere a tutti ma le mie paure hanno preso il sopravvento come sempre. Io ho i miei amici (se così posso chiamarli) ma sono sempre l'ultimo a cui tutti pensano. A volte mi sembra di stare fuoriluogo. Ogni volta per  colpa delle mie paranoie penso che qualcuno mi critichi alle spalle. Basta che sento un bisbiglio e penso subito che mi stanno criticando. Ho sempre paura, ansia e paranoie. Non so cosa fare mi sembra di impazzire. In questa società bisogna sempre essere al top e tutti ti giudicano. Non ho mai trovato una persona con i miei problemi. Poi io lo nascondo troppo bene. Non ho mai detto a nessuno di tutto ciò e nesuno l ha mai capito (neanche i miei genitori) perché sono troppo bravo a nasconderlo. Non voglio mai che nessuno si preoccupi di me anche se è sbagliato. Vorrei tanto avere un amico vero. Con cui possa confidarmi senza sentirmi giudicato . Anche se sto cominciando a pensare che nessuno mi possa capire. Ogni volta che esterno me stesso ce sempre qualcuno pronto a criticarmi . E a quelle critiche io ci penso più dei complimenti . Basta una critica e penso subito che nessuno mi vuole. Non so cosa fare.Dicono che l'adolescenza è l età più bella ma a me mi sta distruggendo . Mi sembra che stia perdendo la mia personalità in tutte le mie paure 

Mar

09

Apr

2019

Sarà o non sarà interessato? È questo il dilemma

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve!

Sono una ragazza di 19 anni e sono qui per chiedervi un consiglio/aiuto a proposito di ragazzi, specialmente di uno solo ragazzo. Premetto che non ho mai avuto esperienze di nessun tipo con i ragazzi (quindi per me è "normale" non sapere come comportarsi in una situazione del genere) e che il ragazzo in questione il quale vi andrò a raccontare ha 24 anni. Oramai purtroppo la situazione non sta prendendo una bella piega e sinceramente mi fa stare parecchio male..
Io e questo ragazzo ci siamo conosciuti un mese e mezzo fa su un'app per gli incontri. In tutto questo lasso di tempo, ci siamo visti dal vivo almeno tre volte (io e lui abitiamo comunque in due città che stanno vicine tra di loro). Questo ragazzo per certi versi mi sembra abbastanza espansivo (sia nei gesti ma anche con le parole) ma al tempo stesso però mi sembra che non si voglia più di tanto aprire con me per dirmi come stanno realmente le cose da parte sua. Dal vivo è sempre stato (spesso e volentieri) lui a cercare un ravvicinamento nei miei confronti sia in termini di dialogo e sia anche su quello fisico (premetto che non siamo mai andati oltre al tenersi per mano e basta) e dal mio punto di vista mi sembrava anche abbastanza preso da me. C'è da dire che spesso e volentieri non mi sono mai aperta più di tanto in presenza sua ed ero quasi come se fossi un muro vivente e tutto questo era dettato dal fatto che la sua presenza mi creasse disagio (e c'è anche da dire che comunque io sono una persona abbastanza timida) anche perchè a me lui piace. Alla fine gli ho dovuto confessare quali sono i miei reali sentimenti verso i suoi confronti nel momento in cui una sera, non molte sere fa, mi scrisse apertamente dicendomi che dal suo punto di vista credeva che a me lui non piacesse e che non ero abbastanza coinvolta verso i suoi confronti e che quindi la stessa cosa valeva anche per lui se la situazione fosse stata la seguente. Dopo avergli affermato che da parte mia fosse tutto il contrario, mi disse che non vuole nè ferirmi nè illudermi, che le cose le devo fare e basta e che al limite è lui poi a decidere sul da farsi, che me lo farebbe sapere se c'è un qualcosa che non va. Mi ha anche detto (per l'appunto) che ha sempre agito lui per primo e non aveva mai notato segni d'interesse da parte mia e che quindi di conseguenza aveva lasciato perdere. Mi disse anche di cogliere le occasioni quando lui me le concede.

Devo anche aggiungere che lui si era anche fatto delle aspettative su di me, ovvero: essere più intima con lui. Il problema sta nel fatto che in chat invece, lui è sempre assente verso i miei confronti. Ultimamente poi, da pochissimi giorni a questa parte, ha iniziato a rispondermi (durante l'arco della giornata) solamente la sera, per poi interrompere la conversazione visualizzando i miei messaggi e non rispondere praticamente fino alla sera dopo. Lui mi disse che al momento non prova quello che io provo per lui ma non capisco lo stesso questo suo atteggiamento verso i miei confronti. Se io attualmente non gli piaccio e si comporta così, perchè non si decide nel troncare i rapporti con me? Perchè non mi dà più di tanto la possibilità di potermi esprimermi nel dialogo se poi sparisce nel nulla? Sembrava così tanto preso da me  (raccontai questa situazione ad altre persone e anche loro erano del mio stesso pensiero) quando poi alla fine a quanto pare è tutto il contrario. Possibile che si sia scoraggiato così tanto?


Grazie mille per chi mi risponderà!

Gio

04

Gen

2018

Sono una poco di buono??

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti! volevo chiedervi...secondo voi sono da consierare una poco di buono?Ho 24 anni e ho perso la mia verginità a 22...a 16 anni sono stata fidanzata con un ragazzo per circa un anno, ma non abbiamo mai fatto sesso perchè io non mi sentivo pronta (lui invece era pronto)...poi ho conosciuto diversi ragazzi dopo di lui, ma non sono mai riuscita a stare con nessuno! Ero bloccata, molti ci provavano e io ero piena di paranoie, dalla paura che se avessi fatto sesso senza essere fidanzata sarei stata considerata una poco di buono, poi paura di restare incinta, di prendere malattie e qualunque altra cosa...poi a casa coi miei non parlavamo di queste cose, con le mie amiche meno che meno...insomma...sembravo votata alla castità quasi! Poi niente, vado all'università e faccio amicizia con delle ragazze con cui si parlava serenamente anche di questi argomenti...e io piano piano mi sono sentita più libera, ho iniziato ad allontanare piano piano le mie apranoie, sono diventata più sicura di me e ho deciso che volevo farlo! Volevo vivere la mia sessualità! Così ne ho un pò approfittato di un ragazzo della mia età conosciuto in chatt a cui interessavo e anche lui interessava a me e niente, siamo andati avanti 3 mesi a uscire insieme e a farlo (non eravamo fidanzati)...poi abbiamo chiuso...non era vero amore ne da parte mia nè da parte sua. Dopo di lui non ho più fatto sesso con nessuno...ora voglio farlo con un uomo che sono sicura di amare e che lui ami me! Mi sento liberata da quelle paranoie e felice di aver vissuto l'esperienza del sesso! Solo ho paura che potrei sembrare una zoc.cola per come mi sono comportata...alla fine non ha senso aspettare tutta la vita il principe azzurro a cui dare la propria verginità! O meglio...se una è fortunata e lo trova ben venga! Ma se una non è fortunata deve aspettare tutta la vita, magari inutilmente, privandosi del sesso? Non può godersi il sesso se non lo fa la prima volta con l'amore della sua vita? Così poi ci ritroviamo tutti su questi siti a scrivere "Ho 30 e sono vergine, che faccio?"...Cioè...io sono contenta di averlo fatto...ma ho paura che la gente pensi che io sia una poco di buono...per questo non lo dico mai a nessuno quello che ho fatto...se non ad amiche strettissimissime con cui so di poter parlare di queste cose!! Vedo amiche più grandi di me che sono ancora vergini che ormai sono delle acide...perchè vogliono ancora aspettare il principe azzurro...non dico sia sbagliato pensarola così, ma ha senso aspettare in eterno e fare le ragnatele, magari col rischio di non vivere mai quell'esperienza?? Boh! 

Lun

06

Nov

2017

Rammollita

Sfogo di Avatar di tncgintncgin | Categoria: Altro

In teoria dovrei laurearmi a Marzo.
Sono cinque anni che sono iscritta a una triennale che ho capito troppo tardi che mi facesse schifo. Parlarne con la mia famiglia questo inverno è stato qualcosa di devastante per me, loro hanno capito per fortuna, mi hanno detto giustamente "ti mancano due esami, ci sembra una sciocchezza mollare". Sono d'accordo a livello logistico, ma ho il rifiuto più totale per qualunque cosa concernente quegli studi. Avrei dovuto farmi convalidare a Febbraio 14 crediti di tirocinio, non ho mai consegnato le carte e penso sia ormai bello che scaduto tutto e non so come risolvere, era stato complicatissimo anche solo trovarlo, un tirocinio. Mi fa così schifo che continuo a sabotarmi, a fare di tutto per evitare di concludere, eppure da un lato vorrei levarmi questo macigno.

Nel frattempo ho intrapreso una strada complicata, per ricominciare da capo con qualcosa che davvero mi appassiona. Selezioni toste, una estate intera a dannarmi per non essere abbastanza, alla fine ce l'ho fatta e sono tra i venti in tutta Italia a poter studiare nella migliore scuola italiana del campo. Sono orgogliosa di questo traguardo, per la prima volta mi ha resa felice qualcosa che ho fatto e non vedo l'ora di cominciare. Ma ovviamente, dovrei concludere il capitolo precedente. Mi faccio schifo e mi sento una invertebrata. Faccio incubi quasi ogni notte per via di questa preoccupazione. Io sarei disposta a fare la rinuncia degli studi e a ripagare tutto quello che è stato speso per me alla mia famiglia e cominciare da zero con questa nuova esperienza, ma temo che questa soluzione li faccia solo che arrabbiare.

Il fatto è che non so dire di no. Il loro giudizio continua ad essere per me qualcosa di invalicabile, mi fa paura la rabbia, mi fa paura il dolore che posso arrecare. Penso a tutto questo e mi sento un essere ignobile e mi viene anche voglia di morire.  Negli ultimi giorni ci penso continuamente, ho il piombo nello stomaco. 
Probabilmente sono io che esagero, ma mi sento sul serio condannata da una scelta sbagliata fatta a diciotto anni. E dalla quale non so più uscire perché è diventata troppo su troppi versanti.

Mar

22

Ago

2017

Quando l'ansia non ti fa vivere come vorresti e ti estranea da tutto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 21 anni e l'ansia mi sta uccidendo. Mi sento come se non stessi vivendo, nel senso che sto sprecando tutto della mia vita. Tutti non fanno che ripetermi che la mia è una bellissima età, dove devo pensare a divertirmi e a fare esperienze, io tutto questo non riesco a “viverlo” per colpa delle mie paranoie e della mia insicurezza. Non riesco stare a contatto con le persone, non riesco a mangiare nei luoghi pubblici, non riesco a guidare senza andare in panico, non riesco a socializzare (soprattutto con i ragazzi) e quando parlo con persone più grandi di me inizio a balbettare, non riesco ad uscire di casa se non ho almeno controllato (minimo tre volte) di aver chiuso la porta di casa e spesso mi capita di dover rientrare in casa per controllare di aver staccato tutti gli apparecchi elettronici che potrebbero provocare danni. Mi sento pazza. A volte mi capita di fare degli sbagli, magari di dire una parola che io considero di troppo o magari di aver fatto qualche brutta figura e non faccio altro che pensarci per una settimana intera, magari anche quando sto studiando per un esame, e questo mi nuoce gravemente perché non riesco a concentrarmi e mi tocca leggere più di una volta lo stesso capitolo, perché le prime letture le ho fatte con disattenzione per colpa dei miei pensieri negativi che offuscano la mia mente. Ultimamente ho trovato un lavoro part-time come cassiera. Un disastro. Essendo molto paranoica ho capito che non fa per me, più che altro il fatto di gestire i soldi di una cassa mi fa stare male, mi sento molto insicura. Arrivo a casa che non riesco né a mangiare e né a chiudere occhio. Per quanto riguarda le amiche, ne ho avute poche, tutte amiche conosciute tra i banchi di scuola, con loro mi sento pochissimo, più che altro perché io ci credevo molto nella loro amicizia, ma appena ognuno di noi ha preso strade diverse non si sono più fatte sentire e ci sono rimasta molto male, tanto da chiudermi un po' di più in me stessa. Ogni tanto qualcuna di loro mi chiede di uscire, ma provo un po' di rancore nei loro confronti e per questo declino sempre i loro inviti, perché noto che mi cercano solo per uscire o perché non sanno con chi passare la loro serata. Delle amiche alla fine me ne sono fatta una ragione. All'università ho conosciuto un po' di persone, anche se ora tento a non fidarmi molto e a non dare molta confidenza. Sono diventata molto amica di una ragazzo ed come se fosse un mio confidente. A parte ciò, ho sempre il problema di vivermi la mia vita. Soprattutto con i ragazzi, da quando vado all'università sono molti i ragazzi che hanno iniziato a provarci con me, sinceramente non so se per disperazione o perché gli piaccio davvero, ma nonostante questo io tento a scappare quando provano a parlarmi e a tagliare subito il discorso. Infatti sono già stata etichettata da molti, in modo ironico, come “quella strana”. È da sei/sette anni che non ho un ragazzo e non so, forse la mia situazione in famiglia (ovvero i miei genitori che litigano sempre) o forse perché non sono la classica ragazza che esce, va in discoteca, va al mare o ha delle amiche, mi portano a vergognarmi molto di me stessa e a non affezionarmi a nessun ragazzo. C'è un ragazzo che ha catturato la mia attenzione, è molto silenzioso e sta molto nelle sue, ma non ci proverei mai (anche se continuo a pensarci dalla prima volta che l'ho visto) perché non mi sento alla sua altezza. Ho accettato di uscire con un ragazzo, ma continuo lo stesso a pensare al ragazzo “silenzioso” e mi sento uno schifo. Mi sento di fare un torto ad entrambi, assurdo. Se avete dei consigli da darmi li accetto molto volentieri. Preciso che suppongo che io sia così per colpa del “mio passato”, sono stata bullizzata, ho avuti un po' di problemi di salute da piccola, non ho mai avuto un buon rapporto con mio padre e anche con tutti i miei parenti, sono sempre stata vista come quella troppo silenziosa, timida e che non parla molto. Ringrazio le persone che perderanno un po' di tempo nel leggere questa pappardella e mi scuso per il mio italiano sgrammaticato.

Dom

12

Mar

2017

Lui si è lasciato da poco

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono in modalità paranoie forti e non cè posto migliore da cui ricevere risposte obbiettive. Il mio dubbio è questo: è sano iniziare a conoscere qualcuno che è appena uscito  da una relazione di 4 anni? Cè questa persona che mi piace, ha un fascino incredibile, mi cerca sempre e ha modi molto gentili con me. Mi ha detto che gli piaccio molto, anche a me sembra evidente, tuttavia resto sempre molto sulla difensiva e non mi sbilancio mai troppo. Mi ha parlato della sua storia finita e dice di avere voglia di trovare qualcuno con cui stare bene sul serio...

Lui avrà bisogno di tempo per stare solo e sbollire questa storia passata penso, non vorrei che il suo cercarmi sia solo un modo per riempire una mancanza...come cavolo dovrei agire? Non lo cerco mai..

Lun

12

Dic

2016

Incidente

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

E' l'1.22 del mattino, il mio ragazzo mi ha da poco portata a casa dopo aver passato qualche ora insieme. Non è stata una bella serata, anzi..sono stata male, abbiamo discusso e poi mi sono fatta prendere dalle mie paturnie. Avrei voluto fare l'amore con lui, ma ero troppo tesa, troppo triste..come buona parte del tempo. E' davvero un ragazzo forte a starmi accanto nonostante il mio umore spesso depresso e costantemente ansioso. Ci siamo salutati con un bacio un po' sbrigativo, era tardi. Più o meno mezz'ora dopo mi ha mandato un messaggio: incidente. Lui fortunatamente non si è fatto nulla, l'auto è messa davvero male. 

Mi sento uno schifo. Per un secondo ho sentito la forte possibilità che questa sarebbe potuta essere l'ultima volta che l'avrei visto e cosa mi sarebbe rimasto? una discussione, due lacrime, le mie perenni paranoie e un bacio dato di sfuggita. E' in questi momenti che mi rendo conto di quanto il mio modo di essere (volontario o no) condizioni la mia vita; vorrei lasciarmi amare, ma non ne sono in grado. Ho troppa paura. Eppure lo desidero così tanto e so per certo che lui mi ama con tutto sé stesso, lo vedo nei suoi occhi tutte le volte che mi guarda. Nessuno mi ha mai guardata come lui.

Sono un'imbecille (tanto per non cadere nel volgare) perchè spreco il tempo con lui. Vorrei viverlo davvero, sentirlo, sentirmi libera e a mio agio. Sono doppiamente imbecille perchè so che con lui potrei esserlo davvero, ma non ne sono in grado. Non riesco a non pensare di non essere abbastanza, poco amabile, brutta, senza speranza. Una totale perdita di tempo. Non riesco a non pensare che comunque prima o poi si accorgerà di come sono fatta davvero e mi troverà così ripugnante da non poter far altro che scappare o che finirà per gettare la spugna, anche se lui dice che non lo farà mai.

Questa sera sarebbe potuta essere l'ultima sera e io l'ho buttata via. Vorrei inizare a vivere davvero. Per me, con lui. 

Sab

24

Set

2016

Tra nichilismo e paranoia

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 25 anni, studente di giurisprudenza (mi mancano ancora 6 esami), single e con una confusione per la testa che non immaginate nemmeno. Mi sembra di non aver raggiunto nessun obiettivo concreto. Nessun fidanzamento importante, nessuna amicizia particolarmente significativa (malgrado forse e teoricamente dovrei considerare certe persone "migliori amici" poichè conosciuti dai tempi del liceo?). C'è stata una persona che in poco tempo ha significato tanto per me. E' contata molto più delle mie ex seppure tra noi ci sia stata una semplice amicizia. Non so quale livello di follia avessi raggiunto. Con lei sentivo di potermi aprire. Poter dire tutto quello che per me avesse importanza... Non avevo nessun genere di attrazione nei suoi confronti nè qualunque genere di impulso che mi portasse a provarci. D'improvviso giorno dopo giorno mi ha emarginato dalla sua vita (era fidanzata e uscivamo spesso insieme... la cosa sembrava un po' insolita a dirla tutta). Al suo ragazzo appariva strano il nostro rapporto e in fin dei conti non posso non dargli ragione. Insomma lei è un capitolo chiuso da più di un anno ormai e ancora non dimentico ogni suo singolo sorriso, la sua voce nell'alternarsi di note più o meno acute interrotte dal suono magico della sua risata). Ok forse un po' mi piaceva. Ma insomma non ci ho mai provato nè avevo intenzione di farlo. Lei mi chiese di non contattarla più. Così feci.

Quando smisi di sentirla tutto  perse all'improvviso significato. Chiuso in camera nel tentativo di concentrarmi sui libri di studio, non trovavo più senso a quello che stessi facendo. Ogni cosa, dallo studiare al fare nuove amicizia al cercare di trovare una sorta di strada per il mio futuro... Ogni giorno mi chiedo: perchè fare tutto questo? Perchè faccio tutti questi sforzi per raggiungere banali stralci di momenti di felicità? Ecco si quella ragazza per me era la felicità. Non importava che non fosse la mia ragazza. Lei era il motivo per cui addormentarsi nel desiderio di vivere una nuova giornata. 

Non sono una persona sola, anzi. Paradossalmente conosco molte persone e ne ho frequentate davvero tante... Il mio modo di considerare le persone è sempre lo stesso. Tutti sono ombre più o meno simili. Non mi interessa neanche focalizzare su chi siano. Sono stanco di provare a far funzionare una relazione o di cercare una ragazza. In passato ho avuto delle esperienze un po' tristi, mettiamola così.

Ormai sono demotivato in ogni cosa che faccio. Guardo al mio futuro e mi dico: "si bene potrei fare questo lavoro, potrei fare quest'altra cosa o quest'altra ancora...". Ma tutto questo a pro di che? 

Io non vivo. Io sopravvivo prendendo le distanze da me stesso onde evitare di vivere nello sconforto più totale. 

Che cosa dovrei fare? E se dovessi fare qualcosa, per quale motivo varrebbe la pena farla? 

Gio

30

Giu

2016

Sesso e paranoie

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ma io dico, se io sto con te e tu stai con me, si presume che ti piaccia, no? E allora perché non riesco a vivermi il sesso in modo sereno? Perché devo vergognarmi così tanto di me stessa? Vorrei piangere. 

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